67° edizione del Salon de Montrouge
Tempo stimato per la lettura: 2,6 minuti
Gratuito e aperto a tutti, il Salon de Montrouge, per la sua 67a edizione offre uno sguardo rilevante e innovativo sugli artisti di domani a professionisti del settore, appassionati dell’arte o semplici curiosi. Alle porte di Parigi, dal 5 al 29 ottobre 2023, si rinnova il rendez-vous con una delle più importanti vetrine per gli artisti emergenti dell’arte contemporanea.
Una selezione di oltre una trentina d’artisti residenti in Francia, la maggior parte a Parigi, di cui alcuni provengono da Algeria, Spagna, Tunisia, Argentina, Stati Uniti, Grecia, Danimarca e Congo. Questi giovani artisti attraverso fotografia, design, pittura, scultura, performance, installazioni, video… esprimono la propria creatività con l’ambizione di diventare, da talenti mergenti, artisti confermati.
Un appuntamento imperdibile per l’arte contemporanea
Dalla sua creazione nel 1955 da parte del comune, il Salon de Montrouge rivela, incoraggia e accompagna la scena artistica contemporanea emergente, tutti i mezzi combinati. Ha lo scopo di offrire ai giovani talenti una mostra collettiva di qualità e supporto curatoriale dedicato e un incontro con tutto il pubblico compresi i professionisti del mondo dell’arte.
Questa edizione dà grande importanza alle questioni sociali come il genere, la parità, l’uguaglianza, il riconoscimento dell’identità, il corpo, l’impegno, le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale… senza dimenticare l’ecologia e l’immigrazione. Tutti gli artisti sono fortemente legati tra loro, sia dal punto di vista del design delle loro opere, sia nella percezione del loro ambiente naturale.
Scoprire giovani talenti
Per l’edizione 2023, la curatela di Work Method (Guillaume Désanges e Coline Davenne) continua il suo progetto curatoriale di trasformare il Salon in una vetrina per l’arte del suo tempo, in risonanza con l’attualità del mondo dell’arte e della società. La sua ambizione: partecipare ad un ecosistema artistico, in una logica collaborativa e vitale.
Per questo, il curatore del Salon e la Città di Montrouge hanno già moltiplicato le prospettive professionali grazie a partnership ampliate e intendiamo ampliarle ulteriormente nel 2023. Hanno anche progettato una scenografia volutamente aperta e fluida promuovere il dialogo e i collegamenti tra opere e generazioni diverse di artisti rappresentato.
Un Salon che riflette l’attualità
Le opere presenti al Salon de Montrouge rappresentano un’eco del mondo di oggi. e presenta una selezione di living e impegnati per l’immagine della società. Ricorrono dei temi comuni che riflettono questioni sociali come il genere, la parità, l’uguaglianza, il riconoscimento dell’identità, corpo, impegno, bassa tecnologia…
Al di là dell’attualità, gli artisti del Salon de Montrouge mettono in primo piano le pratiche ancestrali, l’uso e il riutilizzo degli oggetti che li circondano, del corpo e della natura… la nozione di ecologia ha così preso una parte importante nella concezione stessa delle opere. Argomenti che sollecitano la riflessione.
Foto apertura: Mounir Gouri, Sur les pas des empreintes, 2020
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67° edizione del Salon de Montrouge
Tempo stimato per la lettura: 8 minuti
Gratuito e aperto a tutti, il Salon de Montrouge, per la sua 67a edizione offre uno sguardo rilevante e innovativo sugli artisti di domani a professionisti del settore, appassionati dell’arte o semplici curiosi. Alle porte di Parigi, dal 5 al 29 ottobre 2023, si rinnova il rendez-vous con una delle più importanti vetrine per gli artisti emergenti dell’arte contemporanea.
Una selezione di oltre una trentina d’artisti residenti in Francia, la maggior parte a Parigi, di cui alcuni provengono da Algeria, Spagna, Tunisia, Argentina, Stati Uniti, Grecia, Danimarca e Congo. Questi giovani artisti attraverso fotografia, design, pittura, scultura, performance, installazioni, video… esprimono la propria creatività con l’ambizione di diventare, da talenti mergenti, artisti confermati.
Un appuntamento imperdibile per l’arte contemporanea
Dalla sua creazione nel 1955 da parte del comune, il Salon de Montrouge rivela, incoraggia e accompagna la scena artistica contemporanea emergente, tutti i mezzi combinati. Ha lo scopo di offrire ai giovani talenti una mostra collettiva di qualità e supporto curatoriale dedicato e un incontro con tutto il pubblico compresi i professionisti del mondo dell’arte.
Questa edizione dà grande importanza alle questioni sociali come il genere, la parità, l’uguaglianza, il riconoscimento dell’identità, il corpo, l’impegno, le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale… senza dimenticare l’ecologia e l’immigrazione. Tutti gli artisti sono fortemente legati tra loro, sia dal punto di vista del design delle loro opere, sia nella percezione del loro ambiente naturale.
Scoprire giovani talenti
Per l’edizione 2023, la curatela di Work Method (Guillaume Désanges e Coline Davenne) continua il suo progetto curatoriale di trasformare il Salon in una vetrina per l’arte del suo tempo, in risonanza con l’attualità del mondo dell’arte e della società. La sua ambizione: partecipare ad un ecosistema artistico, in una logica collaborativa e vitale.
Per questo, il curatore del Salon e la Città di Montrouge hanno già moltiplicato le prospettive professionali grazie a partnership ampliate e intendiamo ampliarle ulteriormente nel 2023. Hanno anche progettato una scenografia volutamente aperta e fluida promuovere il dialogo e i collegamenti tra opere e generazioni diverse di artisti rappresentato.
Un Salon che riflette l’attualità
Le opere presenti al Salon de Montrouge rappresentano un’eco del mondo di oggi. e presenta una selezione di living e impegnati per l’immagine della società. Ricorrono dei temi comuni che riflettono questioni sociali come il genere, la parità, l’uguaglianza, il riconoscimento dell’identità, corpo, impegno, bassa tecnologia…
Al di là dell’attualità, gli artisti del Salon de Montrouge mettono in primo piano le pratiche ancestrali, l’uso e il riutilizzo degli oggetti che li circondano, del corpo e della natura… la nozione di ecologia ha così preso una parte importante nella concezione stessa delle opere. Argomenti che sollecitano la riflessione.
Foto apertura: Mounir Gouri, Sur les pas des empreintes, 2020
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