Julio Le Parc e Michelangelo Pistoletto: pagine di storia dell’arte alla Galleria Continua

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 23 Settembre 2023

Tempo stimato per la lettura: 6,2 minuti

La Galleria Continua celebra l’opera di due grandi nomi dell’arte del XXI° secolo: Julio Le Parc e Michelangelo Pistoletto. Nella sede di Parigi, dal 23 giungo al 21 settembre 2023, con Le début, sono protagonisti gli esordi dell’artista argentino, mentre Segno Arte omaggia l’italiano tra i padri dell’Arte Povera.

Due mostre monumentali sono presentate nello spazio di Les Moulins, a Boissy-Le-Chatel (un po’ meno di due ore da Parigi): Aurora di Julio Le Parc, dal 17 settembre 2023 al, e i 60 ans d’identités et d’alterités di Michelangelo Pistoletto, dal 3 giugno al 24 dicembre 2023.

Segno Arte s’iscrive nell’importante progetto avviato dalla galleria in tutto il mondo che coinvolge tutti gli otto spazi di Galleria Continua, ognuno dei quali ospita una mostra sull’artista nel 2023. Un progetto in occasione del novantesimo compleanno del Maestro con l’obiettivo di mettere in luce la sua arte in tutte le sue forme, dalla sua genesi ai giorni nostri.

Lo spettatore come attore dell’opera

Pittore, scultore e artista visivo argentino, residente in Francia dal 1958, Julio Le Parc è un precursore dell’arte cinetica e dell’Op Art, vincitore del Gran Premio Internazionale per la Pittura alla 33ª Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea della Biennale di Venezia nel 1966 e oggi celebrato come una figura di spicco nella storia dell’arte.

Le début riunisce una selezione di oltre cinquanta opere su tela o in tre dimensioni. In mostra sono esposte gouache su carta di diverse serie realizzate all’inizio degli anni Settanta, rappresentative del singolare linguaggio artistico dell’artista, oltre a progetti preparatori incorniciati, collage su cartone e un mobile di grandi dimensioni, Sphère bleue, precursore della più importante installazione monumentale dell’artista, alla Tabakalera, centro d’arte internazionale a San Sebastián (Spagna).

Neutralizzare il gesto artistico

Iniziati quando Le Parc arrivò a Parigi alla fine del 1958, i primi esperimenti dell’artista con la nozione di superficie furono sviluppati in reazione a ciò che allora era predominante nel mondo dell’arte. Inizialmente sviluppando il suo lavoro in bianco e nero, o anche in grigio, l’artista lo estese al colore nel 1958 e nel 1959, attento a evitare qualsiasi effetto particolare.

Le forme perdono la loro individualità a favore di una superficie attiva in grado di stabilire una connessione visiva con lo spettatore, offrendo una panoplia di potenziali cambiamenti contenuti in ogni opera.

Le début – Julio Le Parc – Sfera blu – Galleria Continua / Parigi – visita dell’esposizione © Cristina Biordi

Curve, specchi, luce e movimento

Presentando Sphère bleue, un’installazione del 2018, la mostra Le Début si concentra sul lavoro di Julio Le Parc intorno a “continui mobili”. Elaborati in piccole lame sospese, questi oggetti dall’aspetto incredibilmente organico si dispiegano su uno sfondo dal quale si stagliano. L’irregolarità delle piccole lame fa sì che ogni punto luce dia la sensazione di essere un oggetto con vita propria, dando all’immaginario un meraviglioso potere.

All’inizio del 1960, Julio Le Parc inizia le sue sperimentazioni intorno ad elementi mobili che utilizzano scatole di luce, tipi di diaframmi che modificano le forme lasciando passare più o meno la luce. Interroga attraverso questi dispositivi una serie di problematiche: la diversità delle situazioni in una stessa esperienza, le nozioni di movimento, di instabilità e di probabilità, la presa in considerazione delle contingenze esterne all’opera, in un caratteristico allontanamento del suo lavoro dalla nozione di opera stabile, unica e definitiva.

Segno Arte – Michelangelo Pistoletto – Galleria Continua / Parigi – visita dell’esposizione © Cristina Biordi

Segno Arte: l’evoluzione dell’Uomo Vitruviano

La mostra a Parigi ha origine dal “Segno Arte”, un elemento caratterizzato dall’intersezione di due triangoli che incorniciano un corpo umano con le braccia alzate e le gambe divaricate, alla maniera del famoso Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci. Questo simbolo personale dell’artista, che si differenzia volutamente dai simboli religiosi, politici o pubblicitari, fornisce la chiave per addentrarsi in uno spazio intimo e condiviso, un luogo propizio all’interazione sociale, attraverso la porta dell’arte.

Tale forma, utilizzata principalmente in un modulo base di 210 x 120 centimetri, corrisponde alla massima estensione del corpo dell’artista, che ha creato numerose opere e oggetti in diversi materiali attorno a questo motivo: porte, finestre, mobili, specchi, oggetti funzionali… di cui dieci espressioni sono presentate nella mostra parigina.

Aurora – Julio Le Parc – Galleria Continua / Les Moulins – visita dell’esposizione © Cristina Biordi

Aurora: astrazione geometrica tra dimensione estetica e ludica

Presentata a Galleria Continua / Les Moulins in un allestimento di dimensioni museali, Aurora riunisce una selezione di quasi settanta opere rappresentative del singolare linguaggio artistico dell’artista dagli anni Sessanta a oggi, in una varietà di formati e supporti. Sono presentate opere della serie Lumières sia storiche che recenti e un’installazione monumentale alta più di cinque metri.

Opera principale della mostra è La Longue Marche composta da dieci dipinti di due metri per due metri. Realizzata dall’artista nel 1974, dopo aver declinato, giocandosela a testa o croce, la proposta di realizzare una retrospettiva al Musée d’Art Moderne. L’esposizione è completata da un’esperienza di realtà virtuale unica, il Virtual Labyrinthus Museum. Una visita interattiva a uno spazio museale virtuale composto da cinque livelli, corrispondenti ai cinque periodi pittorici di Julio Le Parc: Surfaces, Surface – couleur, Modulation 1, Modulation 2 e Alchimie.

Una retrospettiva tra arte e politica

Continuando il racconto di un percorso attraverso le epoche, che nel 2023 che coinvolge le otto sedi di Galleria Continua, la mostra 60 ans d’identités et d’alterités percorre più di sessant’anni della carriera di Michelangelo Pistoletto con una selezione di opere che vanno dalla metà degli anni Cinquanta fino ai lavori più recenti.

Il percorso espositivo inizia all’aperto con l’opera Il tondo delle Otto Porte, in cui è possibile riconoscere il “Segno Arte”. Proseguendo al piano terra, si viene accolti da grandi installazioni che creano un tramite tra lo spazio e il pubblico che lo attraversa. Perimetro Sospeso, Labirinto e Grande Pozzo e Porte Uffizi. Simbolo ricorrente è il Terzo Paradiso. Costituito dalla riconfigurazione del segno matematico dell’infinito

60 ans d’identités et d’alterités – Michelangelo Pistoletto – Galleria Continua / Les Moulins – visita dell’esposizione © Cristina Biordi

Pistoletto nelle diverse sedi nel mondo

Dal 27 maggio a Galleria Continua / San Gimignano; dal 27 maggio a Galleria Continua / Cuba; dal 3 giugno a Galleria Continua / Les Moulins; dal 22 giugno a Galleria Continua / Roma; dal 23 giugno a Galleria Continua / Paris; dal 28 ottobre a Galleria Continua / São Paulo; dal 15 novembre a Galleria Continua / Beijing e dal 18 novembre a Galleria Continua / Dubai.

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About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 18 minuti

La Galleria Continua celebra l’opera di due grandi nomi dell’arte del XXI° secolo: Julio Le Parc e Michelangelo Pistoletto. Nella sede di Parigi, dal 23 giungo al 21 settembre 2023, con Le début, sono protagonisti gli esordi dell’artista argentino, mentre Segno Arte omaggia l’italiano tra i padri dell’Arte Povera.

Due mostre monumentali sono presentate nello spazio di Les Moulins, a Boissy-Le-Chatel (un po’ meno di due ore da Parigi): Aurora di Julio Le Parc, dal 17 settembre 2023 al, e i 60 ans d’identités et d’alterités di Michelangelo Pistoletto, dal 3 giugno al 24 dicembre 2023.

Segno Arte s’iscrive nell’importante progetto avviato dalla galleria in tutto il mondo che coinvolge tutti gli otto spazi di Galleria Continua, ognuno dei quali ospita una mostra sull’artista nel 2023. Un progetto in occasione del novantesimo compleanno del Maestro con l’obiettivo di mettere in luce la sua arte in tutte le sue forme, dalla sua genesi ai giorni nostri.

Lo spettatore come attore dell’opera

Pittore, scultore e artista visivo argentino, residente in Francia dal 1958, Julio Le Parc è un precursore dell’arte cinetica e dell’Op Art, vincitore del Gran Premio Internazionale per la Pittura alla 33ª Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea della Biennale di Venezia nel 1966 e oggi celebrato come una figura di spicco nella storia dell’arte.

Le début riunisce una selezione di oltre cinquanta opere su tela o in tre dimensioni. In mostra sono esposte gouache su carta di diverse serie realizzate all’inizio degli anni Settanta, rappresentative del singolare linguaggio artistico dell’artista, oltre a progetti preparatori incorniciati, collage su cartone e un mobile di grandi dimensioni, Sphère bleue, precursore della più importante installazione monumentale dell’artista, alla Tabakalera, centro d’arte internazionale a San Sebastián (Spagna).

Neutralizzare il gesto artistico

Iniziati quando Le Parc arrivò a Parigi alla fine del 1958, i primi esperimenti dell’artista con la nozione di superficie furono sviluppati in reazione a ciò che allora era predominante nel mondo dell’arte. Inizialmente sviluppando il suo lavoro in bianco e nero, o anche in grigio, l’artista lo estese al colore nel 1958 e nel 1959, attento a evitare qualsiasi effetto particolare.

Le forme perdono la loro individualità a favore di una superficie attiva in grado di stabilire una connessione visiva con lo spettatore, offrendo una panoplia di potenziali cambiamenti contenuti in ogni opera.

Le début – Julio Le Parc – Sfera blu – Galleria Continua / Parigi – visita dell’esposizione © Cristina Biordi

Curve, specchi, luce e movimento

Presentando Sphère bleue, un’installazione del 2018, la mostra Le Début si concentra sul lavoro di Julio Le Parc intorno a “continui mobili”. Elaborati in piccole lame sospese, questi oggetti dall’aspetto incredibilmente organico si dispiegano su uno sfondo dal quale si stagliano. L’irregolarità delle piccole lame fa sì che ogni punto luce dia la sensazione di essere un oggetto con vita propria, dando all’immaginario un meraviglioso potere.

All’inizio del 1960, Julio Le Parc inizia le sue sperimentazioni intorno ad elementi mobili che utilizzano scatole di luce, tipi di diaframmi che modificano le forme lasciando passare più o meno la luce. Interroga attraverso questi dispositivi una serie di problematiche: la diversità delle situazioni in una stessa esperienza, le nozioni di movimento, di instabilità e di probabilità, la presa in considerazione delle contingenze esterne all’opera, in un caratteristico allontanamento del suo lavoro dalla nozione di opera stabile, unica e definitiva.

Segno Arte – Michelangelo Pistoletto – Galleria Continua / Parigi – visita dell’esposizione © Cristina Biordi

Segno Arte: l’evoluzione dell’Uomo Vitruviano

La mostra a Parigi ha origine dal “Segno Arte”, un elemento caratterizzato dall’intersezione di due triangoli che incorniciano un corpo umano con le braccia alzate e le gambe divaricate, alla maniera del famoso Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci. Questo simbolo personale dell’artista, che si differenzia volutamente dai simboli religiosi, politici o pubblicitari, fornisce la chiave per addentrarsi in uno spazio intimo e condiviso, un luogo propizio all’interazione sociale, attraverso la porta dell’arte.

Tale forma, utilizzata principalmente in un modulo base di 210 x 120 centimetri, corrisponde alla massima estensione del corpo dell’artista, che ha creato numerose opere e oggetti in diversi materiali attorno a questo motivo: porte, finestre, mobili, specchi, oggetti funzionali… di cui dieci espressioni sono presentate nella mostra parigina.

Aurora – Julio Le Parc – Galleria Continua / Les Moulins – visita dell’esposizione © Cristina Biordi

Aurora: astrazione geometrica tra dimensione estetica e ludica

Presentata a Galleria Continua / Les Moulins in un allestimento di dimensioni museali, Aurora riunisce una selezione di quasi settanta opere rappresentative del singolare linguaggio artistico dell’artista dagli anni Sessanta a oggi, in una varietà di formati e supporti. Sono presentate opere della serie Lumières sia storiche che recenti e un’installazione monumentale alta più di cinque metri.

Opera principale della mostra è La Longue Marche composta da dieci dipinti di due metri per due metri. Realizzata dall’artista nel 1974, dopo aver declinato, giocandosela a testa o croce, la proposta di realizzare una retrospettiva al Musée d’Art Moderne. L’esposizione è completata da un’esperienza di realtà virtuale unica, il Virtual Labyrinthus Museum. Una visita interattiva a uno spazio museale virtuale composto da cinque livelli, corrispondenti ai cinque periodi pittorici di Julio Le Parc: Surfaces, Surface – couleur, Modulation 1, Modulation 2 e Alchimie.

Una retrospettiva tra arte e politica

Continuando il racconto di un percorso attraverso le epoche, che nel 2023 che coinvolge le otto sedi di Galleria Continua, la mostra 60 ans d’identités et d’alterités percorre più di sessant’anni della carriera di Michelangelo Pistoletto con una selezione di opere che vanno dalla metà degli anni Cinquanta fino ai lavori più recenti.

Il percorso espositivo inizia all’aperto con l’opera Il tondo delle Otto Porte, in cui è possibile riconoscere il “Segno Arte”. Proseguendo al piano terra, si viene accolti da grandi installazioni che creano un tramite tra lo spazio e il pubblico che lo attraversa. Perimetro Sospeso, Labirinto e Grande Pozzo e Porte Uffizi. Simbolo ricorrente è il Terzo Paradiso. Costituito dalla riconfigurazione del segno matematico dell’infinito

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Pistoletto nelle diverse sedi nel mondo

Dal 27 maggio a Galleria Continua / San Gimignano; dal 27 maggio a Galleria Continua / Cuba; dal 3 giugno a Galleria Continua / Les Moulins; dal 22 giugno a Galleria Continua / Roma; dal 23 giugno a Galleria Continua / Paris; dal 28 ottobre a Galleria Continua / São Paulo; dal 15 novembre a Galleria Continua / Beijing e dal 18 novembre a Galleria Continua / Dubai.

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