Sconfinamenti #3 : allenarsi all’atto creativo

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 28 Maggio 2014

Tempo stimato per la lettura: 1,9 minuti

Sabato 31 maggio 2014 si inaugura, a Jesi, “Esseri allenabili” di Giacomo Giovannetti a cura di Federica Mariani, l’ultima di tre esposizioni d’arte a Palazzo Santoni, incentrate sull’atto creativo e la sua capacità di sconfinare.

Il progetto JES! che per sua vocazione ha l’obiettivo di valorizzare le professionalità marchigiane legate alla creatività, alla cultura, alla comunicazione e all’innovazione ha scelto di concludere questa rassegna affidando l’ultimo appuntamento a un artista e una curatrice under 35, entrambi di Senigallia.

La mostra, pensata interamente in funzione degli spazi e degli allestimenti espositivi studiati dal team “la Muuf”, dialoga con le mura storiche di Palazzo Santoni, che per un anno hanno ospitato la creatività contemporanea del progetto JES!.

«Proprio partendo dal concetto di “creatività” considerata come capacità cognitiva della mente di creare e inventare– spiega Federica Mariani – “Esseri allenabili” riflette sulla capacità e volontà dell’uomo di migliorarsi. Un allenamento creativo quotidiano, un processo compiuto come evolversi impercettibile dell’apprendimento applicato alla sfera artistica, canale privilegiato di conoscenza. Le esperienze, i viaggi, i luoghi, la vita professionale e creativa dell’artista si fondono per restituire una prospettiva di evoluzione d’immaginario visivo che diventa concreto e reale».

L’esposizione descrivere l’esperienza di un percorso umano, mette a nudo le memorie e ricordi dell’artista, travalicando gli stessi, sviscerando il concetto di “evoluzione” e “allenamento” e costringendo lo spettatore a misurarsi e a riflettere su questi temi.

«I disegni, le fotografie e i collage prendono vita e si animano anche grazie all’interazione dello spettatore che attraverso un flusso di collegamenti artistici ed extra-artistici inseriti tra le opere, potrà approfondire luoghi, vissuti e percorsi paralleli che sono stati prodotto e allo stesso tempo nutrimento, nella ricerca creativa di Giacomo Giovannetti», conclude la curatrice.

L’artista, che da sempre unisce il lavoro didattico e laboratoriale alla ricerca visiva, ha ideato nel 2011 il marchio Upupa&Colibrì, proponendo la propria visione “creola” e positivamente “contaminata” a servizio di molteplici soluzioni creative, che spaziano dalla grafica al design, dalla comunicazione sociale all’abbigliamento, privilegiando sempre un approccio ecologista e interculturale.

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Published On: 28 Maggio 2014

About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 6 minuti

Sabato 31 maggio 2014 si inaugura, a Jesi, “Esseri allenabili” di Giacomo Giovannetti a cura di Federica Mariani, l’ultima di tre esposizioni d’arte a Palazzo Santoni, incentrate sull’atto creativo e la sua capacità di sconfinare.

Il progetto JES! che per sua vocazione ha l’obiettivo di valorizzare le professionalità marchigiane legate alla creatività, alla cultura, alla comunicazione e all’innovazione ha scelto di concludere questa rassegna affidando l’ultimo appuntamento a un artista e una curatrice under 35, entrambi di Senigallia.

La mostra, pensata interamente in funzione degli spazi e degli allestimenti espositivi studiati dal team “la Muuf”, dialoga con le mura storiche di Palazzo Santoni, che per un anno hanno ospitato la creatività contemporanea del progetto JES!.

«Proprio partendo dal concetto di “creatività” considerata come capacità cognitiva della mente di creare e inventare– spiega Federica Mariani – “Esseri allenabili” riflette sulla capacità e volontà dell’uomo di migliorarsi. Un allenamento creativo quotidiano, un processo compiuto come evolversi impercettibile dell’apprendimento applicato alla sfera artistica, canale privilegiato di conoscenza. Le esperienze, i viaggi, i luoghi, la vita professionale e creativa dell’artista si fondono per restituire una prospettiva di evoluzione d’immaginario visivo che diventa concreto e reale».

L’esposizione descrivere l’esperienza di un percorso umano, mette a nudo le memorie e ricordi dell’artista, travalicando gli stessi, sviscerando il concetto di “evoluzione” e “allenamento” e costringendo lo spettatore a misurarsi e a riflettere su questi temi.

«I disegni, le fotografie e i collage prendono vita e si animano anche grazie all’interazione dello spettatore che attraverso un flusso di collegamenti artistici ed extra-artistici inseriti tra le opere, potrà approfondire luoghi, vissuti e percorsi paralleli che sono stati prodotto e allo stesso tempo nutrimento, nella ricerca creativa di Giacomo Giovannetti», conclude la curatrice.

L’artista, che da sempre unisce il lavoro didattico e laboratoriale alla ricerca visiva, ha ideato nel 2011 il marchio Upupa&Colibrì, proponendo la propria visione “creola” e positivamente “contaminata” a servizio di molteplici soluzioni creative, che spaziano dalla grafica al design, dalla comunicazione sociale all’abbigliamento, privilegiando sempre un approccio ecologista e interculturale.

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