IBRIDO URBANO dall’immaginario alla visione aumentata di Alessandra Carloni

About the Author: Redazione ViviCreativo

Published On: 14 Dicembre 2024

Tempo stimato per la lettura: 2,2 minuti

Palazzo Merulana, sede della Fondazione Elena e Claudio Cerasi, gestito e valorizzato da Coopculture, presenta dal 13 dicembre 2024 al 19 gennaio 2025, IBRIDO URBANO. Dall’immaginario alla visione aumentatamostra personale di Alessandra Carloni a cura di Valeria Rufini Ferranti e organizzata da Medina Art Gallery.

Città eterna musa eterna

La mostra della giovane street artist romana esplora una dimensione del tutto inedita del rapporto tra metropoli e individuo, tra contraddizioni urbane e prospettive future incerte: attraverso l’elaborazione figurativa di un giovane umanoide, immerso all’interno di una distopica Roma contemporanea, si seguiranno le tappe di un viaggio fisico e virtuale in cui inaspettatamente natura e mondo digitale innescano un dialogo dai risultati inattesi.

Leggi anche l’intervista all’artista : Alessandra Carloni: la creatività è curiosità, passione, coraggio

Una Roma diversa è possibile

Gli ibridi di città, nuove creature senza sguardi, disorientati tra le macerie storiche della Città Eterna, sono il frutto dell’estrema esasperazione tecnologica rivolta al progresso in cui la società contemporanea ha smarrito non solo valori ma anche finalità. Come in un “concept album”, dove ogni traccia del disco è connessa alle altre in uno storytelling coeso, IBRIDO UMANO di Alessandra Carloni propone un riscatto culturale, sociale, estetico, ecologico, di Roma e dell’umanità tutta, in cui, grazie a una narrazione compatta e un segno stilisticamente riconoscibile, è possibile immaginare un futuro migliore.

La potenza generatrice e rivelatrice dell’arte

“In bilico lungo i profili dei monumenti, con i piedi a penzoloni sul traffico, l’ibrido urbano di Alessandra Carloni è epifania dell’incursione umana in un contesto virtuale ma non certo irreale, in cui trova finalmente spazio l’esigenza ancestrale di sentirsi parte di un tutto generatore, di una Natura Madre che ci ha partorito e che non abbiamo esitato a calpestare, a ricoprire di cemento”, come sottolinea la curatrice della mostra, Valeria Rufini Ferranti. “Chi, se non l’artista, che fa della propria unicità un vessillo, ha il compito di rappresentare l’attuale fenomeno di compenetrazione, se non sostituzione, tra essere umano e tecnologia?

Un mondo onirico

Appellandosi al calore delle atmosfere del realismo magico, per mediare e in qualche modo contrastare la fredda precisione dell’intelligenza artificiale, la pittrice ci propone nelle tele una Roma 5.0 in cui realtà, iperrealtà, realtà aumentata, virtuale, provano a convivere per la prima volta nell’arte e non solo”.

 

Leggi anche: VISIONARIA, La Mostra Alessandra Carloni al Palazzo della Cancelleria di Roma

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Published On: 14 Dicembre 2024

About the Author: Redazione ViviCreativo

Tempo stimato per la lettura: 7 minuti

Palazzo Merulana, sede della Fondazione Elena e Claudio Cerasi, gestito e valorizzato da Coopculture, presenta dal 13 dicembre 2024 al 19 gennaio 2025, IBRIDO URBANO. Dall’immaginario alla visione aumentatamostra personale di Alessandra Carloni a cura di Valeria Rufini Ferranti e organizzata da Medina Art Gallery.

Città eterna musa eterna

La mostra della giovane street artist romana esplora una dimensione del tutto inedita del rapporto tra metropoli e individuo, tra contraddizioni urbane e prospettive future incerte: attraverso l’elaborazione figurativa di un giovane umanoide, immerso all’interno di una distopica Roma contemporanea, si seguiranno le tappe di un viaggio fisico e virtuale in cui inaspettatamente natura e mondo digitale innescano un dialogo dai risultati inattesi.

Leggi anche l’intervista all’artista : Alessandra Carloni: la creatività è curiosità, passione, coraggio

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Gli ibridi di città, nuove creature senza sguardi, disorientati tra le macerie storiche della Città Eterna, sono il frutto dell’estrema esasperazione tecnologica rivolta al progresso in cui la società contemporanea ha smarrito non solo valori ma anche finalità. Come in un “concept album”, dove ogni traccia del disco è connessa alle altre in uno storytelling coeso, IBRIDO UMANO di Alessandra Carloni propone un riscatto culturale, sociale, estetico, ecologico, di Roma e dell’umanità tutta, in cui, grazie a una narrazione compatta e un segno stilisticamente riconoscibile, è possibile immaginare un futuro migliore.

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“In bilico lungo i profili dei monumenti, con i piedi a penzoloni sul traffico, l’ibrido urbano di Alessandra Carloni è epifania dell’incursione umana in un contesto virtuale ma non certo irreale, in cui trova finalmente spazio l’esigenza ancestrale di sentirsi parte di un tutto generatore, di una Natura Madre che ci ha partorito e che non abbiamo esitato a calpestare, a ricoprire di cemento”, come sottolinea la curatrice della mostra, Valeria Rufini Ferranti. “Chi, se non l’artista, che fa della propria unicità un vessillo, ha il compito di rappresentare l’attuale fenomeno di compenetrazione, se non sostituzione, tra essere umano e tecnologia?

Un mondo onirico

Appellandosi al calore delle atmosfere del realismo magico, per mediare e in qualche modo contrastare la fredda precisione dell’intelligenza artificiale, la pittrice ci propone nelle tele una Roma 5.0 in cui realtà, iperrealtà, realtà aumentata, virtuale, provano a convivere per la prima volta nell’arte e non solo”.

 

Leggi anche: VISIONARIA, La Mostra Alessandra Carloni al Palazzo della Cancelleria di Roma

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