Cristina Roccati: La donna che osò studiare fisica

About the Author: Redazione ViviCreativo

Published On: 3 Marzo 2025

Tempo stimato per la lettura: 3,1 minuti

A Palazzo Roncale di Rovigo, la mostra “Cristina Roccati. La donna che osò studiare fisica” è stata prorogata sino al 29 giugno 2025. Lo ha deciso la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo vista l’ottima risposta di pubblico e l’interesse che l’esposizione rodigina ha sollevato nei mezzi di comunicazione, nazionali oltre che del territorio.

La mostra, ideata da Sergio Campagnolo e diretta da Alessia Vedova, è curata da Elena Canadelli, Professore associato in Storia della Scienza all’Università di Padova – Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità (DiSSGeA).

Per approfondire la conoscenza di Cristina Roccati e del suo tempo

Cristina Roccati, nata nel 1732 a Rovigo, è stata una delle prime donne a dedicarsi allo studio della fisica in un’epoca in cui la scienza era considerata un dominio esclusivamente maschile. La sua determinazione e il suo valore intellettuale la portarono a studiare in contesti accademici, affrontando non solo le sfide legate alla disciplina scientifica, ma anche quelle sociali e culturali del suo tempo.

La Roccati si distinse per il suo approccio innovativo, contribuendo in modo significativo alla comprensione di concetti fisici avanzati. I suoi scritti, sebbene non ampiamente pubblicati durante la sua vita, rappresentano un importante patrimonio di conoscenza e un esempio di come le donne abbiano sempre avuto un ruolo cruciale nella storia della scienza, nonostante le barriere.

Cristina Roccati una fonte d’inspirazione per le nuove generazioni

La mostra a Palazzo Roncale offre un viaggio attraverso la vita e le opere di Cristina Roccati, mettendo in luce i suoi contributi scientifici e il contesto storico in cui ha operato. Attraverso una serie di pannelli informativi, documenti storici, e oggetti d’epoca, i visitatori possono immergersi nella realtà dell’illuminismo italiano e comprendere le sfide e i successi di una donna pioniera.

Uno degli aspetti più interessanti di questa esposizionea è l’analisi delle lettere e dei testi scritti dalla Roccati, che rivelano la sua mente brillante e la sua capacità di pensare criticamente. Inoltre, sono esposti alcuni strumenti scientifici dell’epoca, che offrono un’idea tangibile delle condizioni in cui lavorava e studiava. L’obiettivo di quest’imporante mostra è anche quello di ispirare le nuove generazioni. In un’epoca in cui le donne continuano a lottare per ottenere uguali opportunità nel campo della scienza e della tecnologia, la storia di Cristina Roccati rappresenta un esempio di resilienza e determinazione. La sua vita ci ricorda che la passione per la conoscenza non ha genere e che ogni ostacolo può essere superato con impegno e dedizione.

Una visita inclusiva

A partire da domenica 9 marzo 2025, tutti i sabati alle ore 15.00 e tutte le domeniche alle ore 11.30 e 15.30 (su richiesta, a disposizione anche durante la settimana) l’Associazione Down DADI Polesine OdV offre un servizio di visita guidata alla mostra della Roccati, con strumenti educativi accessibili alle persone con disabilità intellettiva. Grazie all’esperienza e alla competenza dei propri operatori, l’Associazione accompagna i visitatori in percorsi guidati, supportati da strumenti dedicati, pensati per rendere l’esperienza più autonoma possibile. Il percorso sarà adatto sia a bambini che a adulti.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di migliorare la qualità̀ della vita delle persone con disabilità intellettiva, permettendo loro di vivere la visita a un luogo di cultura come ogni cittadino. Un’occasione per percepire la bellezza del patrimonio culturale e sentirsi parte di una narrazione condivisa.

Le visite saranno prenotabili a partire da domenica 9 marzo, all’indirizzo e-mail downdadiadria@gmail.com

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Tempo stimato per la lettura: 9 minuti

A Palazzo Roncale di Rovigo, la mostra “Cristina Roccati. La donna che osò studiare fisica” è stata prorogata sino al 29 giugno 2025. Lo ha deciso la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo vista l’ottima risposta di pubblico e l’interesse che l’esposizione rodigina ha sollevato nei mezzi di comunicazione, nazionali oltre che del territorio.

La mostra, ideata da Sergio Campagnolo e diretta da Alessia Vedova, è curata da Elena Canadelli, Professore associato in Storia della Scienza all’Università di Padova – Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità (DiSSGeA).

Per approfondire la conoscenza di Cristina Roccati e del suo tempo

Cristina Roccati, nata nel 1732 a Rovigo, è stata una delle prime donne a dedicarsi allo studio della fisica in un’epoca in cui la scienza era considerata un dominio esclusivamente maschile. La sua determinazione e il suo valore intellettuale la portarono a studiare in contesti accademici, affrontando non solo le sfide legate alla disciplina scientifica, ma anche quelle sociali e culturali del suo tempo.

La Roccati si distinse per il suo approccio innovativo, contribuendo in modo significativo alla comprensione di concetti fisici avanzati. I suoi scritti, sebbene non ampiamente pubblicati durante la sua vita, rappresentano un importante patrimonio di conoscenza e un esempio di come le donne abbiano sempre avuto un ruolo cruciale nella storia della scienza, nonostante le barriere.

Cristina Roccati una fonte d’inspirazione per le nuove generazioni

La mostra a Palazzo Roncale offre un viaggio attraverso la vita e le opere di Cristina Roccati, mettendo in luce i suoi contributi scientifici e il contesto storico in cui ha operato. Attraverso una serie di pannelli informativi, documenti storici, e oggetti d’epoca, i visitatori possono immergersi nella realtà dell’illuminismo italiano e comprendere le sfide e i successi di una donna pioniera.

Uno degli aspetti più interessanti di questa esposizionea è l’analisi delle lettere e dei testi scritti dalla Roccati, che rivelano la sua mente brillante e la sua capacità di pensare criticamente. Inoltre, sono esposti alcuni strumenti scientifici dell’epoca, che offrono un’idea tangibile delle condizioni in cui lavorava e studiava. L’obiettivo di quest’imporante mostra è anche quello di ispirare le nuove generazioni. In un’epoca in cui le donne continuano a lottare per ottenere uguali opportunità nel campo della scienza e della tecnologia, la storia di Cristina Roccati rappresenta un esempio di resilienza e determinazione. La sua vita ci ricorda che la passione per la conoscenza non ha genere e che ogni ostacolo può essere superato con impegno e dedizione.

Una visita inclusiva

A partire da domenica 9 marzo 2025, tutti i sabati alle ore 15.00 e tutte le domeniche alle ore 11.30 e 15.30 (su richiesta, a disposizione anche durante la settimana) l’Associazione Down DADI Polesine OdV offre un servizio di visita guidata alla mostra della Roccati, con strumenti educativi accessibili alle persone con disabilità intellettiva. Grazie all’esperienza e alla competenza dei propri operatori, l’Associazione accompagna i visitatori in percorsi guidati, supportati da strumenti dedicati, pensati per rendere l’esperienza più autonoma possibile. Il percorso sarà adatto sia a bambini che a adulti.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di migliorare la qualità̀ della vita delle persone con disabilità intellettiva, permettendo loro di vivere la visita a un luogo di cultura come ogni cittadino. Un’occasione per percepire la bellezza del patrimonio culturale e sentirsi parte di una narrazione condivisa.

Le visite saranno prenotabili a partire da domenica 9 marzo, all’indirizzo e-mail downdadiadria@gmail.com

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