Wall Drawing di David Tremlett all’Espace Art Absolument

Tempo stimato per la lettura: 3,4 minuti
L’Espace Art Absolument ospita, dal 29 marzo al 24 maggio 2025, la prima mostra personale di David Tremlett, un artista britannico nato nel 1945 e considerato una figura di spicco nell’ambito dell’astrazione. L’esposizione presenta un grande Wall Drawing realizzato in situ, accompagnato da una selezione di opere su carta che vanno dagli anni ’70 fino ad oggi, tutte scelte dallo stesso artista. Questa mostra non solo mette in luce il percorso artistico di Tremlett, ma offre anche uno sguardo retrospettivo su un lavoro che unisce forza e sensibilità, influenzato dai suoi numerosi viaggi e dall’interesse per l’architettura.
I Wall Drawings di David Tremlett si caratterizzano per la loro raffinatezza grafica e cromatica, attingendo a fonti artistiche eterogenee che spaziano dall’arte aborigena e etrusca all’arte Ndébélé, fino ai grandi maestri del Rinascimento come Giotto, Piero della Francesca e Mantegna. L’arte murale di Tremlett è in costante dialogo con l’architettura e il pubblico, sviluppando una vera e propria poetica dei luoghi, del gesto e del tempo.
Lo spirito dei luoghi
Per il suo grande Wall Drawing, che occupa un muro di quasi 4 metri di larghezza e 3 metri di altezza, Tremlett ha progettato una composizione di quadrati realizzati in sfumature di grigio, caratterizzati da forme geometriche intersecate come sottili foglie, tracciate con precisione a matita grafite. L’esecuzione manuale delle sue opere conferisce a queste creazioni una dimensione sensoriale potente, dove l’energia del corpo si trasmette al muro, trasformandolo in una superficie vibrante.
In aggiunta al “muro dipinto”, l’artista ha selezionato dieci opere su carta, per lo più realizzate con pastelli, il suo materiale preferito, apprezzato per la sua polverosità e volatilità. Queste opere, realizzate in toni di grigio, marrone, verde scuro e ocra, evocano le terre lontane dei suoi viaggi, ma sono tutte state concepite in relazione a contesti architettonici specifici. Ogni opera è un eco della memoria dei luoghi visitati, che Tremlett cerca di trasmettere attraverso il suo lavoro.
I disegni come un invito al viaggio
David Tremlett ha iniziato il suo percorso artistico studiando al Royal College of Art di Londra tra il 1963 e il 1966. Sin dai suoi esordi, ha cercato di abbandonare l’ambiente chiuso dell’atelier, sviluppando una pratica artistica effimera, simile a quella di Hamish Fulton e Richard Long. Le sue prime opere si concentrano sulle esperienze vissute nella natura, tradotte in registrazioni sonore e visive. Attratto da nuove estetiche e paesaggi, Tremlett ha viaggiato in Australia, Africa, Iran, Afghanistan e India, annotando le sue impressioni in quaderni sotto forma di documenti, tracce astratte ed esquisse. L’architettura è diventata così una costante nel suo processo creativo.
Nel corso della sua carriera, Tremlett ha anche realizzato serie fotografiche, come quelle scattate nelle rovine di Mjimwema in Tanzania nel 1990, che rivelano la profondità del suo sguardo sul mondo e il suo interesse per architetture abbandonate e luoghi unici.
Tra pittura e architettura
Rifiutando la tradizionale gerarchizzazione tra le arti, che separa pittura, scultura e architettura, Tremlett ha sviluppato una concezione personale del disegno murale: “Tutti i miei disegni murali sono come sculture sul muro piuttosto che sul pavimento. Il muro non è una tela; utilizzo tutto lo spazio per la mia proposta”. Le sue opere, pur essendo bidimensionali, si definiscono nello spazio, modificandolo e accentuandolo.
L’esposizione di David Tremlett all’Espace Art Absolument rappresenta un’opportunità unica per esplorare un lavoro che si colloca al crocevia tra arte e architettura, tra esperienza sensoriale e riflessione spaziale. Le sue creazioni, caratterizzate da una sobrietà geometrica e da una forte carica poetica, non solo arricchiscono il panorama artistico contemporaneo, ma offrono anche una testimonianza dell’eterogeneità e della ricchezza dei luoghi che ha visitato. Con opere permanenti visibili in importanti istituzioni come la Tate Britain e il Bloomberg Building a Londra, Tremlett continua a lasciare un’impronta significativa nel mondo dell’arte contemporanea.
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Wall Drawing di David Tremlett all’Espace Art Absolument
Tempo stimato per la lettura: 10 minuti
L’Espace Art Absolument ospita, dal 29 marzo al 24 maggio 2025, la prima mostra personale di David Tremlett, un artista britannico nato nel 1945 e considerato una figura di spicco nell’ambito dell’astrazione. L’esposizione presenta un grande Wall Drawing realizzato in situ, accompagnato da una selezione di opere su carta che vanno dagli anni ’70 fino ad oggi, tutte scelte dallo stesso artista. Questa mostra non solo mette in luce il percorso artistico di Tremlett, ma offre anche uno sguardo retrospettivo su un lavoro che unisce forza e sensibilità, influenzato dai suoi numerosi viaggi e dall’interesse per l’architettura.
I Wall Drawings di David Tremlett si caratterizzano per la loro raffinatezza grafica e cromatica, attingendo a fonti artistiche eterogenee che spaziano dall’arte aborigena e etrusca all’arte Ndébélé, fino ai grandi maestri del Rinascimento come Giotto, Piero della Francesca e Mantegna. L’arte murale di Tremlett è in costante dialogo con l’architettura e il pubblico, sviluppando una vera e propria poetica dei luoghi, del gesto e del tempo.
Lo spirito dei luoghi
Per il suo grande Wall Drawing, che occupa un muro di quasi 4 metri di larghezza e 3 metri di altezza, Tremlett ha progettato una composizione di quadrati realizzati in sfumature di grigio, caratterizzati da forme geometriche intersecate come sottili foglie, tracciate con precisione a matita grafite. L’esecuzione manuale delle sue opere conferisce a queste creazioni una dimensione sensoriale potente, dove l’energia del corpo si trasmette al muro, trasformandolo in una superficie vibrante.
In aggiunta al “muro dipinto”, l’artista ha selezionato dieci opere su carta, per lo più realizzate con pastelli, il suo materiale preferito, apprezzato per la sua polverosità e volatilità. Queste opere, realizzate in toni di grigio, marrone, verde scuro e ocra, evocano le terre lontane dei suoi viaggi, ma sono tutte state concepite in relazione a contesti architettonici specifici. Ogni opera è un eco della memoria dei luoghi visitati, che Tremlett cerca di trasmettere attraverso il suo lavoro.
I disegni come un invito al viaggio
David Tremlett ha iniziato il suo percorso artistico studiando al Royal College of Art di Londra tra il 1963 e il 1966. Sin dai suoi esordi, ha cercato di abbandonare l’ambiente chiuso dell’atelier, sviluppando una pratica artistica effimera, simile a quella di Hamish Fulton e Richard Long. Le sue prime opere si concentrano sulle esperienze vissute nella natura, tradotte in registrazioni sonore e visive. Attratto da nuove estetiche e paesaggi, Tremlett ha viaggiato in Australia, Africa, Iran, Afghanistan e India, annotando le sue impressioni in quaderni sotto forma di documenti, tracce astratte ed esquisse. L’architettura è diventata così una costante nel suo processo creativo.
Nel corso della sua carriera, Tremlett ha anche realizzato serie fotografiche, come quelle scattate nelle rovine di Mjimwema in Tanzania nel 1990, che rivelano la profondità del suo sguardo sul mondo e il suo interesse per architetture abbandonate e luoghi unici.
Tra pittura e architettura
Rifiutando la tradizionale gerarchizzazione tra le arti, che separa pittura, scultura e architettura, Tremlett ha sviluppato una concezione personale del disegno murale: “Tutti i miei disegni murali sono come sculture sul muro piuttosto che sul pavimento. Il muro non è una tela; utilizzo tutto lo spazio per la mia proposta”. Le sue opere, pur essendo bidimensionali, si definiscono nello spazio, modificandolo e accentuandolo.
L’esposizione di David Tremlett all’Espace Art Absolument rappresenta un’opportunità unica per esplorare un lavoro che si colloca al crocevia tra arte e architettura, tra esperienza sensoriale e riflessione spaziale. Le sue creazioni, caratterizzate da una sobrietà geometrica e da una forte carica poetica, non solo arricchiscono il panorama artistico contemporaneo, ma offrono anche una testimonianza dell’eterogeneità e della ricchezza dei luoghi che ha visitato. Con opere permanenti visibili in importanti istituzioni come la Tate Britain e il Bloomberg Building a Londra, Tremlett continua a lasciare un’impronta significativa nel mondo dell’arte contemporanea.
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