Intervista a Emanuele Oliveri, illustratore freelance
Tempo stimato per la lettura: 2,5 minuti
Emanuele Oliveri, classe 1993, in arte Emmanuel Olives, è un illustratore freelance ed è tra i migliori sei artisti della prima edizione del contest #mettitinmostra. Un racconto fiabesco animato da balena colorate, enormi pesci negli abissi, mongolfiere e trombe volanti. Illusione, sogno, magia. Sembra di essere catapultati dentro la tana del Bianconiglio in un mondo sottosopra, dove il cielo è il mare.
Al mattino la sveglia suona rock duro o note morbide new age?
Al mattino la sveglia non suona, ma se proprio dovesse suonare penso che la cambierei tutti i giorni perché non saprei che pezzo scegliere.
Fai conto che una camera ti segua nella tua giornata, dove ci porti? Chi incontriamo?
Spero che non si annoi tutto il giorno a casa!
Ti metti a lavoro, cosa c’è sulla tua mood board?
Stranamente oggi non era poi così disordinata…
Raccontaci il tuo processo creativo: dall’idea alla sua realizzazione
Spesso se ci penso troppo non riesco a disegnare, a volte comincio con fare degli sfondi e il resto del disegno viene da sé.
Come nasce l’idea per l’opera realizzata per il contest #MettitinMostra?
L’opera è nata in maniera molto istintiva, volevo trasmettere un senso di libertà, ci siamo dimenticati purtroppo cosa significa essere liberi veramente.
Se avessi la possibilità di conversare con un creativo, del passato o del presente, chi sarebbe e cosa gli diresti?
Mi piacerebbe parlare con Frank Zappa come se fosse un amico di vecchia data.
Quando hai capito che nella vita avresti fatto il designer?
Sono sempre stato interessato alle arti visive. Mi sono avvicinato al mondo dell’illustrazione da poco in realtà, grazie alla mia fidanzata Giulia, dalle riviste di graffiti sono passato ai libri d’illustrazione per l’infanzia.
Qual è lo stato del graphic design in Italia, è vero che all’estero lo fanno meglio?
In Italia ancora ti chiedono: “ma ti devo pagare?”, all’estero da anni è considerato come un normale lavoro.
E a proposito di estero, hai un biglietto aereo di sola andata…dove andresti?
In realtà mi piacerebbe girare un po’ dappertutto, non mi piace stare fisso in un posto solo!
Il film, il quadro, la canzone che ti definiscono più di ogni altra cosa
Il film “Eraserhead” di David Lynch, “Le Double Secret” di Magritte, la canzone “Echoes” dei Pink Floyd.
Facciamo che apriamo un cassetto e tra bollette da pagare, chiavi e post it ci imbattiamo nel tuo sogno, che forma ha?
Vorrei poter realizzare il mio progetto di stop motion a breve!
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Intervista a Emanuele Oliveri, illustratore freelance
Tempo stimato per la lettura: 7 minuti
Emanuele Oliveri, classe 1993, in arte Emmanuel Olives, è un illustratore freelance ed è tra i migliori sei artisti della prima edizione del contest #mettitinmostra. Un racconto fiabesco animato da balena colorate, enormi pesci negli abissi, mongolfiere e trombe volanti. Illusione, sogno, magia. Sembra di essere catapultati dentro la tana del Bianconiglio in un mondo sottosopra, dove il cielo è il mare.
Al mattino la sveglia suona rock duro o note morbide new age?
Al mattino la sveglia non suona, ma se proprio dovesse suonare penso che la cambierei tutti i giorni perché non saprei che pezzo scegliere.
Fai conto che una camera ti segua nella tua giornata, dove ci porti? Chi incontriamo?
Spero che non si annoi tutto il giorno a casa!
Ti metti a lavoro, cosa c’è sulla tua mood board?
Stranamente oggi non era poi così disordinata…
Raccontaci il tuo processo creativo: dall’idea alla sua realizzazione
Spesso se ci penso troppo non riesco a disegnare, a volte comincio con fare degli sfondi e il resto del disegno viene da sé.
Come nasce l’idea per l’opera realizzata per il contest #MettitinMostra?
L’opera è nata in maniera molto istintiva, volevo trasmettere un senso di libertà, ci siamo dimenticati purtroppo cosa significa essere liberi veramente.
Se avessi la possibilità di conversare con un creativo, del passato o del presente, chi sarebbe e cosa gli diresti?
Mi piacerebbe parlare con Frank Zappa come se fosse un amico di vecchia data.
Quando hai capito che nella vita avresti fatto il designer?
Sono sempre stato interessato alle arti visive. Mi sono avvicinato al mondo dell’illustrazione da poco in realtà, grazie alla mia fidanzata Giulia, dalle riviste di graffiti sono passato ai libri d’illustrazione per l’infanzia.
Qual è lo stato del graphic design in Italia, è vero che all’estero lo fanno meglio?
In Italia ancora ti chiedono: “ma ti devo pagare?”, all’estero da anni è considerato come un normale lavoro.
E a proposito di estero, hai un biglietto aereo di sola andata…dove andresti?
In realtà mi piacerebbe girare un po’ dappertutto, non mi piace stare fisso in un posto solo!
Il film, il quadro, la canzone che ti definiscono più di ogni altra cosa
Il film “Eraserhead” di David Lynch, “Le Double Secret” di Magritte, la canzone “Echoes” dei Pink Floyd.
Facciamo che apriamo un cassetto e tra bollette da pagare, chiavi e post it ci imbattiamo nel tuo sogno, che forma ha?
Vorrei poter realizzare il mio progetto di stop motion a breve!
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