Il Barocco in mostra a Palazzo Cipolla
Tempo stimato per la lettura: 1,5 minuti
L’arte barocca era un movimento politico prima di essere una corrente artistica: stupire, incantare, travolgere, assoggettare il visitatore e il suo animo allo strapotere della committenza, nella maggior parte dei casi, la Chiesa, questo era il suo scopo principale.
Dal 1 aprile al 26 luglio 2015 Fondazione Roma Museo-Palazzo Cipolla apre le sue porte a una delle mostre più affascinanti della stagione, proprio sull’arte barocca, eccessiva, sfarzosa, magnifica.
Difficile apprezzare, spesso comprendere, tanta grandezza: ma osservando nei corridoi della mostra opere di Vouet, Pietro da Cortona, Reuter, e dell’immenso Bernini (con i bozzetti preparatori delle sue opere più famose, come quello per la Beata Ludovica Albertoni e per il volto dell’estasi di Santa Teresa), non si può rimanere immuni a cotanto fascino.
All’interno della mostra si trovano dipinti, monete, arazzi e sculture, opere dal tema sia sacro che profano, ritratti di grandi personalità storiche e religiose, mani italiane, francesi, fiamminghe, in una parola, il Barocco, con il suo alone di grandezza, misticismo e imponenza, tramite i forti contrasti di luce, gli studi di proporzione, la perfetta anatomia, la cura del più piccolo dettaglio.
In numerose sale sono presenti anche pannelli integrativi, grazie ai quali è possibile comprendere la sua importanza storica e la centralità di Roma, come capitale indiscussa di cultura, bellezza e potere.
Per poco più di un’ora (tempo – all’incirca – di durata del percorso della mostra) si può percepire ancora l’immensità di un movimento che cambiò per sempre la storia dell’arte e che, ancora oggi a distanza di 400 anni, riesce a mozzare il fiato.
Sofia Elena Zollo
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Il Barocco in mostra a Palazzo Cipolla
Tempo stimato per la lettura: 4 minuti
L’arte barocca era un movimento politico prima di essere una corrente artistica: stupire, incantare, travolgere, assoggettare il visitatore e il suo animo allo strapotere della committenza, nella maggior parte dei casi, la Chiesa, questo era il suo scopo principale.
Dal 1 aprile al 26 luglio 2015 Fondazione Roma Museo-Palazzo Cipolla apre le sue porte a una delle mostre più affascinanti della stagione, proprio sull’arte barocca, eccessiva, sfarzosa, magnifica.
Difficile apprezzare, spesso comprendere, tanta grandezza: ma osservando nei corridoi della mostra opere di Vouet, Pietro da Cortona, Reuter, e dell’immenso Bernini (con i bozzetti preparatori delle sue opere più famose, come quello per la Beata Ludovica Albertoni e per il volto dell’estasi di Santa Teresa), non si può rimanere immuni a cotanto fascino.
All’interno della mostra si trovano dipinti, monete, arazzi e sculture, opere dal tema sia sacro che profano, ritratti di grandi personalità storiche e religiose, mani italiane, francesi, fiamminghe, in una parola, il Barocco, con il suo alone di grandezza, misticismo e imponenza, tramite i forti contrasti di luce, gli studi di proporzione, la perfetta anatomia, la cura del più piccolo dettaglio.
In numerose sale sono presenti anche pannelli integrativi, grazie ai quali è possibile comprendere la sua importanza storica e la centralità di Roma, come capitale indiscussa di cultura, bellezza e potere.
Per poco più di un’ora (tempo – all’incirca – di durata del percorso della mostra) si può percepire ancora l’immensità di un movimento che cambiò per sempre la storia dell’arte e che, ancora oggi a distanza di 400 anni, riesce a mozzare il fiato.
Sofia Elena Zollo
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