Gipi
Tempo stimato per la lettura: 1,7 minuti
( Pisa 12 dicembre 1963 )
“Per il mio modo di stare al mondo la libertà è la cosa alla quale tengo di più. Cioè poter lavorare liberamente senza avere qualcuno sopra di te che ti indirizzi in una direzione o nell’altra”.
Gipi, il suo vero nome è Gianni Pacinotti, è un fumettista, illustratore e regista italiano, nato a Pisa e poi trasferito a Roma dove vive e lavora.
Gipi non è un fumettista ordinario, detesta i social e le sue opere si allontanano un po’ da quello che è il fumetto italiano oggi, tutto digitale, al contrario le sue immagini sono realizzate con colori ad olio ed acquerelli, proprio come dei veri dipinti. Il suo modo di fare la sua arte rispecchia esattamente la sua personalità, intelligente, profonda ed anche semplice e immediata.
Nel 2006 vince due premi: il premio Goscinny e il Premio al Miglior Album al Festival International de la bande dessinée d’Angouleme.
Le sue graphic novel sono pubblicate in Italia da Coconino Press e tradotte in molti paesi, inoltre collabora con la Repubblica e l’Internazionale.
Ha illustrato il libro “I barbari” di Baricco ed anche il disco “Canzoni da spiaggia deturpata” di Le luci della centrale elettrica.
Nel 2011 avviene il suo esordio come regista con il film “L’ultimo terrestre” in concorso alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e l’anno successivo presenta il suo mediometraggio “Smettere di fumare fumando” al Torino Film Festival, festival per cui realizzerà il manifesto ufficiale l’anno successivo.
Nel 2014 entra nei dodici finalisti del Premio Strega con una nuova graphic novel “Unastoria”, un racconto profondo di come sia facile cadere in un abisso di paure e di come nonostante tutto, ci si possa rialzare.
“A me i social peggiorano la qualità della vita. Mi trovavo spesso a parlare di nulla. A discutere, a litigare di nulla con dei fantasmi che alla fine non puoi neppure farci a schiaffi”.
condividi su
Gipi
Tempo stimato per la lettura: 5 minuti
( Pisa 12 dicembre 1963 )
“Per il mio modo di stare al mondo la libertà è la cosa alla quale tengo di più. Cioè poter lavorare liberamente senza avere qualcuno sopra di te che ti indirizzi in una direzione o nell’altra”.
Gipi, il suo vero nome è Gianni Pacinotti, è un fumettista, illustratore e regista italiano, nato a Pisa e poi trasferito a Roma dove vive e lavora.
Gipi non è un fumettista ordinario, detesta i social e le sue opere si allontanano un po’ da quello che è il fumetto italiano oggi, tutto digitale, al contrario le sue immagini sono realizzate con colori ad olio ed acquerelli, proprio come dei veri dipinti. Il suo modo di fare la sua arte rispecchia esattamente la sua personalità, intelligente, profonda ed anche semplice e immediata.
Nel 2006 vince due premi: il premio Goscinny e il Premio al Miglior Album al Festival International de la bande dessinée d’Angouleme.
Le sue graphic novel sono pubblicate in Italia da Coconino Press e tradotte in molti paesi, inoltre collabora con la Repubblica e l’Internazionale.
Ha illustrato il libro “I barbari” di Baricco ed anche il disco “Canzoni da spiaggia deturpata” di Le luci della centrale elettrica.
Nel 2011 avviene il suo esordio come regista con il film “L’ultimo terrestre” in concorso alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e l’anno successivo presenta il suo mediometraggio “Smettere di fumare fumando” al Torino Film Festival, festival per cui realizzerà il manifesto ufficiale l’anno successivo.
Nel 2014 entra nei dodici finalisti del Premio Strega con una nuova graphic novel “Unastoria”, un racconto profondo di come sia facile cadere in un abisso di paure e di come nonostante tutto, ci si possa rialzare.
“A me i social peggiorano la qualità della vita. Mi trovavo spesso a parlare di nulla. A discutere, a litigare di nulla con dei fantasmi che alla fine non puoi neppure farci a schiaffi”.
seguici su