Diamond
Tempo stimato per la lettura: 2,2 minuti
( Roma 1977 )
“La mia ispirazione nasce dalle arti del passato che ha inizio dalle Arts and Crafts di William Morris e di Charles Rennie Mackintosh e che dalla Wiener Werkstaette si contamina con mille influenze come l’arte giapponese, i tattoo e i graffiti”.
Diamond nasce a Roma, la sua innata propensione al disegno lo manda in strada già da giovanissimo a tappezzare la città delle sue opere e del suo nome, Heroin, che in seguito decide di cambiare in Diamond.
Diamond frequenta il liceo artistico, dopo il diploma si iscrive all’Accademia delle Belle Arti a Roma, dove consegue il titolo di “maestro d’arte”. Dal 1993 è attivo nel panorama del writing, e solo nel 1998 approda alla Street Art.
La sua tecnica e il suo stile sono immediatamente riconoscibili, nella sua complessa produzione alterna pennello, spray, marker, bic, matita, inchiostro giapponese e black ivory. Il suo stile rimanda molto al Liberty e ricorda le sperimentazioni degli artisti austriaci Kolo Moser e Josef Hoffmann, ed anche i colori cari a Gustav Klimt. Lo stile di questo artista poliedrico ricorda proprio la forma del diamante, una pietra dalle mille sfaccettature.
Dal suo esordio nella Street Art, Diamond, non ha mai smesso di sperimentare nuove tecniche, ha iniziato infatti utilizzando la carta adesiva come supporto, praticando la tecnica dello stencil ed anche partendo da oggetti come porte e finestre e trasformandoli in qualcosa che abbandona il senso dell’utile diventando pura estetica.
Comincia ad esporre le sue opere negli spazi occupati, nel 2006 partecipa al International Poster Art insieme a Lucamaleonte e Sten e Lex, nel 2011 collabora al progetto Museo Occupato, esponendo a Garagezero dei suoi poster che subito dopo hanno raggiunto la Francia e la Florida. Diamond si è fatto conoscere all’interno del panorama nazionale ed internazionale anche grazie alla partecipazione ad alcuni festival di Street Art come l’Upfest a Bristol, lo Stroke Art Fair a Monaco e allo Step in the Arena Festival a Eindhoven.
La cornice prediletta per le sue opere resta sempre la sua città, Roma. Nel 2013 espone al Museo di Roma in Trastevere per la mostra A Ruina Resurrexit ed anche alla Galleria Varsi, dove presenta la serie My Dear Old Black Bic, lavori realizzati su carta con la penna Bic, sua grande passione.
“Le mie opere non sono dunque frutto di un progetto definitivo bensì sono perlopiù una serie di sensazioni che tento di razionalizzare costruendo uno schema compositivo di forte impatto”.
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Diamond
Tempo stimato per la lettura: 7 minuti
( Roma 1977 )
“La mia ispirazione nasce dalle arti del passato che ha inizio dalle Arts and Crafts di William Morris e di Charles Rennie Mackintosh e che dalla Wiener Werkstaette si contamina con mille influenze come l’arte giapponese, i tattoo e i graffiti”.
Diamond nasce a Roma, la sua innata propensione al disegno lo manda in strada già da giovanissimo a tappezzare la città delle sue opere e del suo nome, Heroin, che in seguito decide di cambiare in Diamond.
Diamond frequenta il liceo artistico, dopo il diploma si iscrive all’Accademia delle Belle Arti a Roma, dove consegue il titolo di “maestro d’arte”. Dal 1993 è attivo nel panorama del writing, e solo nel 1998 approda alla Street Art.
La sua tecnica e il suo stile sono immediatamente riconoscibili, nella sua complessa produzione alterna pennello, spray, marker, bic, matita, inchiostro giapponese e black ivory. Il suo stile rimanda molto al Liberty e ricorda le sperimentazioni degli artisti austriaci Kolo Moser e Josef Hoffmann, ed anche i colori cari a Gustav Klimt. Lo stile di questo artista poliedrico ricorda proprio la forma del diamante, una pietra dalle mille sfaccettature.
Dal suo esordio nella Street Art, Diamond, non ha mai smesso di sperimentare nuove tecniche, ha iniziato infatti utilizzando la carta adesiva come supporto, praticando la tecnica dello stencil ed anche partendo da oggetti come porte e finestre e trasformandoli in qualcosa che abbandona il senso dell’utile diventando pura estetica.
Comincia ad esporre le sue opere negli spazi occupati, nel 2006 partecipa al International Poster Art insieme a Lucamaleonte e Sten e Lex, nel 2011 collabora al progetto Museo Occupato, esponendo a Garagezero dei suoi poster che subito dopo hanno raggiunto la Francia e la Florida. Diamond si è fatto conoscere all’interno del panorama nazionale ed internazionale anche grazie alla partecipazione ad alcuni festival di Street Art come l’Upfest a Bristol, lo Stroke Art Fair a Monaco e allo Step in the Arena Festival a Eindhoven.
La cornice prediletta per le sue opere resta sempre la sua città, Roma. Nel 2013 espone al Museo di Roma in Trastevere per la mostra A Ruina Resurrexit ed anche alla Galleria Varsi, dove presenta la serie My Dear Old Black Bic, lavori realizzati su carta con la penna Bic, sua grande passione.
“Le mie opere non sono dunque frutto di un progetto definitivo bensì sono perlopiù una serie di sensazioni che tento di razionalizzare costruendo uno schema compositivo di forte impatto”.
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