Moneyless
Tempo stimato per la lettura: 1 minuti
“Il nome Moneyless è strettamente legato al mio modo di fare. Lontano dal consumo incessante del mondo contemporaneo, la semplicità e l’essenza sono i valori che inseguo”.
Il suo vero nome è Teo Pirisi ed è un artista visuale diplomato all’Accademia di Belle Arti di Carrara con specializzazione in Design della comunicazione all’Isia di Firenze.
Inizia il suo percorso artistico con i graffiti, ma ben presto avverte il bisogno di cambiamento ed è così che nasce la sua ricerca nel mondo delle geometrie sperimentando diversi supporti, dai muri, alle tele, al legno.
Questo bisogno di sottrazione ha dato vita ad opere sempre più essenziali, ma mai astratte, sempre legate ad aspetti di vita quotidiana ad elementi reali, a idee e concetti.
Nel tempo la tridimensionalità delle forme si è fatta sempre più evidente fino ad arrivare a dei veri e proprio solidi sospesi nello spazio, in ambienti sempre naturali o decadenti.
“La società è ridondante di immagini e suoni, un gran caos che finisce per non comunicare niente. La povertà nell’essenzialità di una forma è per me una vera ricchezza, rappresenta il silenzio che fa riaffiorare il pensiero.”
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Moneyless
Tempo stimato per la lettura: 3 minuti
“Il nome Moneyless è strettamente legato al mio modo di fare. Lontano dal consumo incessante del mondo contemporaneo, la semplicità e l’essenza sono i valori che inseguo”.
Il suo vero nome è Teo Pirisi ed è un artista visuale diplomato all’Accademia di Belle Arti di Carrara con specializzazione in Design della comunicazione all’Isia di Firenze.
Inizia il suo percorso artistico con i graffiti, ma ben presto avverte il bisogno di cambiamento ed è così che nasce la sua ricerca nel mondo delle geometrie sperimentando diversi supporti, dai muri, alle tele, al legno.
Questo bisogno di sottrazione ha dato vita ad opere sempre più essenziali, ma mai astratte, sempre legate ad aspetti di vita quotidiana ad elementi reali, a idee e concetti.
Nel tempo la tridimensionalità delle forme si è fatta sempre più evidente fino ad arrivare a dei veri e proprio solidi sospesi nello spazio, in ambienti sempre naturali o decadenti.
“La società è ridondante di immagini e suoni, un gran caos che finisce per non comunicare niente. La povertà nell’essenzialità di una forma è per me una vera ricchezza, rappresenta il silenzio che fa riaffiorare il pensiero.”
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