Slow Art: vivere e osservare l’arte lentamente

About the Author: Redazione ViviCreativo

slow art: osservare l'arte lentamente
Published On: 8 Settembre 2017

Tempo stimato per la lettura: 2,7 minuti

Avete mai sentito parlare di Slow Art? Vediamo insieme di cosa si tratta.

Il ritmo accelerato della vita di tutti i giorni ha pervaso tutto non risparmiando nessun ambito, nemmeno l’arte.

Se ci fate caso, quando andate in un museo o in una galleria, a vedere una mostra o un’esposizione, sono sempre meno le persone che si fermano davanti ad un’opera e che “imbambolati” si prendono del tempo, un notevole tempo, per contemplare l’opera.

Viene naturale pensare che questo ritmo così frenetico stia togliendo tempo anche a quelle cose che necessitano di tempo per essere capite e apprezzate e soprattutto per essere godute.

La Slow Art e lo Slow Art Day

Nel suo saggio, Slow Art: The Experience of Looking, Sacred Images to James Turrell, Arden Reed, docente di letteratura al californiano Pomona College, fornisce una teoria che analizza e spiega la Slow Art, dal concetto alla modalità.

Dietro questa analisi si cela la teoria secondo cui la Slow Art rappresenti un nuovo campo estetico che Reed vede collegato a due esperienze: la lentezza e la decelerazione.

Reed trova in questa forma di contemplazione un’assonanza con il momento di preghiera e raccoglimento di un fedele. Inoltre, il docente accosta questo  fenomeno alla urbanizzazione e al capitalismo che sono la causa di questo ritmo frenetico che condiziona la vita di tutti i giorni. È questo il cambiamento che ha portato a fruire dell’arte in modo differente da prima, quando si aveva il tempo di soffermarsi e contemplare.

Così scrive Reed nel suo libro: “Slow art has no manifesto; the artists we will meet did not often communicate with one another but in retrospect, I believe, we can establish the origin of slow art and draw kinships among its expressions”.

Questa riflessione, interrogativo se vogliamo,  sulla relazione che intercorre tra la velocità del tempo e l’arte ha coinvolto molte persone tanto da arrivare a creare un evento dedicato: lo Slow Art Day.

Lo Slow Art Day è un evento internazionale dedicato proprio all’arte vista in un’esperienza “slow”, rallentata,  al fine di riuscire a osservar e contemplare i capolavori dall’alto valore artistico.

Come funziona lo Slow Art Day

Ogni anno si sceglie un giorno, il prossimo sarà il 14 aprile 2018, in cui le persone, in tutto il mondo, si recano in musei e gallerie per osservare lentamente l’arte. Come leggiamo dal sito, i partecipanti guardano 5 opere d’arte alle quali dedicano 10 minuti ciascuna e poi si incontrano a pranzo per confrontarsi sull’esperienza vissuta.

Nella presentazione sul sito ufficiale si legge proprio che lo Slow Art Day è un evento globale che ha una semplice missione: quella di aiutare le persone a scoprire da sole la gioia di guardare e amare l’arte. Infatti, la più grande scoperta che la gente possa fare è quella di poter vedere e vivere l’arte senza il supporto di un esperto.

Chissà che questa iniziativa non arrivi anche in Italia, noi ci speriamo!

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Il ritmo accelerato della vita di tutti i giorni ha pervaso tutto non risparmiando nessun ambito, nemmeno l’arte.

Se ci fate caso, quando andate in un museo o in una galleria, a vedere una mostra o un’esposizione, sono sempre meno le persone che si fermano davanti ad un’opera e che “imbambolati” si prendono del tempo, un notevole tempo, per contemplare l’opera.

Viene naturale pensare che questo ritmo così frenetico stia togliendo tempo anche a quelle cose che necessitano di tempo per essere capite e apprezzate e soprattutto per essere godute.

La Slow Art e lo Slow Art Day

Nel suo saggio, Slow Art: The Experience of Looking, Sacred Images to James Turrell, Arden Reed, docente di letteratura al californiano Pomona College, fornisce una teoria che analizza e spiega la Slow Art, dal concetto alla modalità.

Dietro questa analisi si cela la teoria secondo cui la Slow Art rappresenti un nuovo campo estetico che Reed vede collegato a due esperienze: la lentezza e la decelerazione.

Reed trova in questa forma di contemplazione un’assonanza con il momento di preghiera e raccoglimento di un fedele. Inoltre, il docente accosta questo  fenomeno alla urbanizzazione e al capitalismo che sono la causa di questo ritmo frenetico che condiziona la vita di tutti i giorni. È questo il cambiamento che ha portato a fruire dell’arte in modo differente da prima, quando si aveva il tempo di soffermarsi e contemplare.

Così scrive Reed nel suo libro: “Slow art has no manifesto; the artists we will meet did not often communicate with one another but in retrospect, I believe, we can establish the origin of slow art and draw kinships among its expressions”.

Questa riflessione, interrogativo se vogliamo,  sulla relazione che intercorre tra la velocità del tempo e l’arte ha coinvolto molte persone tanto da arrivare a creare un evento dedicato: lo Slow Art Day.

Lo Slow Art Day è un evento internazionale dedicato proprio all’arte vista in un’esperienza “slow”, rallentata,  al fine di riuscire a osservar e contemplare i capolavori dall’alto valore artistico.

Come funziona lo Slow Art Day

Ogni anno si sceglie un giorno, il prossimo sarà il 14 aprile 2018, in cui le persone, in tutto il mondo, si recano in musei e gallerie per osservare lentamente l’arte. Come leggiamo dal sito, i partecipanti guardano 5 opere d’arte alle quali dedicano 10 minuti ciascuna e poi si incontrano a pranzo per confrontarsi sull’esperienza vissuta.

Nella presentazione sul sito ufficiale si legge proprio che lo Slow Art Day è un evento globale che ha una semplice missione: quella di aiutare le persone a scoprire da sole la gioia di guardare e amare l’arte. Infatti, la più grande scoperta che la gente possa fare è quella di poter vedere e vivere l’arte senza il supporto di un esperto.

Chissà che questa iniziativa non arrivi anche in Italia, noi ci speriamo!

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