Quanta interazione hai? se i quadri potessero parlare
Tempo stimato per la lettura: 1,7 minuti
Nel social è sempre più importante creare engagement ovvero interazione, partecipazione degli utenti, che può far crescere in modo esponenziale i consensi.
Ne è un caso il progetto “Se i quadri potessero parlare”, ad opera di un giovane ingegnere informatico, Stefano Guerra, che mescola sacro e profano con un mix di ironia e sarcasmo, dando vita ad un profilo social che in pochi giorni dalla sua messa on line ha registrato più di 800 mila follower su Facebook e 30 mila su Instagram. La formula del successo appare subito chiara: siamo abituati a vedere quadri e dipinti all’ interno dei musei e alla visione ci accompagna, in genere, un senso di rispetto. Qui sul web, invece, frasi dissacranti accompagnano espressioni dei personaggi, dando vita a risultati esilaranti. L’obiettivo? Come spiega l’autore dalla sua pagina Facebook, lo scopo è “avvicinare l’arte a tutti”. Sono i progetti come questo che ci portano a pensare come Stefano guerra sia un vero creativo. Originalità, stravaganza, nell’interazione con gli altri. Sapendo appassionare e travolgere, finendo sulle prime pagine dei giornali. Così nascono i fenomeni virali. Importante anche sottolineare la voglia delle persone di interazione divertente. C’è tanta voglia di sdrammatizzare di ridere di non prendersi troppo sul serio. E questo è un dato significativo. L’interazione vuole essere positiva, divertente, provocatoria, e non dovremmo aver paura di osare. A volte le esperienze più belle iniziano per gioco, con la voglia di farsi due risate, e diventano GRANDI. Forse proprio grazie allo spirito positivo che le ha generate. Da questo potremmo dedurre che come tanti hanno sempre sostenuto è lo spirito che conta e che può fare la differenza. Entusiasmo chiama entusiasmo. E allora entusiasmiamoci con le immagini di Stefano Guerra: lo staff di #vivicreativo ha selezionato per voi 10 quadri particolarmente esilaranti. Buona visione e buon divertimento.
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Quanta interazione hai? se i quadri potessero parlare
Tempo stimato per la lettura: 5 minuti
Nel social è sempre più importante creare engagement ovvero interazione, partecipazione degli utenti, che può far crescere in modo esponenziale i consensi.
Ne è un caso il progetto “Se i quadri potessero parlare”, ad opera di un giovane ingegnere informatico, Stefano Guerra, che mescola sacro e profano con un mix di ironia e sarcasmo, dando vita ad un profilo social che in pochi giorni dalla sua messa on line ha registrato più di 800 mila follower su Facebook e 30 mila su Instagram. La formula del successo appare subito chiara: siamo abituati a vedere quadri e dipinti all’ interno dei musei e alla visione ci accompagna, in genere, un senso di rispetto. Qui sul web, invece, frasi dissacranti accompagnano espressioni dei personaggi, dando vita a risultati esilaranti. L’obiettivo? Come spiega l’autore dalla sua pagina Facebook, lo scopo è “avvicinare l’arte a tutti”. Sono i progetti come questo che ci portano a pensare come Stefano guerra sia un vero creativo. Originalità, stravaganza, nell’interazione con gli altri. Sapendo appassionare e travolgere, finendo sulle prime pagine dei giornali. Così nascono i fenomeni virali. Importante anche sottolineare la voglia delle persone di interazione divertente. C’è tanta voglia di sdrammatizzare di ridere di non prendersi troppo sul serio. E questo è un dato significativo. L’interazione vuole essere positiva, divertente, provocatoria, e non dovremmo aver paura di osare. A volte le esperienze più belle iniziano per gioco, con la voglia di farsi due risate, e diventano GRANDI. Forse proprio grazie allo spirito positivo che le ha generate. Da questo potremmo dedurre che come tanti hanno sempre sostenuto è lo spirito che conta e che può fare la differenza. Entusiasmo chiama entusiasmo. E allora entusiasmiamoci con le immagini di Stefano Guerra: lo staff di #vivicreativo ha selezionato per voi 10 quadri particolarmente esilaranti. Buona visione e buon divertimento.
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