TOP SECRET: cinema e spionaggio
Tempo stimato per la lettura: 2,8 minuti
Da Mata Hari a Malotru, da James Bond a Edward Snowden, la esposizione TOP SECRET: cinema e spionaggio alla Cinémathèque française di Parigi, mostra dal 21 ottobre 2022 al 21 maggio 2023, il volto delle spie. Eroi romantici per eccellenza, il cui universo ha sempre nutrito l’immaginazione dei più grandi registi.
Comprendendo i contorcimenti della Storia e gli sviluppi tecnologici di un secolo di spionaggio, il percorso dell’esposizione, curato da Alexandra Midal e Matthieu Orléan, celebra un genere, i suoi codici e le sue intrepide figure, come Marlene Dietrich e Hedy Lamarr, le principali attrici dell’intelligence antinazista, senza dimenticare le parodie del genere.
La Storia vista attraverso gli agenti segreti
La mostra TOP SECRET esplora il rapporto intrecciato tra spionaggio e cinema durante le Grandi guerre e i conflitti contemporanei, la guerra fredda il terrorismo. Attraverso gadget, archivi, materiale tecnico, oggetti originali rari, alcuni risalenti addirittura al XIX secolo, costumi e opere d’arte, film muti o blockbuster più contemporanei, si snoda una storia ludica ed erudita.
Vicende in cui l’epicentro geografico degli intrighi continua a essere spostato e riconfigurato (città europee, Medio Oriente…). Evidenziando le rinnovate strategie dei servizi segreti, dalla crittografia al cyberspy, passando per il mondo della sicurezza post-11 settembre.
Il ruolo reale delle donne spia
Resistente agli stereotipi, la mostra TOP SECRET decostruisce la rappresentazione sessista delle spie, a lungo relegate all’unica pratica della “trappola del miele”, e restituiscono il loro considerevole contributo strategico, a cui alcuni registi hanno saputo rendere giustizia fin dall’inizio.
Inoltre, molte star hanno davvero approfittato della loro notorietà per impegnarsi per patriottismo all’interno dei servizi segreti, come le già citate Marlene Dietrich e Hedy Lamarr. L’esposizione rivaluta l’importanza della donna nell’arte delle informazioni e, per confronto, testimonia il modo distorto di rappresentarla come una “bambola super sexy”.
Arte e tecniche per controllare
TOP SECRET, quindi, segue il corso della Storia, e presenta anche il ruolo del cinema come strumento di propaganda o d’addestramento delle spie. Perché registrare il reale si rivela un’arte necessaria per l’agente segreto, le tecniche cinematografiche sono al centro delle pratiche di spionaggio. Cinema e spionaggio, dunque, condividono – l’arte e la tecnica – per produrre suoni e immagini, poi trafficati, per creare una narrazione.
Come per lo spionaggio, anche nel cinema il materiale tecnico continua a diventare sempre più leggero, maneggiabile e sofisticato. Anche la settima arte scava nella nostra intimità e colonizza la nostra immaginazione. Conosce i nostri segreti e sa anticipare i nostri desideri per esercitare al meglio il suo controllo.
La mostra oltre la mostra
L’esposizione è arricchita da un’articolata programmazione d’eventi che vanno dalle masterclass agli atelier per i ragazzi. Moltissimi momenti diversi per viverla, tra i quali non possono mancare le proiezioni dei grandi classici del cinema di spionaggio.
Inoltre, l’esperienza potrà essere prolungata su NETFLIX grazie alla collezione “TOP SECRET”: una selezione di film, serie e documentari citati. Mentre, FranceInter presenta dei podcast per offrire una carrellata di ritratti di spie francesi e internazionali.
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TOP SECRET: cinema e spionaggio
Tempo stimato per la lettura: 8 minuti
Da Mata Hari a Malotru, da James Bond a Edward Snowden, la esposizione TOP SECRET: cinema e spionaggio alla Cinémathèque française di Parigi, mostra dal 21 ottobre 2022 al 21 maggio 2023, il volto delle spie. Eroi romantici per eccellenza, il cui universo ha sempre nutrito l’immaginazione dei più grandi registi.
Comprendendo i contorcimenti della Storia e gli sviluppi tecnologici di un secolo di spionaggio, il percorso dell’esposizione, curato da Alexandra Midal e Matthieu Orléan, celebra un genere, i suoi codici e le sue intrepide figure, come Marlene Dietrich e Hedy Lamarr, le principali attrici dell’intelligence antinazista, senza dimenticare le parodie del genere.
La Storia vista attraverso gli agenti segreti
La mostra TOP SECRET esplora il rapporto intrecciato tra spionaggio e cinema durante le Grandi guerre e i conflitti contemporanei, la guerra fredda il terrorismo. Attraverso gadget, archivi, materiale tecnico, oggetti originali rari, alcuni risalenti addirittura al XIX secolo, costumi e opere d’arte, film muti o blockbuster più contemporanei, si snoda una storia ludica ed erudita.
Vicende in cui l’epicentro geografico degli intrighi continua a essere spostato e riconfigurato (città europee, Medio Oriente…). Evidenziando le rinnovate strategie dei servizi segreti, dalla crittografia al cyberspy, passando per il mondo della sicurezza post-11 settembre.
Il ruolo reale delle donne spia
Resistente agli stereotipi, la mostra TOP SECRET decostruisce la rappresentazione sessista delle spie, a lungo relegate all’unica pratica della “trappola del miele”, e restituiscono il loro considerevole contributo strategico, a cui alcuni registi hanno saputo rendere giustizia fin dall’inizio.
Inoltre, molte star hanno davvero approfittato della loro notorietà per impegnarsi per patriottismo all’interno dei servizi segreti, come le già citate Marlene Dietrich e Hedy Lamarr. L’esposizione rivaluta l’importanza della donna nell’arte delle informazioni e, per confronto, testimonia il modo distorto di rappresentarla come una “bambola super sexy”.
Arte e tecniche per controllare
TOP SECRET, quindi, segue il corso della Storia, e presenta anche il ruolo del cinema come strumento di propaganda o d’addestramento delle spie. Perché registrare il reale si rivela un’arte necessaria per l’agente segreto, le tecniche cinematografiche sono al centro delle pratiche di spionaggio. Cinema e spionaggio, dunque, condividono – l’arte e la tecnica – per produrre suoni e immagini, poi trafficati, per creare una narrazione.
Come per lo spionaggio, anche nel cinema il materiale tecnico continua a diventare sempre più leggero, maneggiabile e sofisticato. Anche la settima arte scava nella nostra intimità e colonizza la nostra immaginazione. Conosce i nostri segreti e sa anticipare i nostri desideri per esercitare al meglio il suo controllo.
La mostra oltre la mostra
L’esposizione è arricchita da un’articolata programmazione d’eventi che vanno dalle masterclass agli atelier per i ragazzi. Moltissimi momenti diversi per viverla, tra i quali non possono mancare le proiezioni dei grandi classici del cinema di spionaggio.
Inoltre, l’esperienza potrà essere prolungata su NETFLIX grazie alla collezione “TOP SECRET”: una selezione di film, serie e documentari citati. Mentre, FranceInter presenta dei podcast per offrire una carrellata di ritratti di spie francesi e internazionali.
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