Anna Waisman, Mouvements
Tempo stimato per la lettura: 2,3 minuti
A una delle più grandi artiste eclettiche francesi è dedicata l’esposizione curata da Sibylle Blumenfeld alla Drawing House di Parigi. Dal 12 settembre al 1° ottobre 2023, grazie ad Anna Waisman, Mouvements, si possono ammirare alcune opere tra le quasi mille che ha creato in 35 anni.
Anna Waisman è un’artista della seconda metà del XX secolo che ha padroneggiato 5 delle 7 arti principali, la maggior parte come autodidatta. Fu prima ballerina e musicologa. E poi scultrice, pittrice e persino scrittrice, come testimonia la sua corrispondenza sull’arte e sull’ebraismo con il rabbino e filosofo André Neher, pubblicata nell’aprile 2023, Questa cosa indispensabile, che rimane invisibile e che so vedere e sentire.
Creare per reinventarsi
La mostra Anna Waisman, Mouvements permette di riscoprire il lavoro di questa artista multidisciplinare, che dai suoi primi passi, fino al suo ultimo respiro, non ha mai smesso di creare. Diventa scultrice a seguito di un incidente che la costringe ad abbandonare la danza. Autodidatta, è animata da uno stupefacente fuoco creativo, ed estende quindi la scultura musicale del suo corpo, a quella della pietra. Le opere esposte invitano il visitatore a esplorare i successivi movimenti creativi dell’artista e a camminare lungo spazi pieni e vuoti di un alfabeto ebraico rivelato.
Il corpo nello spazio
Quando Anna Waisman abbandonò la danza e il palcoscenico, riuscì a trasporre la sua padronanza del movimento e lo spazio nell’energia della pietra e nel ritmo delle sue pennellate. Il suo disegno è una performance e un linguaggio del corpo. Partendo dal punto e dalla linea, ha cercato di comprendere come si forma un corpo nello spazio.
Poi ha iniziato a lavorare sul filo. Il punto, la linea e il filo. Il filo materializza lo spazio invisibile, rendendo tangibile questa energia. Questo è il filo conduttore di tutto il lavoro di Anna Waisman. Che si tratti delle sue sculture, delle sue Lacrime o dei suoi collage di microprocessori e cavi elettrici.
Muoversi liberamente
Tutte le direzioni creative del suo albero sono collegate al suo cuore da un filo comune, con un’energia che è sia tangibile che invisibile. Le sculture “biomorfiche” di lettere ebraiche di Anna Waisman sono uniche. Sono sia astratte che organiche, sorprendenti e sensuali. Anna Waisman mostra le lettere ebraiche, non solo di profilo, ma a 360 gradi, in posture in cui sembrano animate, pronte a ballare. Tutto parte dallo stesso movimento, da un’alchimia del corpo e del misticismo. Da qui il titolo dell’esposizione Movements che illustra inoltre come il lavoro di questa straordinaria donna libera prefiguri alcune pratiche artistiche contemporanee.
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Anna Waisman, Mouvements
Tempo stimato per la lettura: 7 minuti
A una delle più grandi artiste eclettiche francesi è dedicata l’esposizione curata da Sibylle Blumenfeld alla Drawing House di Parigi. Dal 12 settembre al 1° ottobre 2023, grazie ad Anna Waisman, Mouvements, si possono ammirare alcune opere tra le quasi mille che ha creato in 35 anni.
Anna Waisman è un’artista della seconda metà del XX secolo che ha padroneggiato 5 delle 7 arti principali, la maggior parte come autodidatta. Fu prima ballerina e musicologa. E poi scultrice, pittrice e persino scrittrice, come testimonia la sua corrispondenza sull’arte e sull’ebraismo con il rabbino e filosofo André Neher, pubblicata nell’aprile 2023, Questa cosa indispensabile, che rimane invisibile e che so vedere e sentire.
Creare per reinventarsi
La mostra Anna Waisman, Mouvements permette di riscoprire il lavoro di questa artista multidisciplinare, che dai suoi primi passi, fino al suo ultimo respiro, non ha mai smesso di creare. Diventa scultrice a seguito di un incidente che la costringe ad abbandonare la danza. Autodidatta, è animata da uno stupefacente fuoco creativo, ed estende quindi la scultura musicale del suo corpo, a quella della pietra. Le opere esposte invitano il visitatore a esplorare i successivi movimenti creativi dell’artista e a camminare lungo spazi pieni e vuoti di un alfabeto ebraico rivelato.
Il corpo nello spazio
Quando Anna Waisman abbandonò la danza e il palcoscenico, riuscì a trasporre la sua padronanza del movimento e lo spazio nell’energia della pietra e nel ritmo delle sue pennellate. Il suo disegno è una performance e un linguaggio del corpo. Partendo dal punto e dalla linea, ha cercato di comprendere come si forma un corpo nello spazio.
Poi ha iniziato a lavorare sul filo. Il punto, la linea e il filo. Il filo materializza lo spazio invisibile, rendendo tangibile questa energia. Questo è il filo conduttore di tutto il lavoro di Anna Waisman. Che si tratti delle sue sculture, delle sue Lacrime o dei suoi collage di microprocessori e cavi elettrici.
Muoversi liberamente
Tutte le direzioni creative del suo albero sono collegate al suo cuore da un filo comune, con un’energia che è sia tangibile che invisibile. Le sculture “biomorfiche” di lettere ebraiche di Anna Waisman sono uniche. Sono sia astratte che organiche, sorprendenti e sensuali. Anna Waisman mostra le lettere ebraiche, non solo di profilo, ma a 360 gradi, in posture in cui sembrano animate, pronte a ballare. Tutto parte dallo stesso movimento, da un’alchimia del corpo e del misticismo. Da qui il titolo dell’esposizione Movements che illustra inoltre come il lavoro di questa straordinaria donna libera prefiguri alcune pratiche artistiche contemporanee.
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