Au-delà: rituali per la creazione di un nuovo mondo
Tempo stimato per la lettura: 3,2 minuti
Riunendo a Parigi una ventina di artisti di tutte le generazioni, la mostra collettiva Au-delà. Rituels pour un nouveau monde (Oltre. Rituali per un nuovo mondo) trasforma, fino al 7 maggio 2023, Lafayette Anticipations in un viaggio iniziatico attraverso opere che evocano rituali arcaici e contemporanei, individuali e di gruppo.
Cerimonie, gesti, oggetti, suoni e mestieri legati all’energia creatrice della terra e di chi ci vive trasportano il visitatore “oltre”. L’esposizione gratuita, a cura di Agnes Griczkowska, è un viaggio che invita alla metamorfosi. In un mondo che oggi sembra sopraffatto dalla violenza, Au-delà si interessa all’enigma della vita e presenta rituali e immagini che permettono di raggiungere altri stati di coscienza.
Il passato per costruire il futuro
La mostra presenta opere prodotte per l’occasione e oggetti risalenti a diverse centinaia di anni prima della nostra era. Mentre cerchiamo di immaginare nuovi mondi, come facciamo dialogare il passato con il presente? Come pensare a un futuro desiderabile imparando dai tempi antichi e dalle idee millenarie?
Piuttosto che opporre il passato al presente, questa mostra mette queste opere in dialogo tra loro e mette in discussione la risonanza dei rituali del passato con quelli di oggi.
Apollineo e dionisiaco
Offrendo un momento sospeso, propizio alla meditazione, la mostra si svolge come un rituale coreografico. Riunisce opere inedite e storiche, moderne e contemporanee raramente esposte, provenienti dai diversi campi dell’arte, della musica, della moda e del teatro.
Oltre, immerso nella composizione sonora atmosferico di Kali Malone, si apre con a scena celebrativa del tema della fecondità, e quale intreccia il divino e il pagano, l’antico e il contemporaneo. Beltane Oracle, nuova installazione di Bianca Bondi, incontra le opere rituali di Ana Mendieta, di fronte di un dipinto di Wifredo Lam e del libro medievale di Hildegard von Bingen.
Il cosmo e la natura
Delle sculture di idoli delle Cicladi che evocano la fertilità dialogano con la visione cosmica di TARWUK, passando attraverso l’arazzo di un corpo celeste di Tau Lewis e le sculture rinascimentali delle regine totemiche di Jeanne Vicerial.
Questa poetica intorno ai vivi e alle spiritualità a loro associate emerge anche nei disegni di piante fantastiche di Anna Zemánková, nell’universo musicale e mistico di Janina Kraupe-Świderska, così come negli oggetti cerimoniali di Matthew Angelo Harrison e Christelle Oyiri.
Ciclicità e rinascita
Il secondo capitolo del viaggio proposto da Au-delà affronta l’idea della ciclicità, costitutiva di tutta l’esistenza. Interroga lo sguardo moderno che separa la vita dalla morte attraverso la scultura “aliena” di Ivana Bašić, il dipinto Morte di una cometa di Kat Lyons, l’ultimo lavoro di Eva Hesse, la scultura e la pittura di Tobias Spichtig, una stele votiva punica del Louvre e dei video Tragedia Endogonidia di Romeo Castellucci.
Il terzo e ultimo capitolo si concentra sull’idea di rinascita e rituali collettivi che celebrano possibili nuove spiritualità e altri modi di stare al mondo. Si apre su Songs for Living di Korakrit Arunanondchai e Alex Gvojic e attraversa i quadri avvicinandosi anche la trascendenza di Alicia Adamerovich un totem di Michèle Lamy, che richiama a nuova forza unificatrice.
Foto apertura: Bianca Bondi, Beltane Oracle, 2022-2023. © Cristina Biordi
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Au-delà: rituali per la creazione di un nuovo mondo
Tempo stimato per la lettura: 9 minuti
Riunendo a Parigi una ventina di artisti di tutte le generazioni, la mostra collettiva Au-delà. Rituels pour un nouveau monde (Oltre. Rituali per un nuovo mondo) trasforma, fino al 7 maggio 2023, Lafayette Anticipations in un viaggio iniziatico attraverso opere che evocano rituali arcaici e contemporanei, individuali e di gruppo.
Cerimonie, gesti, oggetti, suoni e mestieri legati all’energia creatrice della terra e di chi ci vive trasportano il visitatore “oltre”. L’esposizione gratuita, a cura di Agnes Griczkowska, è un viaggio che invita alla metamorfosi. In un mondo che oggi sembra sopraffatto dalla violenza, Au-delà si interessa all’enigma della vita e presenta rituali e immagini che permettono di raggiungere altri stati di coscienza.
Il passato per costruire il futuro
La mostra presenta opere prodotte per l’occasione e oggetti risalenti a diverse centinaia di anni prima della nostra era. Mentre cerchiamo di immaginare nuovi mondi, come facciamo dialogare il passato con il presente? Come pensare a un futuro desiderabile imparando dai tempi antichi e dalle idee millenarie?
Piuttosto che opporre il passato al presente, questa mostra mette queste opere in dialogo tra loro e mette in discussione la risonanza dei rituali del passato con quelli di oggi.
Apollineo e dionisiaco
Offrendo un momento sospeso, propizio alla meditazione, la mostra si svolge come un rituale coreografico. Riunisce opere inedite e storiche, moderne e contemporanee raramente esposte, provenienti dai diversi campi dell’arte, della musica, della moda e del teatro.
Oltre, immerso nella composizione sonora atmosferico di Kali Malone, si apre con a scena celebrativa del tema della fecondità, e quale intreccia il divino e il pagano, l’antico e il contemporaneo. Beltane Oracle, nuova installazione di Bianca Bondi, incontra le opere rituali di Ana Mendieta, di fronte di un dipinto di Wifredo Lam e del libro medievale di Hildegard von Bingen.
Il cosmo e la natura
Delle sculture di idoli delle Cicladi che evocano la fertilità dialogano con la visione cosmica di TARWUK, passando attraverso l’arazzo di un corpo celeste di Tau Lewis e le sculture rinascimentali delle regine totemiche di Jeanne Vicerial.
Questa poetica intorno ai vivi e alle spiritualità a loro associate emerge anche nei disegni di piante fantastiche di Anna Zemánková, nell’universo musicale e mistico di Janina Kraupe-Świderska, così come negli oggetti cerimoniali di Matthew Angelo Harrison e Christelle Oyiri.
Ciclicità e rinascita
Il secondo capitolo del viaggio proposto da Au-delà affronta l’idea della ciclicità, costitutiva di tutta l’esistenza. Interroga lo sguardo moderno che separa la vita dalla morte attraverso la scultura “aliena” di Ivana Bašić, il dipinto Morte di una cometa di Kat Lyons, l’ultimo lavoro di Eva Hesse, la scultura e la pittura di Tobias Spichtig, una stele votiva punica del Louvre e dei video Tragedia Endogonidia di Romeo Castellucci.
Il terzo e ultimo capitolo si concentra sull’idea di rinascita e rituali collettivi che celebrano possibili nuove spiritualità e altri modi di stare al mondo. Si apre su Songs for Living di Korakrit Arunanondchai e Alex Gvojic e attraversa i quadri avvicinandosi anche la trascendenza di Alicia Adamerovich un totem di Michèle Lamy, che richiama a nuova forza unificatrice.
Foto apertura: Bianca Bondi, Beltane Oracle, 2022-2023. © Cristina Biordi
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