Circulation(s) Festival della giovane fotografia europea
Tempo stimato per la lettura: 0,9 minuti
L’appuntamento annuale del CENTQUATRE-PARIS, il festival Circulation(s) ritorna, dal 6 aprile al 2 giugno 2024, con il desiderio di offrire una panoramica della giovane fotografia europea. Oltre a un’importante mostra che mette in risalto 24 artisti di 14 nazionalità diverse, un programma di eventi variegati scandisce il festival.
Il focus di questa 14ª edizione è dedicato all’Ucraina, con la presentazione di serie di quattro artisti provenienti da questo territorio. Nel cuore di quest’edizione del festival Circulation(s) risuonano ancora una volta gli impulsi e le esigenze della fotografia europea emergente. La selezione presentata quest’anno è scandita da una fluidità senza precedenti e da una propensione sempre crescente alla sperimentazione.
I 24 artisti, di 14 nazionalità diverse, ripensano l’immagine. Il festival si evolve da fisso all’animato senza costrizioni, tecniche antiche e intelligenza artificiale, si appropria di fonti storiche e popolari, digitali o archivistiche, personali o universali. Anche i media e i generi sono permeabili. Letteratura e fotografia si intrecciano, performance e gesto nutrono o prolungano la narrazione, il video crea contatti e complementarità.
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Circulation(s) Festival della giovane fotografia europea
Tempo stimato per la lettura: 3 minuti
L’appuntamento annuale del CENTQUATRE-PARIS, il festival Circulation(s) ritorna, dal 6 aprile al 2 giugno 2024, con il desiderio di offrire una panoramica della giovane fotografia europea. Oltre a un’importante mostra che mette in risalto 24 artisti di 14 nazionalità diverse, un programma di eventi variegati scandisce il festival.
Il focus di questa 14ª edizione è dedicato all’Ucraina, con la presentazione di serie di quattro artisti provenienti da questo territorio. Nel cuore di quest’edizione del festival Circulation(s) risuonano ancora una volta gli impulsi e le esigenze della fotografia europea emergente. La selezione presentata quest’anno è scandita da una fluidità senza precedenti e da una propensione sempre crescente alla sperimentazione.
I 24 artisti, di 14 nazionalità diverse, ripensano l’immagine. Il festival si evolve da fisso all’animato senza costrizioni, tecniche antiche e intelligenza artificiale, si appropria di fonti storiche e popolari, digitali o archivistiche, personali o universali. Anche i media e i generi sono permeabili. Letteratura e fotografia si intrecciano, performance e gesto nutrono o prolungano la narrazione, il video crea contatti e complementarità.
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