Anamorfosi, creatività e design
Tempo stimato per la lettura: 1,4 minuti
La creatività che invade i luoghi pubblici.
In diverse metropoli il genio creativo di artisti e pubblicitari si fonde con il tessuto urbanistico dando vita a degli effetti davvero unici. Specchi del bagno che diventano occhiali, spiaggia e mare in metropolitana, pistole che diventano magicamente canne fumarie…Come camminare tra realtà e surreale, tra verità ed immaginazione.
Gli artisti e i pubblicitari che hanno realizzato queste opere hanno osservato bene l’ambiente e hanno individuato l’idea perfetta. Sono iniziative che hanno la capacità di far sognare le persone, di portare una ventata di colore e di gioco al quotidiano, accendendo una scintilla interiore di positività. Sono proprio questo genere di cose a dare una marcia in più al tessuto urbanistico, rompendo il grigiore del cemento con una ventata di colore.
Ma come ci riescono? come fanno a realizzare queste opere così articolate? Attraverso l’Anamorfosi.
Non si mangia e non è un animale, ma una tecnica pittorica utilizzata molto nelle pitture del Rinascimento e del Barocco. (Anamorfosi dal greco ana – e – morfosis: forma ricostruita)
E’ una tecnica che sfrutta un effetto di illusione ottica per cui un’immagine viene proiettata un un piano in modo distorto, rendendo il soggetto originale riconoscibile solamente guardando l’immagine da una posizione precisa.
In molti utilizzano e studiano questa tecnica, tra i più conosciuti Kurt Wenner, Edgar Mueller, Julian Beever, John Pugh. Proprio con una sua dichiarazione chiudo questo articolo, invitandovi a farvi coinvolgere da queste immagini davvero strepitose.
“Sembra quasi universale che la gente si diletti nel farsi ingannare visivamente (cit. John Pugh)”
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Anamorfosi, creatività e design
Tempo stimato per la lettura: 4 minuti
La creatività che invade i luoghi pubblici.
In diverse metropoli il genio creativo di artisti e pubblicitari si fonde con il tessuto urbanistico dando vita a degli effetti davvero unici. Specchi del bagno che diventano occhiali, spiaggia e mare in metropolitana, pistole che diventano magicamente canne fumarie…Come camminare tra realtà e surreale, tra verità ed immaginazione.
Gli artisti e i pubblicitari che hanno realizzato queste opere hanno osservato bene l’ambiente e hanno individuato l’idea perfetta. Sono iniziative che hanno la capacità di far sognare le persone, di portare una ventata di colore e di gioco al quotidiano, accendendo una scintilla interiore di positività. Sono proprio questo genere di cose a dare una marcia in più al tessuto urbanistico, rompendo il grigiore del cemento con una ventata di colore.
Ma come ci riescono? come fanno a realizzare queste opere così articolate? Attraverso l’Anamorfosi.
Non si mangia e non è un animale, ma una tecnica pittorica utilizzata molto nelle pitture del Rinascimento e del Barocco. (Anamorfosi dal greco ana – e – morfosis: forma ricostruita)
E’ una tecnica che sfrutta un effetto di illusione ottica per cui un’immagine viene proiettata un un piano in modo distorto, rendendo il soggetto originale riconoscibile solamente guardando l’immagine da una posizione precisa.
In molti utilizzano e studiano questa tecnica, tra i più conosciuti Kurt Wenner, Edgar Mueller, Julian Beever, John Pugh. Proprio con una sua dichiarazione chiudo questo articolo, invitandovi a farvi coinvolgere da queste immagini davvero strepitose.
“Sembra quasi universale che la gente si diletti nel farsi ingannare visivamente (cit. John Pugh)”
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