Drawing Now Paris 2025: un viaggio nell’innovazione del disegno contemporaneo

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 29 Marzo 2025

Tempo stimato per la lettura: 8,8 minuti

Dal 27 al 30 marzo 2025, il Carreau du Temple di Parigi ospita la 18a edizione di Drawing Now Paris, un evento imperdibile per gli amanti dell’arte e del disegno contemporaneo. Quest’anno, la fiera si presenta sotto il segno dell’innovazione e delle interazioni artistiche, promettendo un’esperienza unica e coinvolgente. Il disegno non è solo un atto creativo, ma un linguaggio in continua evoluzione che ci invita a esplorare, scoprire e reinterpretare il mondo che ci circonda. Con l’impegno di figure come Christine Phal, presidente e fondatrice di Drawing Now Paris, e Carine Tissot, direttrice della Drawing Society, il futuro del disegno si prospetta luminoso e ricco di possibilità.

Drawing Now Paris offre l’opportunità di esplorare le molteplici sfaccettature del disegno contemporaneo attraverso le 70 gallerie selezionate, suddivise in tre settori tematici. Anche quest”anno, Drawing Now dimostra come il disegno si reinventa in molteplici forme, spaziando dalla matita al pastello, dalla penna a sfera all’acquerello, dai ritratti ai paesaggi, dall’astrazione al colore, dal bianco e nero alla fotografia, alla ceramica e persino alla tappezzeria. Ogni opera racconta una storia e offre una nuova prospettiva su questa forma d’arte.

In aggiunta alle esposizioni, la fiera prevede un ricco programma di incontri e dibattiti tra professionisti, che si svolgeranno durante tutta la manifestazione. Questi eventi offrono ai visitatori l’opportunità di approfondire le proprie riflessioni e di comprendere meglio le sfide e le opportunità del disegno contemporaneo.

I tre percorsi: Settore generale, Insight e Process

Lo spazio al piano terra, sotto il tetto in vetro del Carreau du Temple, ospita il Settore generale. Qui espongono le gallerie affermate che mettono in mostra un artista che occupa circa un terzo delle opere esposte nel loro stand.

Al seminterrato le due sezioni Insight e Process, in collaborazione con il CEA, dove la curatrice Claire Luna mette in evidenza le proposte più audaci e innovative nel campo del disegno. Insight è una piattaforma di scoperta, lo consente visitatori per approfondire la loro conoscenza nuovi artisti, francesi o internazionali, che siano meno conosciuti al pubblico e presentati da soli o in duo da gallerie emergenti o più affermate.

Il settore Process accoglie le gallerie presenti un progetto specifico, ideato tra il gallerista e l’artista/i – ed eventualmente un curatore –, o un esperimento di nuovi modi di disegnare contemporaneo (video, cartoni animati, ecc.)

Le cinque personalità

Pierre Yovanovitch, architetto d’interni e designer di fama mondiale, ci guida con il suo sguardo unico e personale sul disegno contemporaneo, rivelando i suoi “colpi di fulmine” e le sue scelte artistiche, offrendo uno sguardo unico sull’universo del disegno contemporaneo. Claire Luna, curatrice, illumina opere significative all’interno del percorso Light leak, nel seminterrato. Claudine Grammont, Elsy Lahner e Joana P. R. Neves presentano Parallaxe, che offre un’esperienza immersiva, rivelando opere che sfuggono alla definizione tradizionale di disegno.

“È attraverso la ferita che entra la luce”. Rûmî

Light leak, offre la possibilità al visitatore di esplorare il disegno sotto una nuova luce, scoprendo come le opere possano comunicare emozioni e storie. «Piuttosto che una perdita, diventa una perdita di luce un passaggio, un’apertura, uno splendore che trafigge l’oscurità. Come una leggera infiltrazione, quasi un atto di resistenza di fronte all’oscurità e all’oblio», afferma Claire Luna.

Parallaxe è un’esperienza immersiva che invita a guardare il disegno con occhi nuovi, rivelando opere che, a prima vista, sfuggono alla definizione tradizionale di disegno. Questo approccio innovativo ci invita a riflettere su cosa significhi realmente disegnare nel contesto attuale. La “parallasse” è l’impatto del cambiamento di posizione dell’osservatore, sull’osservazione di un oggetto. Nel corso del tempo, cambiamo prospettiva sulla storia, che non solo dà più colore al passato, ma anche nel presente, e forse nel futuro.

Codes dessinés: notations urbane, écritures intimes

In collaborazione con il Frac Picardie e il Centro Nazionale delle Arti Plastiche, Joana P. R. Neves, direttrice artistica di Drawing Now Paris, presenta l’esposizione Codes dessinés: notations urbane, écritures intimes. Questa mostra- situata nel sotto suolo del Carreau du Temple-, esplora i misteriosi disegni che raccontano storie urbane e intime, invitando il pubblico a scoprire la ricchezza e la complessità del disegno contemporaneo.

Per arricchire ulteriormente l’esperienza, è stata organizzata una programmazione che sfida i confini del disegno, con performance, incontri e dibattiti tra professionisti e artisti. Questi eventi offriranno un’opportunità unica per approfondire il dialogo sull’arte del disegno e le sue molteplici interpretazioni.

Le gallerie italiane al Drawing Now Paris 2025

Tra le gallerie italiane presenti alla fiera del disegno, segnaliamo una novità. La Galleria Tiziana Di Caro sbarca a Parigi con un focus dedicato a Maxime Rossi e la sua serie Père-Lachaise. L’artista ha avviato il progetto Père Lachaise nel 2012. Appende pennarelli colorati ai rami del salice piangente che sovrasta la tomba di Chopin, nel cimitero parigino di Père Lachaise. Sulla toma ha collocato gli spartiti di una mazurca del famoso compositore e pianista. Il vento o gli uccelli che muovono i rami, danno vita a un concerto improvvisato di macchie di colore, che si sovrappone alle note di Chopin. Luca Gioacchino Di Bernardo si avvicina al disegna da autodidatta, e il suo talento lo propulsa a esporre il suo immaginario sarcastico: dalla Quadriennale di Roma al DrawingNow di Parigi. Una serie più enigmatica, o enigmistica, quella esposta della artista croato Damir Očko, di opere su carta che sono allo stesso tempo collage di anagrammi, forme drag e un catalogo di fobie.

Un punto fermo è la Galleria Studio G7 con Silvia Listorti, Giulia Dall’Olio, Franco Guerzoni e David Tremlett. Di quest’ultimo è in corso una mostra a Parigi presso la galleria Art Absolument, alla quale la galleria bolognese ha collaborato. Sempre di Bologna, segnalata da Yovanovitch e nel circuito Parallaxe, LABS Contemporary Art propone a Parigi artisti quali Greta Schödl, che ha partecipato alla 38a Biennale di Venezia nel 1978 e alla Biennale di San Paolo in Brasile nel 1981, Elvira Amor, Marco Emmanuele, Dario Picariello ed Elisabeth ScherfÏg. Nel sottosuolo, Car Gallery, anche questa a Bolgona, con il solo show di Emanuele Becheri, tra disegno e scultura.

Prix Drawing Now

Vincitrice del 14° Premio Drawing Now, Susanna Inglada crea splendidi collage partendo da frammenti disegnati a carboncino, inchiostro e, in misura minore, acrilico. Una volta assemblati, questi elementi formano una potente narrazione attorno a questioni legate alle lotte di potere, ai sistemi di oppressione e alla disuguaglianza di genere. Come marionette disarticolate, i corpi si intrecciano in una danza furiosa , trasportandoci, presso lo stand della galleria Maurits van de Laar, nella loro lotta contro forze invisibili ma non per questo meno distruttive.

Il mio lavoro esplora potere, autorità, corruzione e disuguaglianza di genere, traendo ispirazione dalla cultura, dalla storia e  dalla politica che mi circondano. Con i miei disegni collage creo installazioni teatrali e immersive in cui lo spettatore diventa  parte di una narrazione complessa in cui le distinzioni tra oppressore e oppresso si confondono. Anonimi ma espressivi, i miei  personaggi incarnano la complessità del comportamento umano e delle lotte condivise. Le sedie, spesso simboli di riposo  e appartenenza, vengono rifiutate nel lavoro di Alboroto, riflettendo un rifiuto di conformarsi o di rimanere inattivi di fronte a  lotte incompiute. Influenzato da artisti come Goya, Paula Rego e William Kentridge, il mio lavoro affronta la violenza e l’ambiguità,  spingendo lo spettatore a considerare il proprio ruolo in queste dinamiche.

Il sogno americano: la Hollywood che fu

Impossibile non notarla nella peregrinazione tra gli stand. È la monumentale composizione di Nina Mae Fowler, realizzata in ben dieci anni, presentata dalla galleria Suzanne Tarasieve.

Lo stile virtuoso della stilista britannica ci porta dietro le quinte del glamour di Hollywood, nello stile di un romanzo noir. I visitatori si cimentano a una caccia alla star: Marlene Dietrich, Ava Gardner, Elizabeth Taylor e persino Elvis Presley. Tinta di inquietante stranezza, quest’opera dialoga con una serie di ritratti ispirati agli archivi cinematografici, realizzati anch’essi a carboncino.

Dall’ Apocalisse al dio Pan

Nello stand della galleria Valérie Delaunay, il ricordo dell’incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame nel 2019 si trasforma in una pala d’altare apocalittica. In questa composizione a inchiostro, impreziosita da acrilico dorato, Thibaut Huchard in Cuius Culpa Est associa a motivi contemporanei, tratti in particolare dalla cultura pop; a riferimenti iconografi classici. Ecco che appare vicino a un teschio, memento della morte, una scritta “je sais tu” (so tutto) perché accedo a wikipedia.

Altro stile quello di Peter Depelchin, autore de Il grande dio Pan, presso Husk Gallery. L’artista belga esplora le questioni dell’ibridazione e della metamorfosi che ci abitano, a volte ben nascoste nei recessi del nostro essere.  Un omaggio alla famosa divinità dell’antichità, accompagnato da uno strano animale a quattro zampe e sette teste, rappresentati i sette peccati capitali.

Come un’idea di andare oltre lo specchio

Per chi ama i mostri, i disegni della famosa Emil Ferris autrice del romanzo grafico in due tomi, La mia cosa preferita sono i mostri, un successo mondiale coronato da numerosi premi, ci incanta presso lo stand della galleria Martel con una selezione di disegni originali tratti dalla sua opera cult. Ritroviamo l’irresistibile Karen tratteggiata a penna a sfera, la tecnica preferita dall’artista, che gestisce con rara intensità e virtuosismo.

Alla ricerca di “cosa c’è dietro” è l’opera di Mayura Torii presentata dalla galleria 22,48 m². Dai biglietti gratta e vinci disegnati e ridipinti all’identico (Dreams) ai disegni infantili della figlia rielaborati dall’artista (Versus). Ma la serie dedicata alle riviste Playboy e Tetu (Esrevner) mostra il senso di questa ricerca. Mayura disegna il dietro, come potremmo vedere il modello o la modella di spalle. Il retro, cosa si nasconde: la matita lo svela.

 

 

 

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Published On: 29 Marzo 2025

About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 27 minuti

Dal 27 al 30 marzo 2025, il Carreau du Temple di Parigi ospita la 18a edizione di Drawing Now Paris, un evento imperdibile per gli amanti dell’arte e del disegno contemporaneo. Quest’anno, la fiera si presenta sotto il segno dell’innovazione e delle interazioni artistiche, promettendo un’esperienza unica e coinvolgente. Il disegno non è solo un atto creativo, ma un linguaggio in continua evoluzione che ci invita a esplorare, scoprire e reinterpretare il mondo che ci circonda. Con l’impegno di figure come Christine Phal, presidente e fondatrice di Drawing Now Paris, e Carine Tissot, direttrice della Drawing Society, il futuro del disegno si prospetta luminoso e ricco di possibilità.

Drawing Now Paris offre l’opportunità di esplorare le molteplici sfaccettature del disegno contemporaneo attraverso le 70 gallerie selezionate, suddivise in tre settori tematici. Anche quest”anno, Drawing Now dimostra come il disegno si reinventa in molteplici forme, spaziando dalla matita al pastello, dalla penna a sfera all’acquerello, dai ritratti ai paesaggi, dall’astrazione al colore, dal bianco e nero alla fotografia, alla ceramica e persino alla tappezzeria. Ogni opera racconta una storia e offre una nuova prospettiva su questa forma d’arte.

In aggiunta alle esposizioni, la fiera prevede un ricco programma di incontri e dibattiti tra professionisti, che si svolgeranno durante tutta la manifestazione. Questi eventi offrono ai visitatori l’opportunità di approfondire le proprie riflessioni e di comprendere meglio le sfide e le opportunità del disegno contemporaneo.

I tre percorsi: Settore generale, Insight e Process

Lo spazio al piano terra, sotto il tetto in vetro del Carreau du Temple, ospita il Settore generale. Qui espongono le gallerie affermate che mettono in mostra un artista che occupa circa un terzo delle opere esposte nel loro stand.

Al seminterrato le due sezioni Insight e Process, in collaborazione con il CEA, dove la curatrice Claire Luna mette in evidenza le proposte più audaci e innovative nel campo del disegno. Insight è una piattaforma di scoperta, lo consente visitatori per approfondire la loro conoscenza nuovi artisti, francesi o internazionali, che siano meno conosciuti al pubblico e presentati da soli o in duo da gallerie emergenti o più affermate.

Il settore Process accoglie le gallerie presenti un progetto specifico, ideato tra il gallerista e l’artista/i – ed eventualmente un curatore –, o un esperimento di nuovi modi di disegnare contemporaneo (video, cartoni animati, ecc.)

Le cinque personalità

Pierre Yovanovitch, architetto d’interni e designer di fama mondiale, ci guida con il suo sguardo unico e personale sul disegno contemporaneo, rivelando i suoi “colpi di fulmine” e le sue scelte artistiche, offrendo uno sguardo unico sull’universo del disegno contemporaneo. Claire Luna, curatrice, illumina opere significative all’interno del percorso Light leak, nel seminterrato. Claudine Grammont, Elsy Lahner e Joana P. R. Neves presentano Parallaxe, che offre un’esperienza immersiva, rivelando opere che sfuggono alla definizione tradizionale di disegno.

“È attraverso la ferita che entra la luce”. Rûmî

Light leak, offre la possibilità al visitatore di esplorare il disegno sotto una nuova luce, scoprendo come le opere possano comunicare emozioni e storie. «Piuttosto che una perdita, diventa una perdita di luce un passaggio, un’apertura, uno splendore che trafigge l’oscurità. Come una leggera infiltrazione, quasi un atto di resistenza di fronte all’oscurità e all’oblio», afferma Claire Luna.

Parallaxe è un’esperienza immersiva che invita a guardare il disegno con occhi nuovi, rivelando opere che, a prima vista, sfuggono alla definizione tradizionale di disegno. Questo approccio innovativo ci invita a riflettere su cosa significhi realmente disegnare nel contesto attuale. La “parallasse” è l’impatto del cambiamento di posizione dell’osservatore, sull’osservazione di un oggetto. Nel corso del tempo, cambiamo prospettiva sulla storia, che non solo dà più colore al passato, ma anche nel presente, e forse nel futuro.

Codes dessinés: notations urbane, écritures intimes

In collaborazione con il Frac Picardie e il Centro Nazionale delle Arti Plastiche, Joana P. R. Neves, direttrice artistica di Drawing Now Paris, presenta l’esposizione Codes dessinés: notations urbane, écritures intimes. Questa mostra- situata nel sotto suolo del Carreau du Temple-, esplora i misteriosi disegni che raccontano storie urbane e intime, invitando il pubblico a scoprire la ricchezza e la complessità del disegno contemporaneo.

Per arricchire ulteriormente l’esperienza, è stata organizzata una programmazione che sfida i confini del disegno, con performance, incontri e dibattiti tra professionisti e artisti. Questi eventi offriranno un’opportunità unica per approfondire il dialogo sull’arte del disegno e le sue molteplici interpretazioni.

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Un punto fermo è la Galleria Studio G7 con Silvia Listorti, Giulia Dall’Olio, Franco Guerzoni e David Tremlett. Di quest’ultimo è in corso una mostra a Parigi presso la galleria Art Absolument, alla quale la galleria bolognese ha collaborato. Sempre di Bologna, segnalata da Yovanovitch e nel circuito Parallaxe, LABS Contemporary Art propone a Parigi artisti quali Greta Schödl, che ha partecipato alla 38a Biennale di Venezia nel 1978 e alla Biennale di San Paolo in Brasile nel 1981, Elvira Amor, Marco Emmanuele, Dario Picariello ed Elisabeth ScherfÏg. Nel sottosuolo, Car Gallery, anche questa a Bolgona, con il solo show di Emanuele Becheri, tra disegno e scultura.

Prix Drawing Now

Vincitrice del 14° Premio Drawing Now, Susanna Inglada crea splendidi collage partendo da frammenti disegnati a carboncino, inchiostro e, in misura minore, acrilico. Una volta assemblati, questi elementi formano una potente narrazione attorno a questioni legate alle lotte di potere, ai sistemi di oppressione e alla disuguaglianza di genere. Come marionette disarticolate, i corpi si intrecciano in una danza furiosa , trasportandoci, presso lo stand della galleria Maurits van de Laar, nella loro lotta contro forze invisibili ma non per questo meno distruttive.

Il mio lavoro esplora potere, autorità, corruzione e disuguaglianza di genere, traendo ispirazione dalla cultura, dalla storia e  dalla politica che mi circondano. Con i miei disegni collage creo installazioni teatrali e immersive in cui lo spettatore diventa  parte di una narrazione complessa in cui le distinzioni tra oppressore e oppresso si confondono. Anonimi ma espressivi, i miei  personaggi incarnano la complessità del comportamento umano e delle lotte condivise. Le sedie, spesso simboli di riposo  e appartenenza, vengono rifiutate nel lavoro di Alboroto, riflettendo un rifiuto di conformarsi o di rimanere inattivi di fronte a  lotte incompiute. Influenzato da artisti come Goya, Paula Rego e William Kentridge, il mio lavoro affronta la violenza e l’ambiguità,  spingendo lo spettatore a considerare il proprio ruolo in queste dinamiche.

Il sogno americano: la Hollywood che fu

Impossibile non notarla nella peregrinazione tra gli stand. È la monumentale composizione di Nina Mae Fowler, realizzata in ben dieci anni, presentata dalla galleria Suzanne Tarasieve.

Lo stile virtuoso della stilista britannica ci porta dietro le quinte del glamour di Hollywood, nello stile di un romanzo noir. I visitatori si cimentano a una caccia alla star: Marlene Dietrich, Ava Gardner, Elizabeth Taylor e persino Elvis Presley. Tinta di inquietante stranezza, quest’opera dialoga con una serie di ritratti ispirati agli archivi cinematografici, realizzati anch’essi a carboncino.

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Nello stand della galleria Valérie Delaunay, il ricordo dell’incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame nel 2019 si trasforma in una pala d’altare apocalittica. In questa composizione a inchiostro, impreziosita da acrilico dorato, Thibaut Huchard in Cuius Culpa Est associa a motivi contemporanei, tratti in particolare dalla cultura pop; a riferimenti iconografi classici. Ecco che appare vicino a un teschio, memento della morte, una scritta “je sais tu” (so tutto) perché accedo a wikipedia.

Altro stile quello di Peter Depelchin, autore de Il grande dio Pan, presso Husk Gallery. L’artista belga esplora le questioni dell’ibridazione e della metamorfosi che ci abitano, a volte ben nascoste nei recessi del nostro essere.  Un omaggio alla famosa divinità dell’antichità, accompagnato da uno strano animale a quattro zampe e sette teste, rappresentati i sette peccati capitali.

Come un’idea di andare oltre lo specchio

Per chi ama i mostri, i disegni della famosa Emil Ferris autrice del romanzo grafico in due tomi, La mia cosa preferita sono i mostri, un successo mondiale coronato da numerosi premi, ci incanta presso lo stand della galleria Martel con una selezione di disegni originali tratti dalla sua opera cult. Ritroviamo l’irresistibile Karen tratteggiata a penna a sfera, la tecnica preferita dall’artista, che gestisce con rara intensità e virtuosismo.

Alla ricerca di “cosa c’è dietro” è l’opera di Mayura Torii presentata dalla galleria 22,48 m². Dai biglietti gratta e vinci disegnati e ridipinti all’identico (Dreams) ai disegni infantili della figlia rielaborati dall’artista (Versus). Ma la serie dedicata alle riviste Playboy e Tetu (Esrevner) mostra il senso di questa ricerca. Mayura disegna il dietro, come potremmo vedere il modello o la modella di spalle. Il retro, cosa si nasconde: la matita lo svela.

 

 

 

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