George Zogo: La Foule et l’Appel per la decima edizione di 10° edizione del Black History Month Florence

About the Author: Redazione ViviCreativo

Published On: 17 Febbraio 2025

Tempo stimato per la lettura: 3,2 minuti

Nell’ambito della 10° edizione del Black History Month Florence, dall’11 al 28 febbraio 2025 a IED Firenze – ex Teatro dell’Oriuolo si apre la mostra George Zogo: La Foule et l’Appel, sviluppata in collaborazione con gli studenti del Master in Curatorial Practice di IED sotto la direzione del collettivo curatoriale BHMF.

Il titolo, (la folla e l’appello), tratto da due dipinti, evoca il rapporto tra l’artista e il pubblico, tra il linguaggio e l’opera di Zogo e le comunità a cui ha contribuito e dato forma. Il progetto vuole essere un omaggio, una riscoperta e una riflessione sulla vita e il talento dell’artista, attraverso una rara selezione delle sue opere, archivi personali e testimonianze, per una narrazione che riguarda l’arte, l’appartenenza, la trasformazione e l’eredità.

Potere dell’ibridazione culturale

Nato in una famiglia di artisti, a Saha in Camerun, George Zogo (1935-2016) ha sempre avuto un forte legame con il mondo dell’arte fin dalla giovane età. La sua formazione si è svolta tra l’Europa e l’Africa, permettendogli di sviluppare una visione cosmopolita e una sensibilità particolare verso le diverse forme espressive. Ha vissuto mezzo secolo a Firenze e ha fatto parte della prima generazione di intellettuali e artisti che arrivavano in Europa negli anni ’60, per uscire dall’isolamento culturale dei paesi africani, tracciando un percorso unico che attraversa culture e continenti. La storia di Zogo è una testimonianza di resilienza, creatività e del potere dell’ibridazione culturale. La sua opera, infatti, riflette una fusione di esperienze, culture e tecniche, rendendolo un artista poliedrico capace di spaziare dalla pittura alla scultura, dalla performance all’installazione.

Firenze, terreno per la creazione e l’azione

A Firenze, Zogo ha trovato un terreno fertile per la sua creatività. La città, con la sua ricca storia artistica e architettonica, ha ispirato molte delle sue opere. I suoi lavori spesso esplorano temi come l’identità, la memoria e il dialogo interculturale, utilizzando materiali e tecniche che richiamano tanto la tradizione quanto l’innovazione.

L’influenza di Zogo si è estesa ben oltre le relazioni personali. I suoi contributi alla vita culturale di Firenze gli valsero importanti riconoscimenti: una mostra personale a Palazzo Strozzi nel 1976, l’inclusione nell’innovativa mostra Transafricana a Bologna nel 2000 e prestigiosi riconoscimenti come il Premio Europeo Lorenzo il Magnifico e il Gonfalone d’Argento.

Un artista cosmopolita

Le astrazioni pittoriche, le sculture realizzate in diversi materiali e i lavori di gioielleria sono solo alcune delle dimensioni artistiche di George Zogo, il quale rifiutava le associazioni spesso riservate agli artisti africani dell’epoca. Le sue opere riflettono l’esperienza diasporica, la ricerca di connessione e di appartenenza.
Nella sua arte – che parla di temi di identità, migrazione e sintesi culturale – si ritrovano gli echi delle tradizioni camerunensi, la persistenza delle tecniche europee e lo spirito inquieto di un artista che cerca di intrecciare mondi diversi in un insieme armonioso.

Preservare la memoria

George Zogo: La Foule et l’Appel è più di una mostra: è un atto di memoria e un invito all’azione. Essa mira a reintrodurre il suo lavoro nel mondo, a sottolineare il potere del dialogo e l’importanza dell’arte nel collegare i mondi, a preservare la memoria di un’artista il cui contributo è stato ingiustamente trascurato. Amico del Sindaco Giorgio La Pira, la sua partecipazione alla vita culturale di Firenze gli valse importanti riconoscimenti: una personale a Palazzo Strozzi nel 1976, l’inclusione nell’innovativa mostra Transafricana a Bologna nel 2000 e prestigiosi riconoscimenti come il Premio Europeo Lorenzo il Magnifico e il Gonfalone d’Argento.

 

 

Articoli recenti

condividi su

Caravaggio e il Novecento. Roberto Longhi, Anna Banti
SUPERNOVECENTO. Le grandi mostre ed eventi per la primavera-estate 2025 del Museo Novecento
SEOCHECKER TOOL ANALISI SEO

Related Posts

George Zogo: La Foule et l’Appel per la decima edizione di 10° edizione del Black History Month Florence

Published On: 17 Febbraio 2025

About the Author: Redazione ViviCreativo

Tempo stimato per la lettura: 10 minuti

Nell’ambito della 10° edizione del Black History Month Florence, dall’11 al 28 febbraio 2025 a IED Firenze – ex Teatro dell’Oriuolo si apre la mostra George Zogo: La Foule et l’Appel, sviluppata in collaborazione con gli studenti del Master in Curatorial Practice di IED sotto la direzione del collettivo curatoriale BHMF.

Il titolo, (la folla e l’appello), tratto da due dipinti, evoca il rapporto tra l’artista e il pubblico, tra il linguaggio e l’opera di Zogo e le comunità a cui ha contribuito e dato forma. Il progetto vuole essere un omaggio, una riscoperta e una riflessione sulla vita e il talento dell’artista, attraverso una rara selezione delle sue opere, archivi personali e testimonianze, per una narrazione che riguarda l’arte, l’appartenenza, la trasformazione e l’eredità.

Potere dell’ibridazione culturale

Nato in una famiglia di artisti, a Saha in Camerun, George Zogo (1935-2016) ha sempre avuto un forte legame con il mondo dell’arte fin dalla giovane età. La sua formazione si è svolta tra l’Europa e l’Africa, permettendogli di sviluppare una visione cosmopolita e una sensibilità particolare verso le diverse forme espressive. Ha vissuto mezzo secolo a Firenze e ha fatto parte della prima generazione di intellettuali e artisti che arrivavano in Europa negli anni ’60, per uscire dall’isolamento culturale dei paesi africani, tracciando un percorso unico che attraversa culture e continenti. La storia di Zogo è una testimonianza di resilienza, creatività e del potere dell’ibridazione culturale. La sua opera, infatti, riflette una fusione di esperienze, culture e tecniche, rendendolo un artista poliedrico capace di spaziare dalla pittura alla scultura, dalla performance all’installazione.

Firenze, terreno per la creazione e l’azione

A Firenze, Zogo ha trovato un terreno fertile per la sua creatività. La città, con la sua ricca storia artistica e architettonica, ha ispirato molte delle sue opere. I suoi lavori spesso esplorano temi come l’identità, la memoria e il dialogo interculturale, utilizzando materiali e tecniche che richiamano tanto la tradizione quanto l’innovazione.

L’influenza di Zogo si è estesa ben oltre le relazioni personali. I suoi contributi alla vita culturale di Firenze gli valsero importanti riconoscimenti: una mostra personale a Palazzo Strozzi nel 1976, l’inclusione nell’innovativa mostra Transafricana a Bologna nel 2000 e prestigiosi riconoscimenti come il Premio Europeo Lorenzo il Magnifico e il Gonfalone d’Argento.

Un artista cosmopolita

Le astrazioni pittoriche, le sculture realizzate in diversi materiali e i lavori di gioielleria sono solo alcune delle dimensioni artistiche di George Zogo, il quale rifiutava le associazioni spesso riservate agli artisti africani dell’epoca. Le sue opere riflettono l’esperienza diasporica, la ricerca di connessione e di appartenenza.
Nella sua arte – che parla di temi di identità, migrazione e sintesi culturale – si ritrovano gli echi delle tradizioni camerunensi, la persistenza delle tecniche europee e lo spirito inquieto di un artista che cerca di intrecciare mondi diversi in un insieme armonioso.

Preservare la memoria

George Zogo: La Foule et l’Appel è più di una mostra: è un atto di memoria e un invito all’azione. Essa mira a reintrodurre il suo lavoro nel mondo, a sottolineare il potere del dialogo e l’importanza dell’arte nel collegare i mondi, a preservare la memoria di un’artista il cui contributo è stato ingiustamente trascurato. Amico del Sindaco Giorgio La Pira, la sua partecipazione alla vita culturale di Firenze gli valse importanti riconoscimenti: una personale a Palazzo Strozzi nel 1976, l’inclusione nell’innovativa mostra Transafricana a Bologna nel 2000 e prestigiosi riconoscimenti come il Premio Europeo Lorenzo il Magnifico e il Gonfalone d’Argento.

 

 

SEOCHECKER TOOL ANALISI SEO