Gloria Helowene Belardinelli, vincitrice nella sezione “Illustrazione” della Biennale MArteLive, si racconta

About the Author: Alessia

Published On: 5 Settembre 2018

Tempo stimato per la lettura: 6,2 minuti

Abbiamo rivolto qualche domanda a Gloria Helowene Belardinelli, vincitrice nella sezione “Illustrazione” della Biennale MArteLive e specializzata in Art Counseling. Ci racconta che, attraverso l’illustrazione, continuerà ad indagare le relazioni tra le persone, rappresentando il vissuto di chi la circonda e dando vita a tutti i suoi personaggi…

Quando hai cominciato la tua carriera artistica? Qual è stata “l’urgenza” che ti ha mosso?
Disegno da sempre, praticamente da quando iniziano i miei ricordi e non so dire esattamente il periodo in cui ha avuto inizio la mia carriera artistica, ma posso affermare di aver intrapreso degli studi più formali intorno ai 12 anni, ispirata dalla mia famiglia piena di persone creative. Con i manga ho passato quasi tutta l’adolescenza. Ho realizzato un po’ di mostre collettive e personali nella mia città tramite centri di aggregazione giovanile ed eventi vari. Poi, intorno ai 20 anni, mi sono avvicinata al mondo della grafica e della colorazione digitale da autodidatta. Il vero slancio tuttavia è iniziato nel 2015, quando, dopo aver abbandonato lo stile manga, ho scoperto una band che con la loro musica mi faceva sentire bene. Così un giorno, dopo mesi che non disegnavo, ho provato a disegnare il cantante della band postando in seguito il lavoro su Instagram. Era un disegno veloce, uno sketch che non avevo curato particolarmente, ma alla band era piaciuto e l’ho trovato pubblicato nella rubrica del #FAF (Fan Appreciation Friday), sui loro social media e sul loro sito web. Non lo sapevo ancora, ma quello è stato solo il primo di una lunga serie. Chi mi conosce sa molto bene che la band a cui mi riferisco sono i Saint Motel che ho avuto occasione di conoscere nel 2015 con la mia amica Valery. Nel 2016 sono entrata a far parte di Saint Motel Italia, la community italiana dedicata alla band. Ho incontrato i ragazzi più volte in Italia, anche con i membri del mio team di SMI, e una volta durante il mio viaggio a San Francisco. Ho avuto occasione di parlare con loro praticamente ad ogni incontro. Ai Saint Motel devo tutto il mio affetto per essere sempre stati molto semplici e genuini con me, e per avermi fatto tornare a disegnare in un momento in cui ero davvero scoraggiata.
Ciò che mi ha mosso verso il disegno non lo definirei come “un’urgenza”. Si è sempre trattato di sviscerare, in una forma o nell’altra, qualcosa che provavo e pensavo. Ho sempre vissuto il mio sentire e il mio riflettere in maniera amplificata e densa, ho sempre avuto bisogno di depositare tutto questo da qualche parte. Foglio di carta e matita sono stati la soluzione. Oggi che sono adulta, continuo ad essere emotiva e riflessiva ma sono molto più serena e leggera.

Cosa significa per te la parola “creatività”?
Creatività per me è esprimere qualcosa, è un processo che nasce e muore di continuo, si rinnova portando freschezza ed entusiasmo. È qualcosa che comprende un’azione che non deriva necessariamente dal bisogno di doverla fare,ma anche solo dal semplice gusto di farla, perché creare quel qualcosa ti da soddisfazione, è qualcosa di tuo, è parte di te. La puoi condividere con gli altri, ma con un piccolo alone di mistero o, altre volte, con grande sfacciataggine se si è sufficientemente coraggiosi o incoscienti.

Attraverso i tuoi lavori, quale messaggio vorresti arrivasse?
Mi piacerebbe che le persone, osservando le mie illustrazioni, si sentissero meno sole. Voglio dire, che qualsiasi cosa una persona stia provando, non dovrebbe avere la presunzione o l’impressione di essere l’unico al mondo a provarla! Per quanto tu ti possa sentire diverso, strano, confuso, malinconico, timido, incoerente, o al contrario allegro, ironico, romantico, grintoso, ecc, queste cose le provo anche io e non solo io! So che può sembrare banale, ma tutto là fuori appare complicato, scegliere la semplicità come messaggio è un po’ una provocazione, perché può contaminare il mondo esterno in maniera positiva. Dico questo anche perché spesso viviamo di non detti, viviamo di emozioni “usa e getta’” e passiamo subito a quello che c’è dopo, preoccupati che il futuro possa sfuggirci di mano. Penso che invece dovremmo fermarci ogni tanto e vivere il presente. Un po’ come quando fermo i miei personaggi sulla carta e stanno lì, “a vivere *quello che c’è”, non curanti di ciò che verrà”.

Come è stata l’esperienza alla Biennale MArteLive?
Quando sono stata catapultata tra i finalisti è stata un’esperienza meravigliosa, l’atmosfera dell’evento di MArteLive dove ho potuto esporre i miei lavori era incredibile, un luogo pieno di colori e arti di ogni genere, tutte insieme nello stesso momento. Bellissimo! Devo ammettere che non mi aspettavo che i miei lavori venissero selezionati per il 1° posto della sezione “Illustrazione”, quindi non riesco nemmeno a descrivere la sensazione di felicità e gratitudine che è arrivata il giorno in cui ho letto il mio nome tra i selezionati. So solo che è durata un sacco di ore! Il ricordo di quel momento è ancora molto vivido dentro di me.

Qualche anticipazione sui tuoi prossimi progetti…
Sicuramente proseguirò con le illustrazioni per Saint Motel Italia, magari quando la band lancerà un nuovo album. In secondo luogo, è in corso la costruzione di un progetto artistico che si chiamerà Proxima Art con la Scuola Proxima Music di Arezzo. Alessandro ed Emanuele, che lavorano nella scuola come insegnanti di musica, mi hanno parlato della loro idea di ampliare le sezioni artistiche. Così mi hanno invitata in qualità di docente per i corsi di illustrazione e fumetto. Non solo, dato che sono anche una counselor, specializzata in Art Counseling, mi piacerebbe molto proporre un percorso artistico sulle emozioni per chi vuole imparare a disegnare, ma anche per chi non ha mai disegnato e vuole semplicemente dare voce al suo mondo interiore e capirlo. Poi c’è il mio piccolo e-commerce online, “My Type Shop” dove è possibile acquistare abbigliamento e accessori con le stampe delle mie illustrazioni, il quale è in continuo aggiornamento. Mi piacerebbe partecipare ad altri concorsi e programmare qualche nuova mostra. Infine, per quanto riguarda la mia ricerca artistica, penso si sia capito ormai quanto la musica sia per me grande fonte di ispirazione, insieme alle serie TV, quindi sicuramente proseguirò su questa linea. Ma, cosa più importante di tutte, attraverso l’illustrazione continuerò ad indagare le relazioni tra le persone, rappresentando quello che provo, le mie riflessioni, i vissuti con chi mi circonda, i miei personaggi, lasciando aperto un varco all’immaginazione, con tutte le possibili alternative.

“And now your song is on repeat
And I’m dancin’ on to your heartbeat
And when you’re gone, I feel incomplete
So if you want the truth
I just wanna be part of your symphony”
Clean Bandit

*Cit.: Ex-Otago e Paletti dal brano musicale “Quello che c’è”

FB: Gloria Belardinelli Art

Instagram: Gloria Belardinelli

Blog: Gloria Belardinelli

 

Articoli recenti

condividi su

Biennale MArteLive: dunp e ViviCreativo premiano i vincitori
Incontriamo Olmo Amato, fotografo: "I miei scatti sono frutto di una ricerca interiore"
SEOCHECKER TOOL ANALISI SEO

Related Posts

Gloria Helowene Belardinelli, vincitrice nella sezione “Illustrazione” della Biennale MArteLive, si racconta

Published On: 5 Settembre 2018

About the Author: Alessia

Tempo stimato per la lettura: 19 minuti

Abbiamo rivolto qualche domanda a Gloria Helowene Belardinelli, vincitrice nella sezione “Illustrazione” della Biennale MArteLive e specializzata in Art Counseling. Ci racconta che, attraverso l’illustrazione, continuerà ad indagare le relazioni tra le persone, rappresentando il vissuto di chi la circonda e dando vita a tutti i suoi personaggi…

Quando hai cominciato la tua carriera artistica? Qual è stata “l’urgenza” che ti ha mosso?
Disegno da sempre, praticamente da quando iniziano i miei ricordi e non so dire esattamente il periodo in cui ha avuto inizio la mia carriera artistica, ma posso affermare di aver intrapreso degli studi più formali intorno ai 12 anni, ispirata dalla mia famiglia piena di persone creative. Con i manga ho passato quasi tutta l’adolescenza. Ho realizzato un po’ di mostre collettive e personali nella mia città tramite centri di aggregazione giovanile ed eventi vari. Poi, intorno ai 20 anni, mi sono avvicinata al mondo della grafica e della colorazione digitale da autodidatta. Il vero slancio tuttavia è iniziato nel 2015, quando, dopo aver abbandonato lo stile manga, ho scoperto una band che con la loro musica mi faceva sentire bene. Così un giorno, dopo mesi che non disegnavo, ho provato a disegnare il cantante della band postando in seguito il lavoro su Instagram. Era un disegno veloce, uno sketch che non avevo curato particolarmente, ma alla band era piaciuto e l’ho trovato pubblicato nella rubrica del #FAF (Fan Appreciation Friday), sui loro social media e sul loro sito web. Non lo sapevo ancora, ma quello è stato solo il primo di una lunga serie. Chi mi conosce sa molto bene che la band a cui mi riferisco sono i Saint Motel che ho avuto occasione di conoscere nel 2015 con la mia amica Valery. Nel 2016 sono entrata a far parte di Saint Motel Italia, la community italiana dedicata alla band. Ho incontrato i ragazzi più volte in Italia, anche con i membri del mio team di SMI, e una volta durante il mio viaggio a San Francisco. Ho avuto occasione di parlare con loro praticamente ad ogni incontro. Ai Saint Motel devo tutto il mio affetto per essere sempre stati molto semplici e genuini con me, e per avermi fatto tornare a disegnare in un momento in cui ero davvero scoraggiata.
Ciò che mi ha mosso verso il disegno non lo definirei come “un’urgenza”. Si è sempre trattato di sviscerare, in una forma o nell’altra, qualcosa che provavo e pensavo. Ho sempre vissuto il mio sentire e il mio riflettere in maniera amplificata e densa, ho sempre avuto bisogno di depositare tutto questo da qualche parte. Foglio di carta e matita sono stati la soluzione. Oggi che sono adulta, continuo ad essere emotiva e riflessiva ma sono molto più serena e leggera.

Cosa significa per te la parola “creatività”?
Creatività per me è esprimere qualcosa, è un processo che nasce e muore di continuo, si rinnova portando freschezza ed entusiasmo. È qualcosa che comprende un’azione che non deriva necessariamente dal bisogno di doverla fare,ma anche solo dal semplice gusto di farla, perché creare quel qualcosa ti da soddisfazione, è qualcosa di tuo, è parte di te. La puoi condividere con gli altri, ma con un piccolo alone di mistero o, altre volte, con grande sfacciataggine se si è sufficientemente coraggiosi o incoscienti.

Attraverso i tuoi lavori, quale messaggio vorresti arrivasse?
Mi piacerebbe che le persone, osservando le mie illustrazioni, si sentissero meno sole. Voglio dire, che qualsiasi cosa una persona stia provando, non dovrebbe avere la presunzione o l’impressione di essere l’unico al mondo a provarla! Per quanto tu ti possa sentire diverso, strano, confuso, malinconico, timido, incoerente, o al contrario allegro, ironico, romantico, grintoso, ecc, queste cose le provo anche io e non solo io! So che può sembrare banale, ma tutto là fuori appare complicato, scegliere la semplicità come messaggio è un po’ una provocazione, perché può contaminare il mondo esterno in maniera positiva. Dico questo anche perché spesso viviamo di non detti, viviamo di emozioni “usa e getta’” e passiamo subito a quello che c’è dopo, preoccupati che il futuro possa sfuggirci di mano. Penso che invece dovremmo fermarci ogni tanto e vivere il presente. Un po’ come quando fermo i miei personaggi sulla carta e stanno lì, “a vivere *quello che c’è”, non curanti di ciò che verrà”.

Come è stata l’esperienza alla Biennale MArteLive?
Quando sono stata catapultata tra i finalisti è stata un’esperienza meravigliosa, l’atmosfera dell’evento di MArteLive dove ho potuto esporre i miei lavori era incredibile, un luogo pieno di colori e arti di ogni genere, tutte insieme nello stesso momento. Bellissimo! Devo ammettere che non mi aspettavo che i miei lavori venissero selezionati per il 1° posto della sezione “Illustrazione”, quindi non riesco nemmeno a descrivere la sensazione di felicità e gratitudine che è arrivata il giorno in cui ho letto il mio nome tra i selezionati. So solo che è durata un sacco di ore! Il ricordo di quel momento è ancora molto vivido dentro di me.

Qualche anticipazione sui tuoi prossimi progetti…
Sicuramente proseguirò con le illustrazioni per Saint Motel Italia, magari quando la band lancerà un nuovo album. In secondo luogo, è in corso la costruzione di un progetto artistico che si chiamerà Proxima Art con la Scuola Proxima Music di Arezzo. Alessandro ed Emanuele, che lavorano nella scuola come insegnanti di musica, mi hanno parlato della loro idea di ampliare le sezioni artistiche. Così mi hanno invitata in qualità di docente per i corsi di illustrazione e fumetto. Non solo, dato che sono anche una counselor, specializzata in Art Counseling, mi piacerebbe molto proporre un percorso artistico sulle emozioni per chi vuole imparare a disegnare, ma anche per chi non ha mai disegnato e vuole semplicemente dare voce al suo mondo interiore e capirlo. Poi c’è il mio piccolo e-commerce online, “My Type Shop” dove è possibile acquistare abbigliamento e accessori con le stampe delle mie illustrazioni, il quale è in continuo aggiornamento. Mi piacerebbe partecipare ad altri concorsi e programmare qualche nuova mostra. Infine, per quanto riguarda la mia ricerca artistica, penso si sia capito ormai quanto la musica sia per me grande fonte di ispirazione, insieme alle serie TV, quindi sicuramente proseguirò su questa linea. Ma, cosa più importante di tutte, attraverso l’illustrazione continuerò ad indagare le relazioni tra le persone, rappresentando quello che provo, le mie riflessioni, i vissuti con chi mi circonda, i miei personaggi, lasciando aperto un varco all’immaginazione, con tutte le possibili alternative.

“And now your song is on repeat
And I’m dancin’ on to your heartbeat
And when you’re gone, I feel incomplete
So if you want the truth
I just wanna be part of your symphony”
Clean Bandit

*Cit.: Ex-Otago e Paletti dal brano musicale “Quello che c’è”

FB: Gloria Belardinelli Art

Instagram: Gloria Belardinelli

Blog: Gloria Belardinelli

 

SEOCHECKER TOOL ANALISI SEO