Inizia il tour di anteprime per ARSA, il film di MASBEDO, nelle sale il 24 aprile 2025

Tempo stimato per la lettura: 4,8 minuti
Dopo il successo alla diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma, ARSA, il nuovo lungometraggio di MASBEDO approda nelle sale in tutta Italia a partire dal 24 aprile 2025, anticipato da una serie di anteprime in tutta Italia che mettono in relazione i due mondi di appartenenza degli autori: arte e cinema. Non è un caso che si inizi durante la Milano Art Week all’Anteo Palazzo del Cinema a Milano (4 aprile), in occasione di miart, con il primo appuntamento presentato da Nicolas Ballario, giornalista e curatore; seguiranno poi l’anteprima a Firenze al cinema La Compagnia (8 aprile) in collaborazione con Lo Schermo dell’Arte, con introduzione del suo curatore Leonardo Bigazzi, nonché curatore della Fondazione In Between Art Film; il 9 aprile al Cinema Massimo di Torino, in collaborazione con le OGR e l’introduzione di Samuele Piazza, Senior Curator dell’istituzione torinese. L’11 aprile il film arriva al Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia con l’introduzione di Alberto Salvadori, fondatore e direttore dell’ICA di Milano; il 16 a Bologna al Cinema Modernissimo in compagnia di Alessandro Bergonzoni, artista, attore e autore, e il 23 aprile torna a Roma al Cinema Barberini per una proiezione in collaborazione con il Museo delle Civiltà e mediata dal suo direttore, Andrea Viliani.
La produzione
Il film – prodotto da Eolo Film Productions, in collaborazione con Alción e Rai Cinema, promosso e distribuito da Fandango – è il secondo lungometraggio diretto dal duo artistico formato da Nicolò Massazza (1973) e Iacopo Bedogni (1970), dopo il film d’esordio, The Lack (2014), presentato alla 71. Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Giornate degli Autori Venice Days (2014), e successivamente nei festival internazionali tra cui: Reykjavik International Film Festival; dal CPH:DOX Copenhagen International Documentary Film Festival all’Art Film Dubai, Lincoln Center New York.
Il potere dell’immaginazione
ARSA, la cui sceneggiatura è stata realizzata dallo scrittore italiano Giorgio Vasta in collaborazione con MASBEDO, vede il debutto sul grande schermo di Gala Zohar Martinucci (2004), nei panni della protagonista.
Arsa è una ragazza indipendente, che si nutre sin da bambina della forza della sua immaginazione. La sua figura fragile e forte, allo stesso tempo, è in perfetta sintonia con la potenza naturale dell’isola. Attraverso le lenti di un binocolo, Arsa guarda la vita dell’isola che scorre nella sua normalità.
Arsa vive nel lutto del padre (Lino Musella, 1980), artista costretto dalle vicissitudini della realtà e da un cinico datore di lavoro (Tommaso Ragno, 1967) a creare statue “belle per finta”, piegandosi alle necessità del consumismo. Da lui, e dal conflitto interiore che in lui vive, Arsa assorbe la bellezza dei mostri e il potere delle favole. La ragazza, ereditando il suo sguardo sul mondo, crea piccole sculture nel suo laboratorio-silos con i tanti reperti di archeoplastica che raccoglie sulla costa. Finché un giorno non sbarca sull’isola Andrea (Jacopo Olmo Antinori, 1997), e sconvolge il suo mondo.
Il limite sottile tra sogno e realtà
Il film esplora il tema del lutto e della perdita attraverso un confronto tra due giovani, Arsa e Andrea. Arsa ha integrato la figura paterna nel suo mondo interiore, elaborando il lutto attraverso il suo rapporto con l’immaginazione e la creatività. Andrea, invece, non ha ancora affrontato il dolore della perdita, e la sua presenza sull’isola rompe l’equilibrio di Arsa, costringendola a confrontarsi con nuove emozioni e pulsioni. Distanti nel sentire, si incontrano nel mare, intenti a nuotare verso una statua antica precedentemente scoperta da Arsa. Metafora della figura paterna, la statua è un segno tangibile di un legame lontano e irraggiungibile. “Arsa” è anche una riflessione critica sulla società contemporanea e sul consumismo.
Arsa vive gli antipodi della società, recuperando gli scarti che il mare restituisce alla terra trasformandoli in qualcosa di nuovo e significativo. Questo atto di recupero e trasformazione è per noi un gesto di resistenza, un modo per indagare la vita in uno spazio e tempo altro, nell’imperfetto e nel dimenticato. Ogni scelta di regia, di immagine, di direzione degli attori, è stata fatta tenendo a mente il limite sottile tra sogno e realtà, il suo mondo è la soglia. Arsa resta, alla fine, sospesa. Questa scelta porta con sé un’azione forte: il desiderio di restare al di là di ogni forza oppositiva. Arsa crea, produce una nuova realtà; partendo dallo scarto, dal rifiuto, la sua arte sublima la fatica e il dolore.

MASBEDO Nicolò Massazza (1973) – Iacopo Bedogni (1970) © Ludovica Arcero
DATE TOUR ANTEPRIME
MILANO
Venerdì 4 aprile, ore 19.30
Anteo Palazzo del Cinema, Piazza XXV Aprile 8, Mi
Modera Nicolas Ballario, giornalista e curatore
FIRENZE
Martedì 8 aprile, ore 19.00
Cinema La Compagnia, Via Camillo Cavour 50/R, Fi
Modera Leonardo Bigazzi, curatore della Fondazione In Between Art Film e di Lo Schermo dell’Arte
TORINO
Mercoledì 9 aprile, ore 19.00
Cinema Massimo, Via Giuseppe Verdi 18, To
Modera Samuele Piazza, Senior Curator di OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino
VENEZIA
Venerdì 11 aprile, ore 18.30
Teatrino di Palazzo Grassi – Pinault Collection, Via San Marco 3260, Ve
Modera Alberto Salvadori, fondatore e direttore dell’ICA di Milano
BOLOGNA
Mercoledì 16 aprile, ore 20.15
Cinema Modernissimo, Piazza Re Enzo 2, Bo
Modera Alessandro Bergonzoni, artista, attore e autore
ROMA
Mercoledì 23 aprile, ore 19.30
Cinema Barberini, Piazza Barberini 24/26, Ro
Modera Andrea Viliani, direttore del Museo delle Civiltà di Roma
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Inizia il tour di anteprime per ARSA, il film di MASBEDO, nelle sale il 24 aprile 2025
Tempo stimato per la lettura: 14 minuti
Dopo il successo alla diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma, ARSA, il nuovo lungometraggio di MASBEDO approda nelle sale in tutta Italia a partire dal 24 aprile 2025, anticipato da una serie di anteprime in tutta Italia che mettono in relazione i due mondi di appartenenza degli autori: arte e cinema. Non è un caso che si inizi durante la Milano Art Week all’Anteo Palazzo del Cinema a Milano (4 aprile), in occasione di miart, con il primo appuntamento presentato da Nicolas Ballario, giornalista e curatore; seguiranno poi l’anteprima a Firenze al cinema La Compagnia (8 aprile) in collaborazione con Lo Schermo dell’Arte, con introduzione del suo curatore Leonardo Bigazzi, nonché curatore della Fondazione In Between Art Film; il 9 aprile al Cinema Massimo di Torino, in collaborazione con le OGR e l’introduzione di Samuele Piazza, Senior Curator dell’istituzione torinese. L’11 aprile il film arriva al Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia con l’introduzione di Alberto Salvadori, fondatore e direttore dell’ICA di Milano; il 16 a Bologna al Cinema Modernissimo in compagnia di Alessandro Bergonzoni, artista, attore e autore, e il 23 aprile torna a Roma al Cinema Barberini per una proiezione in collaborazione con il Museo delle Civiltà e mediata dal suo direttore, Andrea Viliani.
La produzione
Il film – prodotto da Eolo Film Productions, in collaborazione con Alción e Rai Cinema, promosso e distribuito da Fandango – è il secondo lungometraggio diretto dal duo artistico formato da Nicolò Massazza (1973) e Iacopo Bedogni (1970), dopo il film d’esordio, The Lack (2014), presentato alla 71. Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Giornate degli Autori Venice Days (2014), e successivamente nei festival internazionali tra cui: Reykjavik International Film Festival; dal CPH:DOX Copenhagen International Documentary Film Festival all’Art Film Dubai, Lincoln Center New York.
Il potere dell’immaginazione
ARSA, la cui sceneggiatura è stata realizzata dallo scrittore italiano Giorgio Vasta in collaborazione con MASBEDO, vede il debutto sul grande schermo di Gala Zohar Martinucci (2004), nei panni della protagonista.
Arsa è una ragazza indipendente, che si nutre sin da bambina della forza della sua immaginazione. La sua figura fragile e forte, allo stesso tempo, è in perfetta sintonia con la potenza naturale dell’isola. Attraverso le lenti di un binocolo, Arsa guarda la vita dell’isola che scorre nella sua normalità.
Arsa vive nel lutto del padre (Lino Musella, 1980), artista costretto dalle vicissitudini della realtà e da un cinico datore di lavoro (Tommaso Ragno, 1967) a creare statue “belle per finta”, piegandosi alle necessità del consumismo. Da lui, e dal conflitto interiore che in lui vive, Arsa assorbe la bellezza dei mostri e il potere delle favole. La ragazza, ereditando il suo sguardo sul mondo, crea piccole sculture nel suo laboratorio-silos con i tanti reperti di archeoplastica che raccoglie sulla costa. Finché un giorno non sbarca sull’isola Andrea (Jacopo Olmo Antinori, 1997), e sconvolge il suo mondo.
Il limite sottile tra sogno e realtà
Il film esplora il tema del lutto e della perdita attraverso un confronto tra due giovani, Arsa e Andrea. Arsa ha integrato la figura paterna nel suo mondo interiore, elaborando il lutto attraverso il suo rapporto con l’immaginazione e la creatività. Andrea, invece, non ha ancora affrontato il dolore della perdita, e la sua presenza sull’isola rompe l’equilibrio di Arsa, costringendola a confrontarsi con nuove emozioni e pulsioni. Distanti nel sentire, si incontrano nel mare, intenti a nuotare verso una statua antica precedentemente scoperta da Arsa. Metafora della figura paterna, la statua è un segno tangibile di un legame lontano e irraggiungibile. “Arsa” è anche una riflessione critica sulla società contemporanea e sul consumismo.
Arsa vive gli antipodi della società, recuperando gli scarti che il mare restituisce alla terra trasformandoli in qualcosa di nuovo e significativo. Questo atto di recupero e trasformazione è per noi un gesto di resistenza, un modo per indagare la vita in uno spazio e tempo altro, nell’imperfetto e nel dimenticato. Ogni scelta di regia, di immagine, di direzione degli attori, è stata fatta tenendo a mente il limite sottile tra sogno e realtà, il suo mondo è la soglia. Arsa resta, alla fine, sospesa. Questa scelta porta con sé un’azione forte: il desiderio di restare al di là di ogni forza oppositiva. Arsa crea, produce una nuova realtà; partendo dallo scarto, dal rifiuto, la sua arte sublima la fatica e il dolore.

MASBEDO Nicolò Massazza (1973) – Iacopo Bedogni (1970) © Ludovica Arcero
DATE TOUR ANTEPRIME
MILANO
Venerdì 4 aprile, ore 19.30
Anteo Palazzo del Cinema, Piazza XXV Aprile 8, Mi
Modera Nicolas Ballario, giornalista e curatore
FIRENZE
Martedì 8 aprile, ore 19.00
Cinema La Compagnia, Via Camillo Cavour 50/R, Fi
Modera Leonardo Bigazzi, curatore della Fondazione In Between Art Film e di Lo Schermo dell’Arte
TORINO
Mercoledì 9 aprile, ore 19.00
Cinema Massimo, Via Giuseppe Verdi 18, To
Modera Samuele Piazza, Senior Curator di OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino
VENEZIA
Venerdì 11 aprile, ore 18.30
Teatrino di Palazzo Grassi – Pinault Collection, Via San Marco 3260, Ve
Modera Alberto Salvadori, fondatore e direttore dell’ICA di Milano
BOLOGNA
Mercoledì 16 aprile, ore 20.15
Cinema Modernissimo, Piazza Re Enzo 2, Bo
Modera Alessandro Bergonzoni, artista, attore e autore
ROMA
Mercoledì 23 aprile, ore 19.30
Cinema Barberini, Piazza Barberini 24/26, Ro
Modera Andrea Viliani, direttore del Museo delle Civiltà di Roma
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