International Art Gallery Angels presenta “The Italian Wave”
Tempo stimato per la lettura: 2,9 minuti
Un gruppo di artisti italiani travolge la scena artistica di Cluj-Napoca, in Romania. Un’onda lunga che porta con sé l’idea di creare una piattaforma culturale per sviluppare e promuovere il dialogo tra le ricerche artistiche italiane contemporanee e quelle est-europee, dando vita una nuova rete di artisti, collezionisti, esperti e critici d’arte.
IAGA (International Art Gallery Angels) ospita dal 31 maggio 2014 “The Italian Wave”, un’esposizione collettiva che presenta 23 tra i migliori artisti italiani contemporanei. Come suggerisce il titolo, è stata scelta l’immagine di un’onda che nasce e si rimescola in mari diversi per dichiarare la volontà dell’arte italiana di relazionarsi con altri territori, di confrontarsi con altre culture, in modo ogni volta nuovo e carico di potenzialità.
D’altra parte, la metafora dell’onda suggerisce anche le diverse direzioni delle ricerche artistiche presentate alla cui base è certamente il “Made in Italy”, la capacità di lavorare con altissima qualità su materiali differenti e legati al nostro tempo, mantenendo un legame di assoluta originalità con il passato: in particolar modo, per quanto riguarda gli artisti selezionati per questo progetto e appartenenti alle attuali generazioni, evidente è la loro attenta relazione con le ricerche artistiche del XX° secolo, tra avanguardie storiche e linguaggi degli anni ‘60 e ‘70.
Diversi sono i temi sui quali si sviluppa la ricerca degli artisti di “The Italian Wave”: l’uomo come individuo e collettività, come confine e soglia tra io e altro; il rapporto tra la natura e l’artificio, tra l’ambiente e la sua astrazione o la sua trasformazione contemporanea; la relazione tra immagine e visione, percezione e sensazione; il ruolo dello spettatore rispetto all’opera d’arte e la sua funzione sociale; il valore del confronto storico e la verifica della continuità tra ricerche attuali e linguaggi della storia dell’arte, dalla Pop Art all’arte programmata, dal Nouveau Réalisme all’Arte Povera e al Concettuale.
Tra gli artisti presenti all’esposizione, per citarne solo qualcuno, ci sono Mimmo Iacopino, Francesca Pasquali, Leonardo Rota Gastaldi accomunati dal dialogo con lo spettatore, dal riuso di materiali insoliti e non comuni assemblati e trattati con altissima qualità formale; Filippo Minelli, animato da profondi intenti di critica geo-politica e Vincenzo Marsiglia (nella foto) – artista poliedrico e multimediale, già affermato in Italia e all’estero – che indaga le potenzialità dell’arte interattiva. Marsiglia lega la sua produzione a un personale e originalissimo marchio di fabbrica, una sorta di logo: una stella a quattro punte, un simbolo che viene riprodotto in composizioni seriali e astratte, ritmiche e modulari, pittoriche o scultoree, su tela, tessuti, feltro, su specchi polarizzati, ceramica o marmo. Questo segno rappresenta inoltre la sua unità di misura personale, frutto di un’originale equivalenza, una vera e propria UM denominata “unità Marsiglia”.
“The Italian Wave” è la prima mostra con la quale significativamente apre le porte al pubblico il progetto di IAGA International Art Gallery Angels, guardando a un futuro dove lo scambio culturale e il dialogo internazionale siano davvero le fondamenta sulle quali costruire progetti artistici a lungo termine e tracciare nuove e vincenti geografie artistiche e culturali.
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International Art Gallery Angels presenta “The Italian Wave”
Tempo stimato per la lettura: 9 minuti
Un gruppo di artisti italiani travolge la scena artistica di Cluj-Napoca, in Romania. Un’onda lunga che porta con sé l’idea di creare una piattaforma culturale per sviluppare e promuovere il dialogo tra le ricerche artistiche italiane contemporanee e quelle est-europee, dando vita una nuova rete di artisti, collezionisti, esperti e critici d’arte.
IAGA (International Art Gallery Angels) ospita dal 31 maggio 2014 “The Italian Wave”, un’esposizione collettiva che presenta 23 tra i migliori artisti italiani contemporanei. Come suggerisce il titolo, è stata scelta l’immagine di un’onda che nasce e si rimescola in mari diversi per dichiarare la volontà dell’arte italiana di relazionarsi con altri territori, di confrontarsi con altre culture, in modo ogni volta nuovo e carico di potenzialità.
D’altra parte, la metafora dell’onda suggerisce anche le diverse direzioni delle ricerche artistiche presentate alla cui base è certamente il “Made in Italy”, la capacità di lavorare con altissima qualità su materiali differenti e legati al nostro tempo, mantenendo un legame di assoluta originalità con il passato: in particolar modo, per quanto riguarda gli artisti selezionati per questo progetto e appartenenti alle attuali generazioni, evidente è la loro attenta relazione con le ricerche artistiche del XX° secolo, tra avanguardie storiche e linguaggi degli anni ‘60 e ‘70.
Diversi sono i temi sui quali si sviluppa la ricerca degli artisti di “The Italian Wave”: l’uomo come individuo e collettività, come confine e soglia tra io e altro; il rapporto tra la natura e l’artificio, tra l’ambiente e la sua astrazione o la sua trasformazione contemporanea; la relazione tra immagine e visione, percezione e sensazione; il ruolo dello spettatore rispetto all’opera d’arte e la sua funzione sociale; il valore del confronto storico e la verifica della continuità tra ricerche attuali e linguaggi della storia dell’arte, dalla Pop Art all’arte programmata, dal Nouveau Réalisme all’Arte Povera e al Concettuale.
Tra gli artisti presenti all’esposizione, per citarne solo qualcuno, ci sono Mimmo Iacopino, Francesca Pasquali, Leonardo Rota Gastaldi accomunati dal dialogo con lo spettatore, dal riuso di materiali insoliti e non comuni assemblati e trattati con altissima qualità formale; Filippo Minelli, animato da profondi intenti di critica geo-politica e Vincenzo Marsiglia (nella foto) – artista poliedrico e multimediale, già affermato in Italia e all’estero – che indaga le potenzialità dell’arte interattiva. Marsiglia lega la sua produzione a un personale e originalissimo marchio di fabbrica, una sorta di logo: una stella a quattro punte, un simbolo che viene riprodotto in composizioni seriali e astratte, ritmiche e modulari, pittoriche o scultoree, su tela, tessuti, feltro, su specchi polarizzati, ceramica o marmo. Questo segno rappresenta inoltre la sua unità di misura personale, frutto di un’originale equivalenza, una vera e propria UM denominata “unità Marsiglia”.
“The Italian Wave” è la prima mostra con la quale significativamente apre le porte al pubblico il progetto di IAGA International Art Gallery Angels, guardando a un futuro dove lo scambio culturale e il dialogo internazionale siano davvero le fondamenta sulle quali costruire progetti artistici a lungo termine e tracciare nuove e vincenti geografie artistiche e culturali.
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