Jean Dubuffet : Banc-salon et Cerfs-volants alla Galerie Lelong & Co.

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 15 Marzo 2025

Tempo stimato per la lettura: 4,9 minuti

Dal 20 marzo al 30 aprile 2025, la Galerie Lelong & Co. di Parigi ospita una mostra eccezionale dedicata a Jean Dubuffet, uno dei più influenti artisti del XX secolo. Intitolata Banc-salon et Cerfs-volants, l’esposizione esplora il legame tra le opere dell’artista e le sue riflessioni sul mondo, attraverso una selezione di dipinti, sculture e opere su carta che esprimono il suo inconfondibile stile.

Jean Dubuffet in tre mostre

Questa mostra fa parte delle tre mostre simultanee, che questa primavera del 2025, mettono in risalto l’opera scultorea di Jean Dubuffet. A Parigi, “Dubuffet Monumental” (12 febbraio – 11 luglio) alla Fondation Dubuffet e “Banc-salon et Cerfs-volants” alla Galerie Lelong. Mentre, dall’altra parte dell’oceano, a New York, “The Hourloupe Cycle” (13 marzo – 26 aprile) alla Pace Gallery.

Le opere esposte mettono in luce come Dubuffet utilizzasse questi simboli per esplorare le dinamiche sociali e culturali del suo tempo, offrendo una visione unica e provocatoria della vita contemporanea. Attraverso l’uso di colori vivaci e forme audaci, l’artista invita lo spettatore a riflettere sulla bellezza dell’immediato e sull’importanza delle interazioni umane.

Banc-salon et Cerfs-volants: opere iconiche

Nel 2024, in occasione del suo cinquantesimo anniversario, la Fondazione Dubuffet ha prodotto in collaborazione con Galerie Lelong e Pace Gallery l’edizione di Banc-salon et Cerfs-volants. Progettate a partire dai modelli originali dell’artista, queste opere sono il cuore di questa mostra. Jean Dubuffet ha voluto che i suoi modelli di progetti architettonici e monumentali – molti dei quali non poterono essere realizzati durante la sua vita – potessero, grazie alla creazione della Fondazione, ampliarsi secondo le sue precise indicazioni tecniche ed esigenti principi artistici.

La mostra si propone di riflettere su due elementi chiave presenti nell’opera di Dubuffet: il concetto di spazio e di libertà. “Banc-salon”, che si traduce in “panchina-salone”, rappresenta un luogo di incontro, di dialogo, dove le persone possono condividere idee ed esperienze. Questo tema si intreccia con quello dei “Cerfs-volants”, gli aquiloni, simbolo di leggerezza, libertà e creatività.

La visione di Jean Dubuffet

Jean Dubuffet, artista francese attivo principalmente nel XX secolo, è noto per aver fondato il movimento dell’arte Brut, che promuove opere create al di fuori delle istituzioni artistiche convenzionali, spesso da persone non professioniste. La sua visione artistica si concentra sull’espressione autentica e sulla spontaneità, rifiutando le norme estetiche tradizionali. La Villa Falbala, costruita negli anni ’70, è una manifestazione tangibile di questa filosofia, un ambiente in cui l’arte e la vita si intrecciano in modo organico.

Villa Falbala

Situata a pochi chilometri da Parigi, la Villa Falbala rappresenta un angolo unico nel panorama artistico contemporaneo. Questo spazio, concepito dall’artista Jean Dubuffet, è un rifugio per la creatività e un laboratorio per l’esplorazione dell’arte in tutte le sue forme. L’architettura stessa della villa riflette l’estetica di Dubuffet, con forme irregolari, colori vivaci e una fusione tra l’interno e l’esterno. Tra le sue opere più affascinanti si trova il “Cabinet Logologique“, un’opera che incarna la filosofia artistica di Dubuffet, nota per la sua celebrazione dell’arte “brut” e la sua critica alle convenzioni artistiche tradizionali. Questo cabinet è una sorta di enciclopedia visiva, un accumulo di oggetti, colori e forme che riflettono la curiosità dell’artista verso il mondo che lo circonda. Il Cabinet Logologique è un invito a esplorare e a interrogarsi, una collezione di idee e stimoli che sfida le convenzioni e invita alla riflessione.

La panca lounge

Dopo il completamento della villa, nel febbraio 1969, Dubuffet affrontò una serie di questioni tecniche riguardanti l’assemblaggio della stanza (soffitto, illuminazione, ventilazione e mobili). L’artista crea quindi un modello di “panca lounge”, destinata a prenderne il posto. Una volta ampliata, la panca occupa gran parte della superficie della stanza. Questo è senza dubbio ciò che ha portato Dubuffet a rimuoverlo dal Gabinetto Logologico ancor prima della sua definitiva installazione a Villa Falbala nel 1976. L’ingrandimento è stato poi conservato nella collezione della Fondazione Dubuffet, fino alla recente decisione di produrne un’edizione.

Gli Aquiloni

Gli Aquiloni hanno una storia simile: inizialmente progettati per accompagnare l’insieme architettonico del Giardino d’Inverno, i loro modelli furono realizzati nell’agosto del 1968. Dubuffet decise poi di adornarli con il Gabinetto Logologico, prima di abbandonare questa idea e trasformarli in opere a sé stanti. Gli ingrandimenti in resina epossidica verniciata con poliuretano sono stati realizzati tra il dicembre 1969 e il marzo 1970, sulla base dei modelli del 1968. Una prova di ciascuno dei sei aquiloni appartiene alla Fondazione Dubuffet e quattro sono stati oggetto di una seconda prova, ora in collezioni private. Questa edizione è stata prodotta sulla base del test unico degli aquiloni Le Tétrapod e Le Nébuleux, ciascuno effettuato nel dicembre 1969 e nel marzo 1970.

Lavori unici e pubblicazioni da collezionare

In occasione di questa mostra, è presentata una selezione di dipinti su carta telata, della serie Parachiffres (1975) e appartenenti alla Fondazione. Un set di tre modellini di Chiens de guet (1969) occupa il centro della prima sala e illustra il processo creativo dei progetti scultorei dell’artista. I disegni e i bozzetti seguono i volumi e i contorni di ogni scultura. A questo si aggiunge Récit érigé (1970), composto da una sovrapposizione di elementi disegnati, come in equilibrio e in ascesa come un totem. Infine, la monumentale espansione di L’Aléatoire, prodotta nel 2022 dalla Galerie Lelong e dalla Fondazione, completerà la mostra.

Da dicembre 2024, la Galerie Lelong Parigi distribuisce i fascicoli del Catalogo delle opere di Jean Dubuffet. In primavera uscirà un nuovo libretto dal titolo Sculptures monumentales, Tour aux figures et autres.

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Jean Dubuffet : Banc-salon et Cerfs-volants alla Galerie Lelong & Co.

Published On: 15 Marzo 2025

About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 15 minuti

Dal 20 marzo al 30 aprile 2025, la Galerie Lelong & Co. di Parigi ospita una mostra eccezionale dedicata a Jean Dubuffet, uno dei più influenti artisti del XX secolo. Intitolata Banc-salon et Cerfs-volants, l’esposizione esplora il legame tra le opere dell’artista e le sue riflessioni sul mondo, attraverso una selezione di dipinti, sculture e opere su carta che esprimono il suo inconfondibile stile.

Jean Dubuffet in tre mostre

Questa mostra fa parte delle tre mostre simultanee, che questa primavera del 2025, mettono in risalto l’opera scultorea di Jean Dubuffet. A Parigi, “Dubuffet Monumental” (12 febbraio – 11 luglio) alla Fondation Dubuffet e “Banc-salon et Cerfs-volants” alla Galerie Lelong. Mentre, dall’altra parte dell’oceano, a New York, “The Hourloupe Cycle” (13 marzo – 26 aprile) alla Pace Gallery.

Le opere esposte mettono in luce come Dubuffet utilizzasse questi simboli per esplorare le dinamiche sociali e culturali del suo tempo, offrendo una visione unica e provocatoria della vita contemporanea. Attraverso l’uso di colori vivaci e forme audaci, l’artista invita lo spettatore a riflettere sulla bellezza dell’immediato e sull’importanza delle interazioni umane.

Banc-salon et Cerfs-volants: opere iconiche

Nel 2024, in occasione del suo cinquantesimo anniversario, la Fondazione Dubuffet ha prodotto in collaborazione con Galerie Lelong e Pace Gallery l’edizione di Banc-salon et Cerfs-volants. Progettate a partire dai modelli originali dell’artista, queste opere sono il cuore di questa mostra. Jean Dubuffet ha voluto che i suoi modelli di progetti architettonici e monumentali – molti dei quali non poterono essere realizzati durante la sua vita – potessero, grazie alla creazione della Fondazione, ampliarsi secondo le sue precise indicazioni tecniche ed esigenti principi artistici.

La mostra si propone di riflettere su due elementi chiave presenti nell’opera di Dubuffet: il concetto di spazio e di libertà. “Banc-salon”, che si traduce in “panchina-salone”, rappresenta un luogo di incontro, di dialogo, dove le persone possono condividere idee ed esperienze. Questo tema si intreccia con quello dei “Cerfs-volants”, gli aquiloni, simbolo di leggerezza, libertà e creatività.

La visione di Jean Dubuffet

Jean Dubuffet, artista francese attivo principalmente nel XX secolo, è noto per aver fondato il movimento dell’arte Brut, che promuove opere create al di fuori delle istituzioni artistiche convenzionali, spesso da persone non professioniste. La sua visione artistica si concentra sull’espressione autentica e sulla spontaneità, rifiutando le norme estetiche tradizionali. La Villa Falbala, costruita negli anni ’70, è una manifestazione tangibile di questa filosofia, un ambiente in cui l’arte e la vita si intrecciano in modo organico.

Villa Falbala

Situata a pochi chilometri da Parigi, la Villa Falbala rappresenta un angolo unico nel panorama artistico contemporaneo. Questo spazio, concepito dall’artista Jean Dubuffet, è un rifugio per la creatività e un laboratorio per l’esplorazione dell’arte in tutte le sue forme. L’architettura stessa della villa riflette l’estetica di Dubuffet, con forme irregolari, colori vivaci e una fusione tra l’interno e l’esterno. Tra le sue opere più affascinanti si trova il “Cabinet Logologique“, un’opera che incarna la filosofia artistica di Dubuffet, nota per la sua celebrazione dell’arte “brut” e la sua critica alle convenzioni artistiche tradizionali. Questo cabinet è una sorta di enciclopedia visiva, un accumulo di oggetti, colori e forme che riflettono la curiosità dell’artista verso il mondo che lo circonda. Il Cabinet Logologique è un invito a esplorare e a interrogarsi, una collezione di idee e stimoli che sfida le convenzioni e invita alla riflessione.

La panca lounge

Dopo il completamento della villa, nel febbraio 1969, Dubuffet affrontò una serie di questioni tecniche riguardanti l’assemblaggio della stanza (soffitto, illuminazione, ventilazione e mobili). L’artista crea quindi un modello di “panca lounge”, destinata a prenderne il posto. Una volta ampliata, la panca occupa gran parte della superficie della stanza. Questo è senza dubbio ciò che ha portato Dubuffet a rimuoverlo dal Gabinetto Logologico ancor prima della sua definitiva installazione a Villa Falbala nel 1976. L’ingrandimento è stato poi conservato nella collezione della Fondazione Dubuffet, fino alla recente decisione di produrne un’edizione.

Gli Aquiloni

Gli Aquiloni hanno una storia simile: inizialmente progettati per accompagnare l’insieme architettonico del Giardino d’Inverno, i loro modelli furono realizzati nell’agosto del 1968. Dubuffet decise poi di adornarli con il Gabinetto Logologico, prima di abbandonare questa idea e trasformarli in opere a sé stanti. Gli ingrandimenti in resina epossidica verniciata con poliuretano sono stati realizzati tra il dicembre 1969 e il marzo 1970, sulla base dei modelli del 1968. Una prova di ciascuno dei sei aquiloni appartiene alla Fondazione Dubuffet e quattro sono stati oggetto di una seconda prova, ora in collezioni private. Questa edizione è stata prodotta sulla base del test unico degli aquiloni Le Tétrapod e Le Nébuleux, ciascuno effettuato nel dicembre 1969 e nel marzo 1970.

Lavori unici e pubblicazioni da collezionare

In occasione di questa mostra, è presentata una selezione di dipinti su carta telata, della serie Parachiffres (1975) e appartenenti alla Fondazione. Un set di tre modellini di Chiens de guet (1969) occupa il centro della prima sala e illustra il processo creativo dei progetti scultorei dell’artista. I disegni e i bozzetti seguono i volumi e i contorni di ogni scultura. A questo si aggiunge Récit érigé (1970), composto da una sovrapposizione di elementi disegnati, come in equilibrio e in ascesa come un totem. Infine, la monumentale espansione di L’Aléatoire, prodotta nel 2022 dalla Galerie Lelong e dalla Fondazione, completerà la mostra.

Da dicembre 2024, la Galerie Lelong Parigi distribuisce i fascicoli del Catalogo delle opere di Jean Dubuffet. In primavera uscirà un nuovo libretto dal titolo Sculptures monumentales, Tour aux figures et autres.

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