Jean Dubuffet sempre più Monumentale

Tempo stimato per la lettura: 5,5 minuti
La creatività di Jean Dubuffet è celebrata con due mostre a Parigi e un’opera en plein air nella vicina periferia. L’esposizione alla Fondation Dubuffet e quella presso la Galerie Lelong & Co. passando per la Tour aux figures, finalmente aperta al pubblico dopo un improtante restauro.
Dubuffet Monumental alla Fondazione Dubuffet
Dal 12 febbraio all’11 luglio 2025, la Fondazione Dubuffet presenta Dubuffet Monumental, una mostra eccezionale dedicata alle sculture monumentali di uno dei più influenti artisti del XX° secolo. Questo appuntamento non solo celebra l’opera di Jean Dubuffet, ma offre anche l’opportunità di esplorare il suo impatto sul confine tra scultura e architettura, un tema centrale nel suo lavoro.
La mostra si colloca in un contesto di grande importanza, accompagnando l’uscita del trentanovesimo numero del Catalogo delle opere di Dubuffet, interamente focalizzato sulle sue imponenti sculture. Tra queste, spicca la celebre Tour aux Figures, un’opera rappresentativa della sua audace visione artistica. Attraverso un percorso espositivo organizzato in modo cronologico e tematico, i visitatori possono esplorare una selezione di modelli, archivi e documenti inediti che gettano luce sul processo creativo che ha portato alla realizzazione di queste affascinanti opere.
Opere monumentali tra scultura, architettura, disegno e pittura
Jean Dubuffet è spesso associato all’Art Brut e ai suoi dipinti dalle texture uniche, ma la sua opera monumentale ha lasciato un segno indelebile nel panorama urbano. La sua avventura nel mondo delle sculture monumentali ha avuto inizio nel 1968, durante la mostra Édifices al Musée des Arts Décoratifs di Parigi. Fu in quell’occasione che il noto architetto Gordon Bunshaft, impressionato dai lavori di Dubuffet, suggerì la creazione di una scultura per la piazza della sede centrale della Chase Manhattan Bank a New York. Da questa collaborazione nasce Group of Four Trees (1972), un’imponente scultura di 12 metri che si erge maestosa nel paesaggio urbano di Manhattan.
La mostra Dubuffet Monumental offre uno sguardo approfondito su altri successi significativi dell’artista, come la Closerie Falbala (1973) a Périgny-sur-Yerres, un luogo onirico che ospita il suo Gabinetto logologico, e il Jardin d’émail (Giardino smaltato, 1974) nei Paesi Bassi, un vasto spazio di 600 m² che invita i visitatori a interagire con le sue forme sinuose. Tra le opere esposte, anche The Welcoming Man (1988), una scultura di 6 metri situata all’ospedale Robert-Debré di Parigi, e Welcome Parade, un progetto concepito inizialmente per la National Gallery di Washington, completato solo nel 2008. Il linguaggio visivo di Dubuffet raggiunge una delle sue vette più alte attraverso il ciclo L’Hourloupe (1962-1974), caratterizzato da forme organiche e da una vivace tavolozza di colori.
Arte organica da vivere
L’esposizione alla Fondazione dimostra come l’artista voleva attraverso le sue sculture monumentali trasformare lo spazio pubblico in un mondo giocoso e sorprendente, creando dei luoghi fantastici dove l’immaginazione si mescola con la realtà in un dialogo continuo. Ulteriore dimostrazione di quest’interazione è il magnifico Banc-salon esposto dal 20 marzo al 30 aprile 2025, presso la Galerie Lelong & Co. La galleria privata di Parigi ospita una mostra eccezionale dedicata a Jean Dubuffet, intitolata Banc-salon et Cerfs-volants, in cui esplora il legame tra le opere dell’artista e le sue riflessioni sul mondo, attraverso una selezione di dipinti, sculture e opere su carta che esprimono il suo inconfondibile stile.
Questa mostra fa parte di tre mostre simultanee, che questa primavera del 2025, mettono in risalto l’opera scultorea di Jean Dubuffet: la già citata Dubuffet Monumental alla Fondation Dubuffet e un’altra a New York, The Hourloupe Cycle, dal 13 marzo al 26 aprile 2025, alla Pace Gallery.
Banc-salon et Cerfs-volants: opere iconiche
Nel 2024, in occasione del suo cinquantesimo anniversario, la Fondazione Dubuffet ha prodotto in collaborazione con Galerie Lelong e Pace Gallery l’edizione di Banc-salon et Cerfs-volants. Progettate a partire dai modelli originali dell’artista, queste opere sono il cuore di questa mostra. Jean Dubuffet ha voluto che i suoi modelli di progetti architettonici e monumentali – molti dei quali non poterono essere realizzati durante la sua vita – potessero, grazie alla creazione della Fondazione, ampliarsi secondo le sue precise indicazioni tecniche ed esigenti principi artistici.
La mostra si propone di riflettere su due elementi chiave presenti nell’opera di Dubuffet: il concetto di spazio e di libertà. “Banc-salon”, che si traduce in “panchina-salone”, rappresenta un luogo di incontro, di dialogo, dove le persone possono condividere idee ed esperienze. Questo tema si intreccia con quello dei “Cerfs-volants”, gli aquiloni, simbolo di leggerezza, libertà e creatività.
Lavori unici e pubblicazioni da collezionare
In occasione di questa mostra, è presentata una selezione di dipinti su carta telata, della serie Parachiffres (1975) e appartenenti alla Fondazione. Un set di tre modellini di Chiens de guet (1969) occupa il centro della prima sala e illustra il processo creativo dei progetti scultorei dell’artista. I disegni e i bozzetti seguono i volumi e i contorni di ogni scultura. A questo si aggiunge Récit érigé (1970), composto da una sovrapposizione di elementi disegnati, come in equilibrio e in ascesa come un totem. Infine, la monumentale espansione di L’Aléatoire, prodotta nel 2022 dalla Galerie Lelong e dalla Fondazione, completerà la mostra.
Da dicembre 2024, la Galerie Lelong Parigi distribuisce i fascicoli del Catalogo delle opere di Jean Dubuffet. In primavera uscirà un nuovo libretto dal titolo Sculptures monumentales, Tour aux figures et autres.
La Torre delle Figure: un viaggio all’interno di un’eccezionale architettura
La Tour aux figures, ideata nel 1967, è l’edificio più importante progettato da Jean Dubuffet fino ad oggi. L’artista visitò e approvò il sito definitivo nel gennaio 1985, pochi mesi prima della sua morte. Inaugurata nel 1988, nel Parc de l’Île Saint-Germain a Issy-les-Moulineaux, poco fuori Parigi (facilmente raggiungibile con i trasporti pubblici) la Torre delle Figure di Jean Dubuffet apre le sue porte e propone un percorso labirintico lungo 117 metri. La salita interna invita i visitatori a entrare nell’universo immaginato dall’artista, il Gastrovolve, in cui le linee nere si intersecano per creare forme fantastiche secondo l’immaginario del pubblico.
Mentre, all’esterno, le linee si intersecano e danno origine a delle figure, da cui il nome di questa torre. Sulla parete sud si può vedere una donna a figura intera, mentre su quella nord sono sovrapposte due teste. Quest’incredibile opera è stata classificata monumento storico nel 2008.
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Jean Dubuffet sempre più Monumentale
Tempo stimato per la lettura: 17 minuti
La creatività di Jean Dubuffet è celebrata con due mostre a Parigi e un’opera en plein air nella vicina periferia. L’esposizione alla Fondation Dubuffet e quella presso la Galerie Lelong & Co. passando per la Tour aux figures, finalmente aperta al pubblico dopo un improtante restauro.
Dubuffet Monumental alla Fondazione Dubuffet
Dal 12 febbraio all’11 luglio 2025, la Fondazione Dubuffet presenta Dubuffet Monumental, una mostra eccezionale dedicata alle sculture monumentali di uno dei più influenti artisti del XX° secolo. Questo appuntamento non solo celebra l’opera di Jean Dubuffet, ma offre anche l’opportunità di esplorare il suo impatto sul confine tra scultura e architettura, un tema centrale nel suo lavoro.
La mostra si colloca in un contesto di grande importanza, accompagnando l’uscita del trentanovesimo numero del Catalogo delle opere di Dubuffet, interamente focalizzato sulle sue imponenti sculture. Tra queste, spicca la celebre Tour aux Figures, un’opera rappresentativa della sua audace visione artistica. Attraverso un percorso espositivo organizzato in modo cronologico e tematico, i visitatori possono esplorare una selezione di modelli, archivi e documenti inediti che gettano luce sul processo creativo che ha portato alla realizzazione di queste affascinanti opere.
Opere monumentali tra scultura, architettura, disegno e pittura
Jean Dubuffet è spesso associato all’Art Brut e ai suoi dipinti dalle texture uniche, ma la sua opera monumentale ha lasciato un segno indelebile nel panorama urbano. La sua avventura nel mondo delle sculture monumentali ha avuto inizio nel 1968, durante la mostra Édifices al Musée des Arts Décoratifs di Parigi. Fu in quell’occasione che il noto architetto Gordon Bunshaft, impressionato dai lavori di Dubuffet, suggerì la creazione di una scultura per la piazza della sede centrale della Chase Manhattan Bank a New York. Da questa collaborazione nasce Group of Four Trees (1972), un’imponente scultura di 12 metri che si erge maestosa nel paesaggio urbano di Manhattan.
La mostra Dubuffet Monumental offre uno sguardo approfondito su altri successi significativi dell’artista, come la Closerie Falbala (1973) a Périgny-sur-Yerres, un luogo onirico che ospita il suo Gabinetto logologico, e il Jardin d’émail (Giardino smaltato, 1974) nei Paesi Bassi, un vasto spazio di 600 m² che invita i visitatori a interagire con le sue forme sinuose. Tra le opere esposte, anche The Welcoming Man (1988), una scultura di 6 metri situata all’ospedale Robert-Debré di Parigi, e Welcome Parade, un progetto concepito inizialmente per la National Gallery di Washington, completato solo nel 2008. Il linguaggio visivo di Dubuffet raggiunge una delle sue vette più alte attraverso il ciclo L’Hourloupe (1962-1974), caratterizzato da forme organiche e da una vivace tavolozza di colori.
Arte organica da vivere
L’esposizione alla Fondazione dimostra come l’artista voleva attraverso le sue sculture monumentali trasformare lo spazio pubblico in un mondo giocoso e sorprendente, creando dei luoghi fantastici dove l’immaginazione si mescola con la realtà in un dialogo continuo. Ulteriore dimostrazione di quest’interazione è il magnifico Banc-salon esposto dal 20 marzo al 30 aprile 2025, presso la Galerie Lelong & Co. La galleria privata di Parigi ospita una mostra eccezionale dedicata a Jean Dubuffet, intitolata Banc-salon et Cerfs-volants, in cui esplora il legame tra le opere dell’artista e le sue riflessioni sul mondo, attraverso una selezione di dipinti, sculture e opere su carta che esprimono il suo inconfondibile stile.
Questa mostra fa parte di tre mostre simultanee, che questa primavera del 2025, mettono in risalto l’opera scultorea di Jean Dubuffet: la già citata Dubuffet Monumental alla Fondation Dubuffet e un’altra a New York, The Hourloupe Cycle, dal 13 marzo al 26 aprile 2025, alla Pace Gallery.
Banc-salon et Cerfs-volants: opere iconiche
Nel 2024, in occasione del suo cinquantesimo anniversario, la Fondazione Dubuffet ha prodotto in collaborazione con Galerie Lelong e Pace Gallery l’edizione di Banc-salon et Cerfs-volants. Progettate a partire dai modelli originali dell’artista, queste opere sono il cuore di questa mostra. Jean Dubuffet ha voluto che i suoi modelli di progetti architettonici e monumentali – molti dei quali non poterono essere realizzati durante la sua vita – potessero, grazie alla creazione della Fondazione, ampliarsi secondo le sue precise indicazioni tecniche ed esigenti principi artistici.
La mostra si propone di riflettere su due elementi chiave presenti nell’opera di Dubuffet: il concetto di spazio e di libertà. “Banc-salon”, che si traduce in “panchina-salone”, rappresenta un luogo di incontro, di dialogo, dove le persone possono condividere idee ed esperienze. Questo tema si intreccia con quello dei “Cerfs-volants”, gli aquiloni, simbolo di leggerezza, libertà e creatività.
Lavori unici e pubblicazioni da collezionare
In occasione di questa mostra, è presentata una selezione di dipinti su carta telata, della serie Parachiffres (1975) e appartenenti alla Fondazione. Un set di tre modellini di Chiens de guet (1969) occupa il centro della prima sala e illustra il processo creativo dei progetti scultorei dell’artista. I disegni e i bozzetti seguono i volumi e i contorni di ogni scultura. A questo si aggiunge Récit érigé (1970), composto da una sovrapposizione di elementi disegnati, come in equilibrio e in ascesa come un totem. Infine, la monumentale espansione di L’Aléatoire, prodotta nel 2022 dalla Galerie Lelong e dalla Fondazione, completerà la mostra.
Da dicembre 2024, la Galerie Lelong Parigi distribuisce i fascicoli del Catalogo delle opere di Jean Dubuffet. In primavera uscirà un nuovo libretto dal titolo Sculptures monumentales, Tour aux figures et autres.
La Torre delle Figure: un viaggio all’interno di un’eccezionale architettura
La Tour aux figures, ideata nel 1967, è l’edificio più importante progettato da Jean Dubuffet fino ad oggi. L’artista visitò e approvò il sito definitivo nel gennaio 1985, pochi mesi prima della sua morte. Inaugurata nel 1988, nel Parc de l’Île Saint-Germain a Issy-les-Moulineaux, poco fuori Parigi (facilmente raggiungibile con i trasporti pubblici) la Torre delle Figure di Jean Dubuffet apre le sue porte e propone un percorso labirintico lungo 117 metri. La salita interna invita i visitatori a entrare nell’universo immaginato dall’artista, il Gastrovolve, in cui le linee nere si intersecano per creare forme fantastiche secondo l’immaginario del pubblico.
Mentre, all’esterno, le linee si intersecano e danno origine a delle figure, da cui il nome di questa torre. Sulla parete sud si può vedere una donna a figura intera, mentre su quella nord sono sovrapposte due teste. Quest’incredibile opera è stata classificata monumento storico nel 2008.
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