La rivoluzione annunciata di Google Inc.
Tempo stimato per la lettura: 2,5 minuti
Partiamo dal fatto che Google non smette mai di stupire. E con ogni probabilità continuerà a farlo anche in futuro.
«La G sta per Google. Come io e Sergey abbiamo scritto 11 anni fa “Google non è una società convenzionale. E non vogliamo che lo diventi”.
Così dichiara Larry Page sul blog di Google. Ipse dixit.
Si parla di rivoluzione in casa Google.
Già a fine agosto, Mountain View informa della nuova struttura societaria che ha il nome di “Alphabet”, una holding che segna l’inizio di una nuova era che divide l’attività di ricerca dal web, da Youtube alle suddivisioni di ricerca e investimento.
La nuova struttura societaria prevede la nascita di “Alphabet”, una collezione, una raccolta di società.
Divisione per migliorare, senz’altro.
I due fondatori Larry Page e Sergey Brin saranno rispettivamente amministratore delegato e presidente del gruppo, e il new entry Sundar Pichai, sarà il nuovo amministratore delegato di Google Inc.
Page, in vena di confidenze, continua a postare sul blog di Google e anticipa: “Abbiamo piccole scommesse in aree che potrebbero sembrare speculative o addirittura strane se confrontate con le attività attuali”». Non si ferma ma evidenzia: “…all’epoca io e Sergey abbiamo fatto cose che sembravano da pazzi. Molte di queste cose hanno ora più di un miliardo di utilizzatori, come Google Maps, YouTube, Chrome e Android. E non ci siamo fermati. Stiamo ancora tentando di fare cose che altri pensano siano da pazzi e delle quali noi siamo molto contenti». Perbacco.
Poi, il 1 settembre Google comunica di avere trasformato il suo logo, uno degli emblemi del web, rivelando il nuovo adattamento al mondo intero con un’animazione sulle pagine del suo motore di ricerca.
Il motivo del cambio? Google lo spiega affermando che è stato dato il via a un nuovo codice visuale che riflette la tendenza di “leggere” anche sui device più piccoli (vedi nuova tecnologia responsive-mobile).
Il celebre Guardian invece pubblica un articolo dove viene spiegata un’altra ragione per la quale è stato creato il nuovo logo: adesso è più facile da caricare.
Il logo sarà predisposto in linea con il resto delle scelte di layout compiute nell’ultimo periodo da Google attraverso tutti i suoi servizi di Gmail a Maps, procedendo verso una direzione simile alla grafica delle applicazioni per Android e iOS.
L’ultima modifica è datata 2014, ma si era trattato di una modifica piccola: la seconda “g” era stata spostata a destra di un pixel, e la “l” era stata spostata in basso e a destra di un pixel. Due pixel di differenza rispetto al precedente, quindi. La nuova versione è assai diversa, invece, con l’abbandono del font graziato. In attesa della prossima novità.
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La rivoluzione annunciata di Google Inc.
Tempo stimato per la lettura: 8 minuti
Partiamo dal fatto che Google non smette mai di stupire. E con ogni probabilità continuerà a farlo anche in futuro.
«La G sta per Google. Come io e Sergey abbiamo scritto 11 anni fa “Google non è una società convenzionale. E non vogliamo che lo diventi”.
Così dichiara Larry Page sul blog di Google. Ipse dixit.
Si parla di rivoluzione in casa Google.
Già a fine agosto, Mountain View informa della nuova struttura societaria che ha il nome di “Alphabet”, una holding che segna l’inizio di una nuova era che divide l’attività di ricerca dal web, da Youtube alle suddivisioni di ricerca e investimento.
La nuova struttura societaria prevede la nascita di “Alphabet”, una collezione, una raccolta di società.
Divisione per migliorare, senz’altro.
I due fondatori Larry Page e Sergey Brin saranno rispettivamente amministratore delegato e presidente del gruppo, e il new entry Sundar Pichai, sarà il nuovo amministratore delegato di Google Inc.
Page, in vena di confidenze, continua a postare sul blog di Google e anticipa: “Abbiamo piccole scommesse in aree che potrebbero sembrare speculative o addirittura strane se confrontate con le attività attuali”». Non si ferma ma evidenzia: “…all’epoca io e Sergey abbiamo fatto cose che sembravano da pazzi. Molte di queste cose hanno ora più di un miliardo di utilizzatori, come Google Maps, YouTube, Chrome e Android. E non ci siamo fermati. Stiamo ancora tentando di fare cose che altri pensano siano da pazzi e delle quali noi siamo molto contenti». Perbacco.
Poi, il 1 settembre Google comunica di avere trasformato il suo logo, uno degli emblemi del web, rivelando il nuovo adattamento al mondo intero con un’animazione sulle pagine del suo motore di ricerca.
Il motivo del cambio? Google lo spiega affermando che è stato dato il via a un nuovo codice visuale che riflette la tendenza di “leggere” anche sui device più piccoli (vedi nuova tecnologia responsive-mobile).
Il celebre Guardian invece pubblica un articolo dove viene spiegata un’altra ragione per la quale è stato creato il nuovo logo: adesso è più facile da caricare.
Il logo sarà predisposto in linea con il resto delle scelte di layout compiute nell’ultimo periodo da Google attraverso tutti i suoi servizi di Gmail a Maps, procedendo verso una direzione simile alla grafica delle applicazioni per Android e iOS.
L’ultima modifica è datata 2014, ma si era trattato di una modifica piccola: la seconda “g” era stata spostata a destra di un pixel, e la “l” era stata spostata in basso e a destra di un pixel. Due pixel di differenza rispetto al precedente, quindi. La nuova versione è assai diversa, invece, con l’abbandono del font graziato. In attesa della prossima novità.
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