MACS MTO. Apre il primo museo dedicato all’arte e alla cultura sufi
Tempo stimato per la lettura: 3,1 minuti
Il Museo dell’Arte e della Cultura Sufi MTO (MACS MTO), è il primo museo dedicato all’arte e alla cultura sufi. Inaugurato il 28 settembre 2024, a Chatou negli Yvelines, con la mostra Un paradiso interiore.
Situato a 20 minuti da Châtelet-Les Halles con la RER A e a 150 metri dalla stazione Chatou-Croissy, il Museo d’Arte e Cultura Soufi MTO (MACS MTO) presenta un programma di mostre temporanee che mettono in dialogo la collezione MACS MTO con il mondo multidisciplinare creazione contemporanea.
Tra presente e passato
Workshop, incontri, conferenze ed eventi metteranno in luce la ricchezza dei contributi artistici e culturali del Sufismo in tutto il mondo. Musica tradizionale e contemporanea, poesia, calligrafia, filosofia, ecc. – nutrito tra gli altri da grandi figure come i poeti Rumi, Hafez o Attar – offrirà uno sguardo sul mondo e sulla creazione contemporanea.
Secondo Alexandra Baudelot, direttrice del museo: «Il Museo di arte e cultura sufi MTO crea uno spazio per il dialogo tra pubblico e artisti. Attraverso l’arricchimento della nostra collezione, la diversità dei nostri programmi e le nostre collaborazioni con artisti contemporanei e ricercatori multidisciplinari, desideriamo sviluppare una comprensione e un coinvolgimento più ampi con la ricchezza delle espressioni culturali del Sufismo, attraverso la scoperta, l’arte e la ricerca scientifica».
Il viaggio interiore del Sufi
Un paradiso interiore. La mostra inaugurale del MACS MTO prende in prestito il titolo da Henry Corbin, filosofo e specialista del sufismo, per evocare il viaggio interiore del Sufi nel suo viaggio spirituale. Questa mostra presenterà le opere di sette artisti contemporanei internazionali la cui selezione si basa sulle risonanze che esistono tra il loro lavoro e il Sufismo. Gli artisti, alcuni dei quali hanno realizzato nuove opere in dialogo con gli oggetti della collezione, sono: Bianca Bondi (Sudafrica, nata nel 1986), Monir Shahroudy Farmanfarmaian (Iran, 1922-2019), Seffa Klein (Francia-USA, classe 1996), Troy Makaza (Zimbabwe, classe 1995), Chloé Quenum (Francia-Benin, nata a 1983), Younes Rahmoun (Marocco, classe 1975) e Pinaree Sanpitak (Thailandia, classe 1961).
Verso la conoscenza di sé
Fin dal VII secolo, il Sufismo invita i suoi seguaci a impegnarsi in un processo verso la conoscenza di sé e la piena consapevolezza. Uno degli obiettivi di MACS MTO è instaurare un dialogo tra i principi del Sufismo e le idee che animano la cultura e l’arte contemporanea.
Una collezione permanente di oggetti d’arte e manufatti legati alla cultura sufi e un programma di mostre d’arte contemporanea, convegni, eventi e workshop metteranno in luce la ricchezza dei contributi artistici e culturali del Sufismo nel corso della storia e nel mondo, a partire dalle tradizioni musicali a cui si ispira dai poeti Rumi e Hafez ai dipinti e alle performance tratte dagli scritti di Attar.
Una collezione unica
Gran parte della collezione permanente copre il periodo dal XIX secolo ad oggi, con gli oggetti più antichi, come un’importante serie di monete, risalenti all’impero persiano achemenide (550-330 a.C.). Il museo comprende anche 600 metri quadrati di spazio espositivo distribuiti su tre piani, oltre a un giardino sufi e una biblioteca di ricerca con un archivio.
Molti oggetti e manufatti presenti nella collezione – sculture e installazioni in situ, musica, tessuti, calligrafie, manoscritti, mosaici in ceramica e vetro – portano un importante significato simbolico nel sufismo. Tra queste opere c’è anche una monumentale scultura in granito, intitolata Kashkul (1974-76), ispirata all’accessorio vagabondo caratteristico dei dervisci (devoti sufi che abbracciano una vita ascetica alla ricerca dell’illuminazione divina).
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MACS MTO. Apre il primo museo dedicato all’arte e alla cultura sufi
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Il Museo dell’Arte e della Cultura Sufi MTO (MACS MTO), è il primo museo dedicato all’arte e alla cultura sufi. Inaugurato il 28 settembre 2024, a Chatou negli Yvelines, con la mostra Un paradiso interiore.
Situato a 20 minuti da Châtelet-Les Halles con la RER A e a 150 metri dalla stazione Chatou-Croissy, il Museo d’Arte e Cultura Soufi MTO (MACS MTO) presenta un programma di mostre temporanee che mettono in dialogo la collezione MACS MTO con il mondo multidisciplinare creazione contemporanea.
Tra presente e passato
Workshop, incontri, conferenze ed eventi metteranno in luce la ricchezza dei contributi artistici e culturali del Sufismo in tutto il mondo. Musica tradizionale e contemporanea, poesia, calligrafia, filosofia, ecc. – nutrito tra gli altri da grandi figure come i poeti Rumi, Hafez o Attar – offrirà uno sguardo sul mondo e sulla creazione contemporanea.
Secondo Alexandra Baudelot, direttrice del museo: «Il Museo di arte e cultura sufi MTO crea uno spazio per il dialogo tra pubblico e artisti. Attraverso l’arricchimento della nostra collezione, la diversità dei nostri programmi e le nostre collaborazioni con artisti contemporanei e ricercatori multidisciplinari, desideriamo sviluppare una comprensione e un coinvolgimento più ampi con la ricchezza delle espressioni culturali del Sufismo, attraverso la scoperta, l’arte e la ricerca scientifica».
Il viaggio interiore del Sufi
Un paradiso interiore. La mostra inaugurale del MACS MTO prende in prestito il titolo da Henry Corbin, filosofo e specialista del sufismo, per evocare il viaggio interiore del Sufi nel suo viaggio spirituale. Questa mostra presenterà le opere di sette artisti contemporanei internazionali la cui selezione si basa sulle risonanze che esistono tra il loro lavoro e il Sufismo. Gli artisti, alcuni dei quali hanno realizzato nuove opere in dialogo con gli oggetti della collezione, sono: Bianca Bondi (Sudafrica, nata nel 1986), Monir Shahroudy Farmanfarmaian (Iran, 1922-2019), Seffa Klein (Francia-USA, classe 1996), Troy Makaza (Zimbabwe, classe 1995), Chloé Quenum (Francia-Benin, nata a 1983), Younes Rahmoun (Marocco, classe 1975) e Pinaree Sanpitak (Thailandia, classe 1961).
Verso la conoscenza di sé
Fin dal VII secolo, il Sufismo invita i suoi seguaci a impegnarsi in un processo verso la conoscenza di sé e la piena consapevolezza. Uno degli obiettivi di MACS MTO è instaurare un dialogo tra i principi del Sufismo e le idee che animano la cultura e l’arte contemporanea.
Una collezione permanente di oggetti d’arte e manufatti legati alla cultura sufi e un programma di mostre d’arte contemporanea, convegni, eventi e workshop metteranno in luce la ricchezza dei contributi artistici e culturali del Sufismo nel corso della storia e nel mondo, a partire dalle tradizioni musicali a cui si ispira dai poeti Rumi e Hafez ai dipinti e alle performance tratte dagli scritti di Attar.
Una collezione unica
Gran parte della collezione permanente copre il periodo dal XIX secolo ad oggi, con gli oggetti più antichi, come un’importante serie di monete, risalenti all’impero persiano achemenide (550-330 a.C.). Il museo comprende anche 600 metri quadrati di spazio espositivo distribuiti su tre piani, oltre a un giardino sufi e una biblioteca di ricerca con un archivio.
Molti oggetti e manufatti presenti nella collezione – sculture e installazioni in situ, musica, tessuti, calligrafie, manoscritti, mosaici in ceramica e vetro – portano un importante significato simbolico nel sufismo. Tra queste opere c’è anche una monumentale scultura in granito, intitolata Kashkul (1974-76), ispirata all’accessorio vagabondo caratteristico dei dervisci (devoti sufi che abbracciano una vita ascetica alla ricerca dell’illuminazione divina).
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