Man Ray: al servizio della libertà di stampa con Reporters sans frontières

Tempo stimato per la lettura: 4,8 minuti
Man Ray, all’anagrafe Emmanuel Radnitsky, è un nome che risuona con forza nella storia dell’arte fotografica. L’americano esule nel fermento parigino dei ruggenti anni Venti ridefinisce i contorni della fotografia, trasformando il suo obiettivo in un pennello e la luce in materia. Le sue opere, combinando audacia tecnica e surrealismo fiammeggiante, trascendono le epoche e continuano a ispirare.
Oggi Reporters sans frontières (RSF) mette in risalto questo patrimonio attraverso una pubblicazione eccezionale di 100 foto, un omaggio alla libertà di stampa, acquistabile nelle edicole e librerie francesi dal 6 marzo 2025 o sulla boutique virtuale della associazione. L’integralità dei profitti derivanti dalla vendita degli album fotografici finanzia concretamente le azioni di RSF. Ogni album venduto permette di difendere, nel mondo, l’indipendenza e l’affidabilità del giornalismo.
Un invito all’azione
La pubblicazione di queste immagini non è solo un evento artistico; è anche un invito all’azione. RSF invita il pubblico a impegnarsi nella difesa della libertà di stampa. Sostenendo questa iniziativa, tutti possono contribuire alla protezione dei giornalisti minacciati, alla promozione del giornalismo libero e indipendente e alla lotta contro la disinformazione.
In questo contesto, l’arte e la fotografia possono svolgere un ruolo cruciale nella sensibilizzazione e nella difesa dei diritti fondamentali. La pubblicazione non solo sottolinea l’importanza della libertà di espressione, ma rende anche omaggio all’eredità artistica di Man Ray, pioniere del surrealismo.
L’arte di Man Ray: una rivoluzione visiva e un’eredità duratura
Fu a New York che Man Ray iniziò la sua carriera, sognando di fare il pittore e affascinato dalle avanguardie pittoriche europee. La sua macchina fotografica Kodak, inizialmente utilizzata per incorniciare i suoi dipinti, divenne uno strumento creativo vero e proprio dopo l’incontro decisivo con Marcel Duchamp. Nel 1921, seguì l’amico a Parigi, dove divenne rapidamente una figura emblematica del surrealismo, fianco a fianco con giganti come Éluard, Aragon e Breton. A Montparnasse incontra inoltre Kiki, la sua musa ispiratrice, di cui immortala la bellezza in opere emblematiche come Le Violon d’Ingres e Noire et blanche. Queste immagini, come quelle di Lee Miller, con il quale ebbe un rapporto tumultuoso, testimoniano il suo genio creativo e la sua audacia.
Nel 1940, Man Ray lascia la Francia per Hollywood, abbandonando infine la fotografia per dedicarsi alla pittura: ma la sua influenza sulla fotografia rimane indelebile. Confrontandosi con Leonardo da Vinci nella sua autobiografia, il fotografo americano illustra la portata della sua ambizione artistica. Il suo lavoro, caratterizzato da innovazione e visione, continua a risuonare oggi, ricordando a tutti l’importanza della libertà di espressione.
Un omaggio alla libertà di espressione
Man Ray, famoso per il suo contributo alla fotografia e all’arte del XX secolo, è sempre stato un forte sostenitore della creatività e dell’innovazione. Le sue opere, spesso provocatorie, sfidavano le norme stabilite e incoraggiavano il pensiero critico. RSF, mettendo in risalto le sue fotografie, desidera ricordare al pubblico che la libertà di stampa è un diritto fondamentale che deve essere protetto e celebrato.
Questa raccolta di 100 foto, accuratamente selezionate, offre uno sguardo al mondo unico di Man Ray. Ogni immagine racconta una storia, catturando momenti di bellezza, emozione e riflessione. Riunendo questi scatti in una pubblciazione, RSF spera di aumentare la consapevolezza delle sfide affrontate dai giornalisti e dai professionisti dei media di tutto il mondo. Queste fotografie, sebbene create in un contesto artistico, risuonano con le lotte contemporanee per la libertà di espressione.
Un viaggio attraverso l’album di RSF
Il portfolio di cento pagine offerto da RSF ci immerge nell’affascinante mondo di Man Ray, dalle prime immagini del 1915 agli audaci esperimenti tecnici, passando per fotografie di moda e ritratti dei suoi illustri amici. Questo viaggio visivo si arricchisce di nuovi contributi, in particolare una storia su Kiki di José-Louis Bocquet, un ritratto di Man Ray dell’editore Robert Mc Almon di Maud Simonnot, la biografia di questo spirito ultramoderno elaborata da Jeanne Poret.
Inoltre, la pubblicazione include un estratto dall’autobiografia di Man Ray, Autoritratto (1963), nonché un testo di Whitney Scharer che esplora la relazione tra Man Ray e Lee Miller attraverso la “solarizzazione”. La pubblicazione non si limita al lavoro di Man Ray; comprende anche degli articoli sui di sostenitori della libertà di stampa, come Ahmed el Taher Gouja, Frenchie Mae Cumpio e Marine Vlahovic, nonché un ritratto intransigente del predatore della stampa Robert Fico, primo minitro slovacco. Infine, il fotoreporter belga Gaël Turine insignito del Prix RSF de la Photo Lucas Dolega – SAIF.
La creatività per la difesa dei diritti umani
L’iniziativa di Reporter Senza Frontiere di pubblicare 100 foto di Man Ray per la libertà di stampa ricorda con forza l’importanza della creatività nella difesa dei diritti umani. Celebrando l’opera di Man Ray, RSF sottolinea che la libertà di espressione non è essenziale solo per il giornalismo, ma anche per l’arte e la cultura. In questo momento in cui la libertà di stampa è più che mai in pericolo, è fondamentale rimanere vigili e sostenere coloro che lottano per questa causa.
Celebrando Man Ray attraverso questo portfolio, Reporter Senza Frontiere ci ricorda che la fotografia è un potente vettore di cambiamento e riflessione, essenziale nella lotta per la libertà di stampa. Questo progetto artistico e impegnato ci invita ad apprezzare non solo l’arte, ma anche i valori fondamentali che difende.
Foto: Les Larmes, 1931 © Man Ray 2015 Trust / ADAGP,Paris, 2025.
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Man Ray: al servizio della libertà di stampa con Reporters sans frontières
Tempo stimato per la lettura: 14 minuti
Man Ray, all’anagrafe Emmanuel Radnitsky, è un nome che risuona con forza nella storia dell’arte fotografica. L’americano esule nel fermento parigino dei ruggenti anni Venti ridefinisce i contorni della fotografia, trasformando il suo obiettivo in un pennello e la luce in materia. Le sue opere, combinando audacia tecnica e surrealismo fiammeggiante, trascendono le epoche e continuano a ispirare.
Oggi Reporters sans frontières (RSF) mette in risalto questo patrimonio attraverso una pubblicazione eccezionale di 100 foto, un omaggio alla libertà di stampa, acquistabile nelle edicole e librerie francesi dal 6 marzo 2025 o sulla boutique virtuale della associazione. L’integralità dei profitti derivanti dalla vendita degli album fotografici finanzia concretamente le azioni di RSF. Ogni album venduto permette di difendere, nel mondo, l’indipendenza e l’affidabilità del giornalismo.
Un invito all’azione
La pubblicazione di queste immagini non è solo un evento artistico; è anche un invito all’azione. RSF invita il pubblico a impegnarsi nella difesa della libertà di stampa. Sostenendo questa iniziativa, tutti possono contribuire alla protezione dei giornalisti minacciati, alla promozione del giornalismo libero e indipendente e alla lotta contro la disinformazione.
In questo contesto, l’arte e la fotografia possono svolgere un ruolo cruciale nella sensibilizzazione e nella difesa dei diritti fondamentali. La pubblicazione non solo sottolinea l’importanza della libertà di espressione, ma rende anche omaggio all’eredità artistica di Man Ray, pioniere del surrealismo.
L’arte di Man Ray: una rivoluzione visiva e un’eredità duratura
Fu a New York che Man Ray iniziò la sua carriera, sognando di fare il pittore e affascinato dalle avanguardie pittoriche europee. La sua macchina fotografica Kodak, inizialmente utilizzata per incorniciare i suoi dipinti, divenne uno strumento creativo vero e proprio dopo l’incontro decisivo con Marcel Duchamp. Nel 1921, seguì l’amico a Parigi, dove divenne rapidamente una figura emblematica del surrealismo, fianco a fianco con giganti come Éluard, Aragon e Breton. A Montparnasse incontra inoltre Kiki, la sua musa ispiratrice, di cui immortala la bellezza in opere emblematiche come Le Violon d’Ingres e Noire et blanche. Queste immagini, come quelle di Lee Miller, con il quale ebbe un rapporto tumultuoso, testimoniano il suo genio creativo e la sua audacia.
Nel 1940, Man Ray lascia la Francia per Hollywood, abbandonando infine la fotografia per dedicarsi alla pittura: ma la sua influenza sulla fotografia rimane indelebile. Confrontandosi con Leonardo da Vinci nella sua autobiografia, il fotografo americano illustra la portata della sua ambizione artistica. Il suo lavoro, caratterizzato da innovazione e visione, continua a risuonare oggi, ricordando a tutti l’importanza della libertà di espressione.
Un omaggio alla libertà di espressione
Man Ray, famoso per il suo contributo alla fotografia e all’arte del XX secolo, è sempre stato un forte sostenitore della creatività e dell’innovazione. Le sue opere, spesso provocatorie, sfidavano le norme stabilite e incoraggiavano il pensiero critico. RSF, mettendo in risalto le sue fotografie, desidera ricordare al pubblico che la libertà di stampa è un diritto fondamentale che deve essere protetto e celebrato.
Questa raccolta di 100 foto, accuratamente selezionate, offre uno sguardo al mondo unico di Man Ray. Ogni immagine racconta una storia, catturando momenti di bellezza, emozione e riflessione. Riunendo questi scatti in una pubblciazione, RSF spera di aumentare la consapevolezza delle sfide affrontate dai giornalisti e dai professionisti dei media di tutto il mondo. Queste fotografie, sebbene create in un contesto artistico, risuonano con le lotte contemporanee per la libertà di espressione.
Un viaggio attraverso l’album di RSF
Il portfolio di cento pagine offerto da RSF ci immerge nell’affascinante mondo di Man Ray, dalle prime immagini del 1915 agli audaci esperimenti tecnici, passando per fotografie di moda e ritratti dei suoi illustri amici. Questo viaggio visivo si arricchisce di nuovi contributi, in particolare una storia su Kiki di José-Louis Bocquet, un ritratto di Man Ray dell’editore Robert Mc Almon di Maud Simonnot, la biografia di questo spirito ultramoderno elaborata da Jeanne Poret.
Inoltre, la pubblicazione include un estratto dall’autobiografia di Man Ray, Autoritratto (1963), nonché un testo di Whitney Scharer che esplora la relazione tra Man Ray e Lee Miller attraverso la “solarizzazione”. La pubblicazione non si limita al lavoro di Man Ray; comprende anche degli articoli sui di sostenitori della libertà di stampa, come Ahmed el Taher Gouja, Frenchie Mae Cumpio e Marine Vlahovic, nonché un ritratto intransigente del predatore della stampa Robert Fico, primo minitro slovacco. Infine, il fotoreporter belga Gaël Turine insignito del Prix RSF de la Photo Lucas Dolega – SAIF.
La creatività per la difesa dei diritti umani
L’iniziativa di Reporter Senza Frontiere di pubblicare 100 foto di Man Ray per la libertà di stampa ricorda con forza l’importanza della creatività nella difesa dei diritti umani. Celebrando l’opera di Man Ray, RSF sottolinea che la libertà di espressione non è essenziale solo per il giornalismo, ma anche per l’arte e la cultura. In questo momento in cui la libertà di stampa è più che mai in pericolo, è fondamentale rimanere vigili e sostenere coloro che lottano per questa causa.
Celebrando Man Ray attraverso questo portfolio, Reporter Senza Frontiere ci ricorda che la fotografia è un potente vettore di cambiamento e riflessione, essenziale nella lotta per la libertà di stampa. Questo progetto artistico e impegnato ci invita ad apprezzare non solo l’arte, ma anche i valori fondamentali che difende.
Foto: Les Larmes, 1931 © Man Ray 2015 Trust / ADAGP,Paris, 2025.
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