Nella Valle della Loira, il castello di Cheverny si tinge d’autunno

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 19 Ottobre 2024

Tempo stimato per la lettura: 4,7 minuti

A due ore da Parigi, il castello di Cheverny, come Chambord o Chenonceau, è uno dei gioielli architettonici della Valle della Loira. Il dominio appartiene alla stessa famiglia da più di sei secoli, ancor oggi abitato dai discendenti degli Hurault, il marchese e la marchesa di Vibraye. Una famiglia di precursori, dato che è stato uno dei primi castelli privati ad aprire le porte al pubblico nel 1922.

Tappa obbligata durante una visita nella regione, famoso non solo per la sua magnifica facciata, la sua splendida decorazione interna e i suoi giardini alla francese, ma anche per gli appassionati di fumetti, dato che ha inspirato Hergé per il famoso castello di Moulinsart delle avventure di Tintin.

La grande Sala da pranzo con i colori autunnali. Foto ©Cristina Biordi

L’autunno è Re a Cheverny

In questo periodo dell’anno, la natura ci trasporta in una magnifica celebrazione dei colori. Fino al 12 novembre 2024, il castello si arricchisce di una scenografia autunnale. Fioriscono le decorazioni nei giardini, come i 20.000 crisantemi ma anche nelle stanze del castello. Le decorazioni di stagione impreziosiscono le stanze del castello, come la grande sala da pranzo.

Anche il menu proposto dal ristorante dell’Orangerie è tipicamente autunnale. L’occasione per prendere una pausa più lunga e soggiornare in una delle suite, esterne al castello, moderne che possono ospitare da 2 a 7 persone.

Un esempio di classico stile francese

Dal perfetto equilibrio delle sue facciate ai dettagli dei suoi sontuosi interni, il castello di Cheverny incarna il classico stile francese. Costruito dall’architetto Jacques Bougier tra il 1620 e il 1640, il castello di Cheverny è un precursore dello stile francese affermatosi sotto il regno di Luigi XIV. Sobrietà e simmetria sono le parole chiave di questo edificio costruito con una linea, composto da un corpo centrale incorniciato da due corpi di fabbrica principali e padiglioni angolari. Facilmente riconoscibile grazie alla sua pietra Bourré, che con il tempo si indurisce e sbianca.

La sala delle armi e la Camera del Re

Cheverny resta il più sontuosamente arredato e il più riccamente decorato. I suoi arredi interni, perfettamente conservati, testimoniano l’arte di vivere francese attraverso un’ampia varietà di stili ed epoche. Di particolare bellezza la sala delle armi e la Camera del Re.

La sala delle armi è la stanza più grande del castello. Sopra il camino, un dipinto attribuito a Jean Monier intitolato La morte di Adone. In questa sala anche n magnifico arazzo Gobelins del XVII secolo, notevole per la freschezza dei suoi colori, rappresenta il rapimento della bella Elena da parte di Paride. Alle pareti della Camera del Re sono tesi otto grandi arazzi, realizzati dalla manifattura parigina. Rappresentano anche qui scene tratte  dalla mitologia.

Gudmar Olovson, scultura, I due alberi, Giardino dell’Amore. Foto ©Cristina Biordi

I 6 giardini di Cheverny

Il castello di Cheverny presena 6 giardini tematici. L’ultimo, un frutteto in stile francese chiamato Il giardino dolce o, è stato realizzato nell’autunno del 2020. Da citare anche Il Giardino dell’Amore, dove si trovano sei monumentali sculture in bronzo, opere dello scultore svedese Gudmar Olovson: un omaggio alla vita, all’amore ovviamente e alla famiglia. E ancora Il giradino degli Apprendisti creato nel 2006 nell’ambito di un progetto di reintegrazione. Occupa l’antico sito di un giardino alla francese scomparso da tempo, ma di cui esistono ancora i progetti originali.

Mentre bisognerà aspettare la primavera per ammirare il Giardino dei Tulipani. In questi giorni sono stati piantati 500.000 bulbi di tulipani Triumph per realizzare due nastri di tulipani si snodano e si incrociano nel parco lungo oltre 250 metri. Gli ultimi due sono l’orto e il labirinto.

 

Nella foresta per riprendere contatto con la natura

Per contemplare la natura, la cui bellezza qui è mozzafiato, da aprile a novembre, si può visitare la parte forestale a bordo di barche e auto elettriche. Si scopre il viale di 157 cedri dell’Atlante e del Libano, i tigli, le sequoie, i pini larici della Corsica e della Calabria, i pioppi o anche gli abeti Douglas. La maggior parte di essi furono piantati 150 anni fa da Paul de Vibraye.

A bordo di una barca elettrica si risale un canale nato da un piccolo affluente del Conon. Qui crescono i cipressi calvi della Louisiana, con i piedi nell’acqua, che in questa stagione diventano arancioni, prima di perdere il loro ornamento.

I segreti di Moulinsart

Come già accennato, la facciata del castello di Cheverny ha inspirato Hergé per progettare Moulinsart. È quindi del tutto naturale che il castello abbia scelto di dedicare una mostra permanente al più famoso autore di fumetti. La mostra permanente Les Secrets de Moulinsart, realizzata grazie alla Fondazione Hergé, offre un’immersione nelle avventure di Tintin, con la ricostruzione di alcune stanze del castello del Capitano Haddock in dimensioni reali. Dai sotterranei del Moulinsart al laboratorio del professor Tournesol, passando per la camera da letto di Tintin e la sala da pranzo del castello, questa mostra interattiva è unica in Francia.

Foto apertura: retro del castello di Cheverny, visto dal Giardino degli Apprendisti.

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Nella Valle della Loira, il castello di Cheverny si tinge d’autunno

Published On: 19 Ottobre 2024

About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 14 minuti

A due ore da Parigi, il castello di Cheverny, come Chambord o Chenonceau, è uno dei gioielli architettonici della Valle della Loira. Il dominio appartiene alla stessa famiglia da più di sei secoli, ancor oggi abitato dai discendenti degli Hurault, il marchese e la marchesa di Vibraye. Una famiglia di precursori, dato che è stato uno dei primi castelli privati ad aprire le porte al pubblico nel 1922.

Tappa obbligata durante una visita nella regione, famoso non solo per la sua magnifica facciata, la sua splendida decorazione interna e i suoi giardini alla francese, ma anche per gli appassionati di fumetti, dato che ha inspirato Hergé per il famoso castello di Moulinsart delle avventure di Tintin.

La grande Sala da pranzo con i colori autunnali. Foto ©Cristina Biordi

L’autunno è Re a Cheverny

In questo periodo dell’anno, la natura ci trasporta in una magnifica celebrazione dei colori. Fino al 12 novembre 2024, il castello si arricchisce di una scenografia autunnale. Fioriscono le decorazioni nei giardini, come i 20.000 crisantemi ma anche nelle stanze del castello. Le decorazioni di stagione impreziosiscono le stanze del castello, come la grande sala da pranzo.

Anche il menu proposto dal ristorante dell’Orangerie è tipicamente autunnale. L’occasione per prendere una pausa più lunga e soggiornare in una delle suite, esterne al castello, moderne che possono ospitare da 2 a 7 persone.

Un esempio di classico stile francese

Dal perfetto equilibrio delle sue facciate ai dettagli dei suoi sontuosi interni, il castello di Cheverny incarna il classico stile francese. Costruito dall’architetto Jacques Bougier tra il 1620 e il 1640, il castello di Cheverny è un precursore dello stile francese affermatosi sotto il regno di Luigi XIV. Sobrietà e simmetria sono le parole chiave di questo edificio costruito con una linea, composto da un corpo centrale incorniciato da due corpi di fabbrica principali e padiglioni angolari. Facilmente riconoscibile grazie alla sua pietra Bourré, che con il tempo si indurisce e sbianca.

La sala delle armi e la Camera del Re

Cheverny resta il più sontuosamente arredato e il più riccamente decorato. I suoi arredi interni, perfettamente conservati, testimoniano l’arte di vivere francese attraverso un’ampia varietà di stili ed epoche. Di particolare bellezza la sala delle armi e la Camera del Re.

La sala delle armi è la stanza più grande del castello. Sopra il camino, un dipinto attribuito a Jean Monier intitolato La morte di Adone. In questa sala anche n magnifico arazzo Gobelins del XVII secolo, notevole per la freschezza dei suoi colori, rappresenta il rapimento della bella Elena da parte di Paride. Alle pareti della Camera del Re sono tesi otto grandi arazzi, realizzati dalla manifattura parigina. Rappresentano anche qui scene tratte  dalla mitologia.

Gudmar Olovson, scultura, I due alberi, Giardino dell’Amore. Foto ©Cristina Biordi

I 6 giardini di Cheverny

Il castello di Cheverny presena 6 giardini tematici. L’ultimo, un frutteto in stile francese chiamato Il giardino dolce o, è stato realizzato nell’autunno del 2020. Da citare anche Il Giardino dell’Amore, dove si trovano sei monumentali sculture in bronzo, opere dello scultore svedese Gudmar Olovson: un omaggio alla vita, all’amore ovviamente e alla famiglia. E ancora Il giradino degli Apprendisti creato nel 2006 nell’ambito di un progetto di reintegrazione. Occupa l’antico sito di un giardino alla francese scomparso da tempo, ma di cui esistono ancora i progetti originali.

Mentre bisognerà aspettare la primavera per ammirare il Giardino dei Tulipani. In questi giorni sono stati piantati 500.000 bulbi di tulipani Triumph per realizzare due nastri di tulipani si snodano e si incrociano nel parco lungo oltre 250 metri. Gli ultimi due sono l’orto e il labirinto.

 

Nella foresta per riprendere contatto con la natura

Per contemplare la natura, la cui bellezza qui è mozzafiato, da aprile a novembre, si può visitare la parte forestale a bordo di barche e auto elettriche. Si scopre il viale di 157 cedri dell’Atlante e del Libano, i tigli, le sequoie, i pini larici della Corsica e della Calabria, i pioppi o anche gli abeti Douglas. La maggior parte di essi furono piantati 150 anni fa da Paul de Vibraye.

A bordo di una barca elettrica si risale un canale nato da un piccolo affluente del Conon. Qui crescono i cipressi calvi della Louisiana, con i piedi nell’acqua, che in questa stagione diventano arancioni, prima di perdere il loro ornamento.

I segreti di Moulinsart

Come già accennato, la facciata del castello di Cheverny ha inspirato Hergé per progettare Moulinsart. È quindi del tutto naturale che il castello abbia scelto di dedicare una mostra permanente al più famoso autore di fumetti. La mostra permanente Les Secrets de Moulinsart, realizzata grazie alla Fondazione Hergé, offre un’immersione nelle avventure di Tintin, con la ricostruzione di alcune stanze del castello del Capitano Haddock in dimensioni reali. Dai sotterranei del Moulinsart al laboratorio del professor Tournesol, passando per la camera da letto di Tintin e la sala da pranzo del castello, questa mostra interattiva è unica in Francia.

Foto apertura: retro del castello di Cheverny, visto dal Giardino degli Apprendisti.

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