Rifugio universo di Lisa Gelli a Le Piagge di Firenze

About the Author: Redazione ViviCreativo

Published On: 17 Giugno 2024

Tempo stimato per la lettura: 2,6 minuti

Un percorso di ascolto, cura dello spazio e delle persone: un vero laboratorio partecipativo che ha innescato un processo artistico di rielaborazione e creazione, culminato nell’opera murale Rifugio universo dell’artista Lisa Gelli. Questo progetto si è sviluppato all’interno del complesso residenziale di housing sociale denominato Osteria Social Club, in via dell’Osteria a Le Piagge di Firenze, di proprietà del Fondo Housing Toscano Fondo Housing Toscano (FHT), gestito da Investire SGR e partecipato dal Fondo Investimenti per l’Abitare, dalla Regione Toscana e dalle principali fondazioni di origine bancaria del territorio, tra cui la Fondazione C.R. Firenze, ed è stato curato dalla galleria fiorentina Street Levels Gallery.

Lo spazio murale uno specchio dei pensieri

L’opera di Lisa Gelli è il risultato di due incontri con gli abitanti dell’Osteria: un vero opificio fatto di significativi momenti di confronto, in cui l’artista si è messa in ascolto di chi quello spazio lo abita e lo vive ogni giorno, così da poter raccogliere stimoli e input da riportare poi sul muro, per rendere lo spazio murale uno specchio dei pensieri e delle visioni delle persone che lo abitano.

Il primo concetto esplorato è stato quello di rifugio, legato alla natura stessa della casa. Gli inquilini sono stati invitati a esprimere un colore, un oggetto, un animale che evocasse in loro un senso di protezione, di serenità, che li facesse sentire a casa, al riparo e al sicuro. È seguito un secondo incontro, che ha visto la presenza anche dei piccoli, in cui l’artista ha chiesto di disegnare le pareti, il soffitto o il pavimento di uno spazio immaginario, di farlo diventare il loro rifugio. Ai partecipanti è stato poi chiesto di modellare uno o più personaggi che potessero abitare questo spazio. Un altro concetto chiave indagato da Gelli è stato il teatro, sia per l’uso attuale dello spazio in cui l’opera si inserisce, sia per i futuri progetti che trasformeranno sempre di più l’area in un teatro sui generis.

Uno spazio teatrale a cielo aperto

Lisa Gelli ha quindi rappresentato uno spazio teatrale a cielo aperto, un universo sorretto da elementi naturali come alberi o mare, che si modellano per creare quinte teatrali. Sulle scale compaiono delle chiavi, proposte nelle illustrazioni degli stessi condomini, a simboleggiare le diverse chiavi di lettura che gli spettatori possono cogliere dalle rappresentazioni teatrali. Sulle pareti laterali fanno capolino degli animali in veste di guardiani del luogo: rappresentazioni zoomorfe che diventano maschere teatrali e costellazioni, come quelle del cane maggiore, del cane minore o del delfino.

L’opera che incanta e stupisce grazie alla forte componente grafica e alla vivacità pittorica. La palette colore calda e avvolgente, con largo utilizzo del rosso corallo, dell’ocra e del navy, conferisce alla creazione una notevole intensità visiva.

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Published On: 17 Giugno 2024

About the Author: Redazione ViviCreativo

Tempo stimato per la lettura: 8 minuti

Un percorso di ascolto, cura dello spazio e delle persone: un vero laboratorio partecipativo che ha innescato un processo artistico di rielaborazione e creazione, culminato nell’opera murale Rifugio universo dell’artista Lisa Gelli. Questo progetto si è sviluppato all’interno del complesso residenziale di housing sociale denominato Osteria Social Club, in via dell’Osteria a Le Piagge di Firenze, di proprietà del Fondo Housing Toscano Fondo Housing Toscano (FHT), gestito da Investire SGR e partecipato dal Fondo Investimenti per l’Abitare, dalla Regione Toscana e dalle principali fondazioni di origine bancaria del territorio, tra cui la Fondazione C.R. Firenze, ed è stato curato dalla galleria fiorentina Street Levels Gallery.

Lo spazio murale uno specchio dei pensieri

L’opera di Lisa Gelli è il risultato di due incontri con gli abitanti dell’Osteria: un vero opificio fatto di significativi momenti di confronto, in cui l’artista si è messa in ascolto di chi quello spazio lo abita e lo vive ogni giorno, così da poter raccogliere stimoli e input da riportare poi sul muro, per rendere lo spazio murale uno specchio dei pensieri e delle visioni delle persone che lo abitano.

Il primo concetto esplorato è stato quello di rifugio, legato alla natura stessa della casa. Gli inquilini sono stati invitati a esprimere un colore, un oggetto, un animale che evocasse in loro un senso di protezione, di serenità, che li facesse sentire a casa, al riparo e al sicuro. È seguito un secondo incontro, che ha visto la presenza anche dei piccoli, in cui l’artista ha chiesto di disegnare le pareti, il soffitto o il pavimento di uno spazio immaginario, di farlo diventare il loro rifugio. Ai partecipanti è stato poi chiesto di modellare uno o più personaggi che potessero abitare questo spazio. Un altro concetto chiave indagato da Gelli è stato il teatro, sia per l’uso attuale dello spazio in cui l’opera si inserisce, sia per i futuri progetti che trasformeranno sempre di più l’area in un teatro sui generis.

Uno spazio teatrale a cielo aperto

Lisa Gelli ha quindi rappresentato uno spazio teatrale a cielo aperto, un universo sorretto da elementi naturali come alberi o mare, che si modellano per creare quinte teatrali. Sulle scale compaiono delle chiavi, proposte nelle illustrazioni degli stessi condomini, a simboleggiare le diverse chiavi di lettura che gli spettatori possono cogliere dalle rappresentazioni teatrali. Sulle pareti laterali fanno capolino degli animali in veste di guardiani del luogo: rappresentazioni zoomorfe che diventano maschere teatrali e costellazioni, come quelle del cane maggiore, del cane minore o del delfino.

L’opera che incanta e stupisce grazie alla forte componente grafica e alla vivacità pittorica. La palette colore calda e avvolgente, con largo utilizzo del rosso corallo, dell’ocra e del navy, conferisce alla creazione una notevole intensità visiva.

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