Seguendo le onde. Lars Fredrikson in dialogo con gli artisti contemporanei Anastasia Ax e Christine Ödlund
Tempo stimato per la lettura: 2,7 minuti
La stagione primaverile 2024 dell’Istituto Svedese a Parigi si apre con la mostra Following the Waves, una selezione di opere di Lars Fredrikson, in dialogo con due artisti svedesi contemporanei, Anastasia Ax e Christine Ödlund. L’esposizione, dall’8 marzo al 16 giugno, riunisce immagini e sculture, poesie e letture, ma anche oggetti animati, movimento e suono.
Gli esordi e gli studi a Parigi
A metà degli anni Quaranta, Lars Fredrikson, un giovane ingegnere radiofonico, provò con un amico a realizzare sculture utilizzando esplosivi su una spiaggia in Svezia. L’approccio artistico è sensazionale per l’epoca e apre la strada a un lavoro singolare e vario.
Ben presto Lars Fredrikson andò a Parigi per studiare arte. Dopo un giro attraverso la marina mercantile svedese che lo portò più volte in giro per il mondo, ritornò in Francia e si stabilì nel sud, dove rimase fino alla fine della sua vita. Il suo lavoro è allo stesso tempo prolifico e rivoluzionario nei campi della scultura cinetica, dell’immagine, del suono e delle nuove tecnologie. Un lavoro che prevede numerose collaborazioni innovative al crocevia tra suono e poesia, scultura e movimento, nonché significativi progressi tecnologici al servizio dell’arte.
Un omaggio a un artista poco noto
Questa mostra di circa sessanta opere è esposta in tutti gli spazi espositivi dell’Istituto Svedese, alcuni dei quali inaugurati per l’occasione. Una delle prime opere che il visitatore incontra è un trittico in acciaio inossidabile di Lars Fredrikson che, distorcendo la nostra percezione dello spazio, ci trasporta in un parco giochi dove tutto è possibile.
C’è anche un’ampia selezione di lavori su carta realizzati con i fax molto prima che il fax diventasse un oggetto comune, un esempio della sua ingegneria artistica e della sua passione per la trascrizione delle onde attraverso diversi media. La mostra presenta anche molte delle sue opere cinetiche, oggetti murali mobili e motorizzati che ridefiniscono le nozioni di scultura, mobile e pittura. Si possono vedere anche opere sonore, libri d’artista e uno dei famosi Scritti Sovversivi, sculture sonore e visive create su uno schermo televisivo. Molte opere non sono mai state esposte prima e ci permettono di comprendere un artista la cui energia creativa sembra inesauribile.
L’eredità di Lars Fredrikson
È stato naturale ed emozionante riunire l’arte di Anastasia Axe e Christine Ödlund con quella di Lars Fredrikson. Sebbene siano artisti apparentemente molto diversi, ci sono molti punti di contatto tra loro. Anastasia Ax e Christine Ödlund praticano entrambe un’arte audace, versatile e sperimentale, che si evolve molto liberamente in un vasto e ricco campo di espressioni e materiali: scultura e varie forme di immagini, performance, movimento e suono. Condividono inoltre con Lars Fredrikson un grande fascino per il modo in cui l’energia si muove, si trasforma e si manifesta nei diversi materiali, nonché per il modo in cui si stabilisce la comunicazione tra diverse forme di vita e stati.
condividi su
Seguendo le onde. Lars Fredrikson in dialogo con gli artisti contemporanei Anastasia Ax e Christine Ödlund
Tempo stimato per la lettura: 8 minuti
La stagione primaverile 2024 dell’Istituto Svedese a Parigi si apre con la mostra Following the Waves, una selezione di opere di Lars Fredrikson, in dialogo con due artisti svedesi contemporanei, Anastasia Ax e Christine Ödlund. L’esposizione, dall’8 marzo al 16 giugno, riunisce immagini e sculture, poesie e letture, ma anche oggetti animati, movimento e suono.
Gli esordi e gli studi a Parigi
A metà degli anni Quaranta, Lars Fredrikson, un giovane ingegnere radiofonico, provò con un amico a realizzare sculture utilizzando esplosivi su una spiaggia in Svezia. L’approccio artistico è sensazionale per l’epoca e apre la strada a un lavoro singolare e vario.
Ben presto Lars Fredrikson andò a Parigi per studiare arte. Dopo un giro attraverso la marina mercantile svedese che lo portò più volte in giro per il mondo, ritornò in Francia e si stabilì nel sud, dove rimase fino alla fine della sua vita. Il suo lavoro è allo stesso tempo prolifico e rivoluzionario nei campi della scultura cinetica, dell’immagine, del suono e delle nuove tecnologie. Un lavoro che prevede numerose collaborazioni innovative al crocevia tra suono e poesia, scultura e movimento, nonché significativi progressi tecnologici al servizio dell’arte.
Un omaggio a un artista poco noto
Questa mostra di circa sessanta opere è esposta in tutti gli spazi espositivi dell’Istituto Svedese, alcuni dei quali inaugurati per l’occasione. Una delle prime opere che il visitatore incontra è un trittico in acciaio inossidabile di Lars Fredrikson che, distorcendo la nostra percezione dello spazio, ci trasporta in un parco giochi dove tutto è possibile.
C’è anche un’ampia selezione di lavori su carta realizzati con i fax molto prima che il fax diventasse un oggetto comune, un esempio della sua ingegneria artistica e della sua passione per la trascrizione delle onde attraverso diversi media. La mostra presenta anche molte delle sue opere cinetiche, oggetti murali mobili e motorizzati che ridefiniscono le nozioni di scultura, mobile e pittura. Si possono vedere anche opere sonore, libri d’artista e uno dei famosi Scritti Sovversivi, sculture sonore e visive create su uno schermo televisivo. Molte opere non sono mai state esposte prima e ci permettono di comprendere un artista la cui energia creativa sembra inesauribile.
L’eredità di Lars Fredrikson
È stato naturale ed emozionante riunire l’arte di Anastasia Axe e Christine Ödlund con quella di Lars Fredrikson. Sebbene siano artisti apparentemente molto diversi, ci sono molti punti di contatto tra loro. Anastasia Ax e Christine Ödlund praticano entrambe un’arte audace, versatile e sperimentale, che si evolve molto liberamente in un vasto e ricco campo di espressioni e materiali: scultura e varie forme di immagini, performance, movimento e suono. Condividono inoltre con Lars Fredrikson un grande fascino per il modo in cui l’energia si muove, si trasforma e si manifesta nei diversi materiali, nonché per il modo in cui si stabilisce la comunicazione tra diverse forme di vita e stati.
seguici su