Storie di pietra a Villa Medici
Tempo stimato per la lettura: 1,2 minuti
Accompagnata dalla prosa dello scrittore Roger Caillois, la mostra Storie di pietra, presentata a Villa Medici, dal 13 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024, riunisce oltre 200 opere, dal più antico minerale terrestre risalente a 4,4 miliardi di anni fa fino all’ultimo minerale creato, la Sentimentite, dall’artista contemporanea Agnieszka Kurant.
L’esposizione è organizzata con il sostegno di Van Cleef & Arpels e ha beneficiato dei prestiti di oltre 70 istituzioni. Il percorso si snoda in dieci sale espositive e prosegue nell’antica cisterna di Villa Medici, negli appartamenti del Cardinale Ferdinando de’ Medici e nell’atelier Balthus.
Le suggestioni che queste pietre hanno suscitato negli artisti di tutte le epoche ci permettono di misurare fino a che punto i nostri pensieri, i nostri miti, le nostre proteste e, talvolta, anche le nostre inquietudini abbiano beneficiato della loro vicinanza. Vi dialogano riuniti, al di là delle contingenze della Storia, pietre ai margini dei sentieri e cristalli ambiti, pietre votive, semplici rovine o armi dei deboli per difendersi dai potenti, oggetti di studio scientifico, di contemplazione romantica. E tra gli Uomini, dalle società megalitiche ai grandi nomi della modernità, troviamo Auguste Rodin o Giuseppe Penone, Charlotte Perriand o Antonio Tempesta, Tatiana Trouvé o Facteur Cheval; tutti, ispirati dai loro misteri sedimentati, sono gli araldi di questa vasta narrazione.
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Storie di pietra a Villa Medici
Tempo stimato per la lettura: 4 minuti
Accompagnata dalla prosa dello scrittore Roger Caillois, la mostra Storie di pietra, presentata a Villa Medici, dal 13 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024, riunisce oltre 200 opere, dal più antico minerale terrestre risalente a 4,4 miliardi di anni fa fino all’ultimo minerale creato, la Sentimentite, dall’artista contemporanea Agnieszka Kurant.
L’esposizione è organizzata con il sostegno di Van Cleef & Arpels e ha beneficiato dei prestiti di oltre 70 istituzioni. Il percorso si snoda in dieci sale espositive e prosegue nell’antica cisterna di Villa Medici, negli appartamenti del Cardinale Ferdinando de’ Medici e nell’atelier Balthus.
Le suggestioni che queste pietre hanno suscitato negli artisti di tutte le epoche ci permettono di misurare fino a che punto i nostri pensieri, i nostri miti, le nostre proteste e, talvolta, anche le nostre inquietudini abbiano beneficiato della loro vicinanza. Vi dialogano riuniti, al di là delle contingenze della Storia, pietre ai margini dei sentieri e cristalli ambiti, pietre votive, semplici rovine o armi dei deboli per difendersi dai potenti, oggetti di studio scientifico, di contemplazione romantica. E tra gli Uomini, dalle società megalitiche ai grandi nomi della modernità, troviamo Auguste Rodin o Giuseppe Penone, Charlotte Perriand o Antonio Tempesta, Tatiana Trouvé o Facteur Cheval; tutti, ispirati dai loro misteri sedimentati, sono gli araldi di questa vasta narrazione.
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