Strategia e creatività: intervista a Roberta Flamini
Tempo stimato per la lettura: 4,1 minuti
Da cosa parti, da quali elementi parti per strutturare una strategia per il cliente?
Naturalmente dal cliente. Il primo incontro è molto importante. È un momento nel quale andiamo ad acquisire le informazioni necessarie alla compilazione di un brief (obiettivi, identità, target…). Con le informazioni necessarie alla mano, possiamo dar vita al processo creativo, fatto di ricerche estetiche, concorrenziali, testuali…l’analisi situazionale è molto importante perché, come spiega Munari, c’è differenza tra fantasia, invenzione, creatività ed immaginazione. “La creatività, usa sia la fantasia che l’invenzione per produrre qualcosa che prima non c’era ma che sia realizzabile e funzionante.” La pubblicità, per quanto strettamente legata all’estetica, non è arte illustrazione o arte digitale, può utilizzarla ma per comunicare un messaggio avente un obiettivo ben preciso. Per queste ragioni è importante studiare il cliente e il suo mercato. Durante la preparazione alla copy, la mente elabora continuamente slogan, immagini, soggetti pubblicitari…Si testano tutte le strade possibili per il tipo di attività. Ci si confronta all’esterno per testarne l’efficacia, si individua la strada migliore e si perfeziona, infine si presenta al cliente. Di solito non si da molta importanza a questa fase del lavoro. Non viene sempre compreso l’impegno che c’è dietro ad una proposta creativa. Tuttavia è sempre emozionante osservare i volti di quei clienti che rimangono colpiti positivamente, è sicuramente un emozione unica.
Secondo te come sta cambiando il consumatore e come cambia dunque la comunicazione?
Ogni cambiamento, ogni evoluzione, come ovvio, porta con se una dualità come lo yin e lo yang. Tecnologie sempre più avanzate, la rete che cresce a dismisura, i social network, i film con sistemi operativi di cui ci si può innamorare. sistemi sempre più complessi creati per semplificare sempre di più le nostre vite. La società ci vuole tecnologici, “smart”, connessi. Schiavi degli smartphone in un mondo saturo di pubblicità dove in parallelo viaggiano problemi di sempre e controindicazioni. Il consumatore di oggi, (ogni consumatore è in parte influenzato dalla propria cultura di appartenenza) generalizzando un po’, è abituato alla pubblicità e ne è diventato anche un rispettabile critico. Ormai fa parte della nostra vita, ne siamo praticamente invasi. Le regole sono sempre le stesse per alcuni aspetti (la psicologia gioca sempre un ruolo fondamentale) eppure oggi si va verso la multi-sensorialità, l’interazione sempre più performante, tra persone e sistemi e tra sistemi e sistemi. Come abbiamo visto negli ultimi Lions, al momento è l’aspetto interattivo, coinvolgente, partecipativo, a vincere. Il consumatore ha bisogno di sentirsi protagonista, ha bisogno di novità, di coinvolgimento. Investire in questo oggi significa cavalcare un’onda avanguardista decisamente vincente.
Internet e nuovi media: quali vantaggi credi ci siano per le aziende che investono in pubblicità?
“Chi vuole mettersi in mostra” è sicuro di sé. Chi è sicuro di se crede in se stesso. Chi crede davvero fa qualunque cosa per vincere. Penso che sacrificare molto della propria vita, impegnarsi a fondo, pensare e ripensare, significhi avere un sogno. Se si fatica tanto per ottenere dei buoni risultati e poi non si comunicano a coloro per i quali sono stati raggiunti, si fallisce in partenza. Un’azienda che vuole ottenere dei risultati in termini di crescita economica e notorietà dovrebbe sempre inserire all’interno dei propri investimenti fondamentali, la pubblicità. Investire in pubblicità permette di conoscersi tramite il riscontro esterno, il confronto con il target, e aiuta a conoscere meglio i propri consumatori. Internet e i nuovi media oggi sono fondamentali e dovrebbero essere sempre inclusi nell’investimento pubblicitario dell’azienda. Non siamo più nell’era in cui “ho bisogno di un sito perché lo hanno tutti”, siamo nell’era in cui il tuo sito è il tuo avatar così come i social network. Sono strumenti che possiamo considerare estensioni di noi stessi, della nostra azienda. I vantaggi che offrono sono davvero infiniti. Permettono di abbattere le distanze, di essere raggiungibili per chiunque, ovunque, di avere statistiche e riscontri immediati, ricerche di mercato gratis, di poter generare una vendita diretta, permettono di comunicare facilmente e rapidamente, e di ottenere visibilità a costi più contenuti rispetto ai mass media. Un consiglio utile è quello di non aver paura di perdere, di fallire e quindi per non rischiare non lanciarsi mai. La paura dovrebbe essere la scintilla che accende il motore. L’adrenalina che mantiene vigile la concentrazione e fa nascere la voglia di vincere con la consapevolezza di meritarselo e di essere bravi davvero. Abbiamo a disposizione mezzi, soluzioni, creatività, possiamo realizzare qualunque cosa ed essere ovunque. Per citare Soichiro Honda:”Credi nei tuoi sogni e loro crederanno in te”.
condividi su
Strategia e creatività: intervista a Roberta Flamini
Tempo stimato per la lettura: 12 minuti
Da cosa parti, da quali elementi parti per strutturare una strategia per il cliente?
Naturalmente dal cliente. Il primo incontro è molto importante. È un momento nel quale andiamo ad acquisire le informazioni necessarie alla compilazione di un brief (obiettivi, identità, target…). Con le informazioni necessarie alla mano, possiamo dar vita al processo creativo, fatto di ricerche estetiche, concorrenziali, testuali…l’analisi situazionale è molto importante perché, come spiega Munari, c’è differenza tra fantasia, invenzione, creatività ed immaginazione. “La creatività, usa sia la fantasia che l’invenzione per produrre qualcosa che prima non c’era ma che sia realizzabile e funzionante.” La pubblicità, per quanto strettamente legata all’estetica, non è arte illustrazione o arte digitale, può utilizzarla ma per comunicare un messaggio avente un obiettivo ben preciso. Per queste ragioni è importante studiare il cliente e il suo mercato. Durante la preparazione alla copy, la mente elabora continuamente slogan, immagini, soggetti pubblicitari…Si testano tutte le strade possibili per il tipo di attività. Ci si confronta all’esterno per testarne l’efficacia, si individua la strada migliore e si perfeziona, infine si presenta al cliente. Di solito non si da molta importanza a questa fase del lavoro. Non viene sempre compreso l’impegno che c’è dietro ad una proposta creativa. Tuttavia è sempre emozionante osservare i volti di quei clienti che rimangono colpiti positivamente, è sicuramente un emozione unica.
Secondo te come sta cambiando il consumatore e come cambia dunque la comunicazione?
Ogni cambiamento, ogni evoluzione, come ovvio, porta con se una dualità come lo yin e lo yang. Tecnologie sempre più avanzate, la rete che cresce a dismisura, i social network, i film con sistemi operativi di cui ci si può innamorare. sistemi sempre più complessi creati per semplificare sempre di più le nostre vite. La società ci vuole tecnologici, “smart”, connessi. Schiavi degli smartphone in un mondo saturo di pubblicità dove in parallelo viaggiano problemi di sempre e controindicazioni. Il consumatore di oggi, (ogni consumatore è in parte influenzato dalla propria cultura di appartenenza) generalizzando un po’, è abituato alla pubblicità e ne è diventato anche un rispettabile critico. Ormai fa parte della nostra vita, ne siamo praticamente invasi. Le regole sono sempre le stesse per alcuni aspetti (la psicologia gioca sempre un ruolo fondamentale) eppure oggi si va verso la multi-sensorialità, l’interazione sempre più performante, tra persone e sistemi e tra sistemi e sistemi. Come abbiamo visto negli ultimi Lions, al momento è l’aspetto interattivo, coinvolgente, partecipativo, a vincere. Il consumatore ha bisogno di sentirsi protagonista, ha bisogno di novità, di coinvolgimento. Investire in questo oggi significa cavalcare un’onda avanguardista decisamente vincente.
Internet e nuovi media: quali vantaggi credi ci siano per le aziende che investono in pubblicità?
“Chi vuole mettersi in mostra” è sicuro di sé. Chi è sicuro di se crede in se stesso. Chi crede davvero fa qualunque cosa per vincere. Penso che sacrificare molto della propria vita, impegnarsi a fondo, pensare e ripensare, significhi avere un sogno. Se si fatica tanto per ottenere dei buoni risultati e poi non si comunicano a coloro per i quali sono stati raggiunti, si fallisce in partenza. Un’azienda che vuole ottenere dei risultati in termini di crescita economica e notorietà dovrebbe sempre inserire all’interno dei propri investimenti fondamentali, la pubblicità. Investire in pubblicità permette di conoscersi tramite il riscontro esterno, il confronto con il target, e aiuta a conoscere meglio i propri consumatori. Internet e i nuovi media oggi sono fondamentali e dovrebbero essere sempre inclusi nell’investimento pubblicitario dell’azienda. Non siamo più nell’era in cui “ho bisogno di un sito perché lo hanno tutti”, siamo nell’era in cui il tuo sito è il tuo avatar così come i social network. Sono strumenti che possiamo considerare estensioni di noi stessi, della nostra azienda. I vantaggi che offrono sono davvero infiniti. Permettono di abbattere le distanze, di essere raggiungibili per chiunque, ovunque, di avere statistiche e riscontri immediati, ricerche di mercato gratis, di poter generare una vendita diretta, permettono di comunicare facilmente e rapidamente, e di ottenere visibilità a costi più contenuti rispetto ai mass media. Un consiglio utile è quello di non aver paura di perdere, di fallire e quindi per non rischiare non lanciarsi mai. La paura dovrebbe essere la scintilla che accende il motore. L’adrenalina che mantiene vigile la concentrazione e fa nascere la voglia di vincere con la consapevolezza di meritarselo e di essere bravi davvero. Abbiamo a disposizione mezzi, soluzioni, creatività, possiamo realizzare qualunque cosa ed essere ovunque. Per citare Soichiro Honda:”Credi nei tuoi sogni e loro crederanno in te”.
seguici su