Surrealismo. La mostra del centenario, al Centre Pompidou

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 7 Settembre 2024

Tempo stimato per la lettura: 1,8 minuti

È una delle esposizioni più attese della rentrée culturale parigina. La mostra al Centre Pompidou sul Surrealismo, aperta al pubblico dal 4 settembre 2024 fino al 13 gennaio 2025, registra già code di visitatori da record.

Ripercorrendo oltre 40 anni di significativa effervescenza creativa, dal 1924 al 1969, questa mostra celebra l’anniversario del movimento, nato nel 1924 con la pubblicazione del Manifesto della Fondazione di André Breton, prestato per l’occasione dalla Biblioteca Nazionale di Francia.

Dipinti, disegni, film, fotografie e documenti letterari, ritrovano tutte le opere emblematiche del movimento che, nonostante il suo scioglimento ufficiale nel 1969, l’influenza e affascina ancora oggi molti artisti.

Un labirinto in 14 capitoli

Al tempo stesso cronologica e tematica, l’esposizione è scandita da 14 capitoli che evocano le figure letterarie che hanno ispirato il movimento (Lautréamont, Lewis Carroll, Sade…) e i principi poetici che strutturano il suo immaginario (l’artista-mezzo, i sogni, la pietra filosofale, la foresta…). La mostra – curata da Didier Ottinger, vicedirettore del Museo Nazionale d’Arte Moderna, e Marie Sarré, responsabile della conservazione presso il dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou – unisce dipinti, disegni, film, fotografie e documenti letterari e presenta le opere emblematiche del movimento, provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private internazionali.

Il viaggio parte dall’Inferno

Per accedere alla mostra, i visitatori attraversano un onirico atrio concepito come una “scatola magica”. Ispirato al fascino dei surrealisti per la cultura popolare (treno fantasma, luna park), questo dispositivo immersivo evoca il cabaret “L’Enfer”, situato sotto le finestre di André Breton.

Sono esposte opere simbolo del movimento, provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private internazionali  : Il Grande Masturbatore di Salvador Dalí (Museo Reina Sofía), Valori Personali di René Magritte (Museo di Arte Moderna di San Francisco), Il Cervello di il Bambino (Moderna Museet, Stoccolma) e Canzone d’amore (MoMA, New York) di Giorgio de Chirico , La grande foresta di Max Ernst (Museo di Basilea), Il cane che abbaia alla luna di Joan Miró (Philadelphia Museum of Art), ecc. .

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About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 5 minuti

È una delle esposizioni più attese della rentrée culturale parigina. La mostra al Centre Pompidou sul Surrealismo, aperta al pubblico dal 4 settembre 2024 fino al 13 gennaio 2025, registra già code di visitatori da record.

Ripercorrendo oltre 40 anni di significativa effervescenza creativa, dal 1924 al 1969, questa mostra celebra l’anniversario del movimento, nato nel 1924 con la pubblicazione del Manifesto della Fondazione di André Breton, prestato per l’occasione dalla Biblioteca Nazionale di Francia.

Dipinti, disegni, film, fotografie e documenti letterari, ritrovano tutte le opere emblematiche del movimento che, nonostante il suo scioglimento ufficiale nel 1969, l’influenza e affascina ancora oggi molti artisti.

Un labirinto in 14 capitoli

Al tempo stesso cronologica e tematica, l’esposizione è scandita da 14 capitoli che evocano le figure letterarie che hanno ispirato il movimento (Lautréamont, Lewis Carroll, Sade…) e i principi poetici che strutturano il suo immaginario (l’artista-mezzo, i sogni, la pietra filosofale, la foresta…). La mostra – curata da Didier Ottinger, vicedirettore del Museo Nazionale d’Arte Moderna, e Marie Sarré, responsabile della conservazione presso il dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou – unisce dipinti, disegni, film, fotografie e documenti letterari e presenta le opere emblematiche del movimento, provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private internazionali.

Il viaggio parte dall’Inferno

Per accedere alla mostra, i visitatori attraversano un onirico atrio concepito come una “scatola magica”. Ispirato al fascino dei surrealisti per la cultura popolare (treno fantasma, luna park), questo dispositivo immersivo evoca il cabaret “L’Enfer”, situato sotto le finestre di André Breton.

Sono esposte opere simbolo del movimento, provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private internazionali  : Il Grande Masturbatore di Salvador Dalí (Museo Reina Sofía), Valori Personali di René Magritte (Museo di Arte Moderna di San Francisco), Il Cervello di il Bambino (Moderna Museet, Stoccolma) e Canzone d’amore (MoMA, New York) di Giorgio de Chirico , La grande foresta di Max Ernst (Museo di Basilea), Il cane che abbaia alla luna di Joan Miró (Philadelphia Museum of Art), ecc. .

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