Van Gogh a Trieste: la mostra dei record

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 1 Luglio 2024

Tempo stimato per la lettura: 3,9 minuti

Fino al 30 giugno 2024, il Museo Revoltella di Trieste ospita una straordinaria mostra dedicata a Van Gogh. Sono esposti oltre 50 capolavori dell’artista tra i più amati dal pubblico di tutto il mondo – tra cui le opere iconiche quali “L’Arlesiana (da Gauguin)”, “Ritratto di uomo (Ritratto di Joseph-Michel Ginoux)”, “Il Seminatore” e “il Giardiniere”.

In occasione della mostra su Van Gogh, con un unico biglietto d’ingresso si può visitare anche il bellissimo Museo Revoltella – Galleria d’arte moderna di Trieste che vanta una prestigiosa collezione: a partire dal ricchissimo lascito dell’omonimo barone Pasquale Revoltella – che ne fece la sua dimora fino al 1869 – fino alle più recenti acquisizioni di importanti esponenti dell’arte moderna e contemporanea.

Il disegno è l’origine di tutto

L’esposizione documenta l’intero percorso del pittore includendo anche un nutrito numero di disegni perché, come scriveva lo stesso Van Gogh, “Il disegno è l’origine di tutto” e nessuna esplorazione della vita e dell’opera di questo artista sarebbe completa senza uno sguardo ai suoi molti, incredibili disegni, tutt’altro che meri strumenti per la preparazione di più ambiziose opere su tela. Come diceva lui stesso, disegnare vuol dire “lavorare attraverso un invisibile muro di ferro che sembra separare ciò che si sente da ciò che si è in grado di fare. È necessario indebolire questo muro, erodendolo a poco a poco con costanza e pazienza.

Il pittore dei poveri e della luce

L’attenzione di Van Gogh per le persone e la sua capacità di identificarsi con i poveri si riflettono nei suoi soggetti. Questo coinvolgimento nei temi trattati è visibile in tutta la sua opera. Il suo modo di disegnare e dipingere cambia radicalmente grazie all’influenza degli impressionisti francesi. In questa mostra si possono trovare molti dei primi disegni, che evidenziano il cambiamento a favore dei toni vivaci nei dipinti realizzati in Francia.

Un viaggio negli anni segnati dall’immersione nella luce e nel calore del sud che, a partire dal 1887, genera aperture ancora maggiori verso eccessi coloristici e voluttà di penetrazione dell’elemento naturale, mentre i grandi paesaggi dispiegano un nuovo fulgore dell’originalità cromatica e la forza del tratto si riflettono nella resa della natura.

Vincent van Gogh Natura morta con un piatto di cipolle Arles, inizio gennaio 1889 Olio su tela, 49,5×64,4 cm © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherland

Dipingere freneticamente

Nell’arco di una vita relativamente breve, Vincent van Gogh lavorò come artista per soli dieci anni. A partire dal 1880 cercò rapidamente di carpire i misteri del disegno e successivamente, dal 1882, della pittura. Quando morì, nel 1890, lasciò circa 850 dipinti e un migliaio di opere su carta: una produzione straordinariamente ricca.

Solamente negli ultimi mesi di vita, dal 20 maggio al 29 luglio 1890, ad Auvers-sur-Oise realizza 70 opere. Questa mostra e il catalogo seguono la vicenda artistica di Van Gogh dagli esordi fino ai suoi ultimi giorni.

Leggi anche: Gli ultimi viaggi di Van Gogh

Sulle tracce di Van Gogh

Questa mostra riunisce opere appartenenti alle diverse fasi della carriera di Van Gogh. Partendo dai Paesi Bassi, nelle città dell’Aia e di Nuenen, si segue Vincent nel suo cammino verso la Francia, dove operò a Parigi, Arles, Saint-Rémy e Auvers-sur-Oise. Sebbene questa ampia panoramica non formi una retrospettiva, essa offre ai visitatori la possibilità di conoscerne a fondo il protagonista. La presenza di opere realizzate in momenti diversi; permette ai visitatori di osservarne i cambiamenti.

Vincent van Gogh L’Arlesiana (da Gauguin) 1890 Olio su tela, 60×50 cm Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea Foto Schiavinotto

Le promozioni legate alla mostra evento

È prevista, inoltre, una proposta promozionale a favore dei turisti denominata “Trieste ti regala le Grandi Mostre”. L’iniziativa mira a incentivare il turismo culturale in città grazie agli introiti dell’imposta di soggiorno: coloro che pernotteranno almeno due notti nelle strutture alberghiere convenzionate, riceveranno in omaggio la FVG Card– uno speciale pass che consente di scoprire il Friuli Venezia Giulia usufruendo di particolari vantaggi – che in questa particolare occasione consentirà l’ingresso gratuito ad entrambe le mostre in corso al Museo Revoltella “Van Gogh” e “Antonio Ligabue” (info suhttps://www.discover-trieste.it/Esperienze-e-pacchetti-turistici).L’iniziativa è sostenuta da Promo Turismo FVG e dal Trieste Convention and Visitors Bureau.

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In occasione della mostra su Van Gogh, con un unico biglietto d’ingresso si può visitare anche il bellissimo Museo Revoltella – Galleria d’arte moderna di Trieste che vanta una prestigiosa collezione: a partire dal ricchissimo lascito dell’omonimo barone Pasquale Revoltella – che ne fece la sua dimora fino al 1869 – fino alle più recenti acquisizioni di importanti esponenti dell’arte moderna e contemporanea.

Il disegno è l’origine di tutto

L’esposizione documenta l’intero percorso del pittore includendo anche un nutrito numero di disegni perché, come scriveva lo stesso Van Gogh, “Il disegno è l’origine di tutto” e nessuna esplorazione della vita e dell’opera di questo artista sarebbe completa senza uno sguardo ai suoi molti, incredibili disegni, tutt’altro che meri strumenti per la preparazione di più ambiziose opere su tela. Come diceva lui stesso, disegnare vuol dire “lavorare attraverso un invisibile muro di ferro che sembra separare ciò che si sente da ciò che si è in grado di fare. È necessario indebolire questo muro, erodendolo a poco a poco con costanza e pazienza.

Il pittore dei poveri e della luce

L’attenzione di Van Gogh per le persone e la sua capacità di identificarsi con i poveri si riflettono nei suoi soggetti. Questo coinvolgimento nei temi trattati è visibile in tutta la sua opera. Il suo modo di disegnare e dipingere cambia radicalmente grazie all’influenza degli impressionisti francesi. In questa mostra si possono trovare molti dei primi disegni, che evidenziano il cambiamento a favore dei toni vivaci nei dipinti realizzati in Francia.

Un viaggio negli anni segnati dall’immersione nella luce e nel calore del sud che, a partire dal 1887, genera aperture ancora maggiori verso eccessi coloristici e voluttà di penetrazione dell’elemento naturale, mentre i grandi paesaggi dispiegano un nuovo fulgore dell’originalità cromatica e la forza del tratto si riflettono nella resa della natura.

Vincent van Gogh Natura morta con un piatto di cipolle Arles, inizio gennaio 1889 Olio su tela, 49,5×64,4 cm © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherland

Dipingere freneticamente

Nell’arco di una vita relativamente breve, Vincent van Gogh lavorò come artista per soli dieci anni. A partire dal 1880 cercò rapidamente di carpire i misteri del disegno e successivamente, dal 1882, della pittura. Quando morì, nel 1890, lasciò circa 850 dipinti e un migliaio di opere su carta: una produzione straordinariamente ricca.

Solamente negli ultimi mesi di vita, dal 20 maggio al 29 luglio 1890, ad Auvers-sur-Oise realizza 70 opere. Questa mostra e il catalogo seguono la vicenda artistica di Van Gogh dagli esordi fino ai suoi ultimi giorni.

Leggi anche: Gli ultimi viaggi di Van Gogh

Sulle tracce di Van Gogh

Questa mostra riunisce opere appartenenti alle diverse fasi della carriera di Van Gogh. Partendo dai Paesi Bassi, nelle città dell’Aia e di Nuenen, si segue Vincent nel suo cammino verso la Francia, dove operò a Parigi, Arles, Saint-Rémy e Auvers-sur-Oise. Sebbene questa ampia panoramica non formi una retrospettiva, essa offre ai visitatori la possibilità di conoscerne a fondo il protagonista. La presenza di opere realizzate in momenti diversi; permette ai visitatori di osservarne i cambiamenti.

Vincent van Gogh L’Arlesiana (da Gauguin) 1890 Olio su tela, 60×50 cm Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea Foto Schiavinotto

Le promozioni legate alla mostra evento

È prevista, inoltre, una proposta promozionale a favore dei turisti denominata “Trieste ti regala le Grandi Mostre”. L’iniziativa mira a incentivare il turismo culturale in città grazie agli introiti dell’imposta di soggiorno: coloro che pernotteranno almeno due notti nelle strutture alberghiere convenzionate, riceveranno in omaggio la FVG Card– uno speciale pass che consente di scoprire il Friuli Venezia Giulia usufruendo di particolari vantaggi – che in questa particolare occasione consentirà l’ingresso gratuito ad entrambe le mostre in corso al Museo Revoltella “Van Gogh” e “Antonio Ligabue” (info suhttps://www.discover-trieste.it/Esperienze-e-pacchetti-turistici).L’iniziativa è sostenuta da Promo Turismo FVG e dal Trieste Convention and Visitors Bureau.

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