We Are Here, la street art entra al Petit Palais

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 6 Agosto 2024

Tempo stimato per la lettura: 2,4 minuti

Dal 12 giugno al 17 novembre 2024, il Petit Palais ospita una grande mostra gratuita dedicata all’arte urbana We Are Here.

Per la prima volta, il Petit Palais apre le sue porte agli artisti urbani invitandoli a entrare in un sottile dialogo con le sue collezioni permanenti e la sua architettura. Una vera esplorazione dell’arte urbana viene offerta ai visitatori attraverso un percorso tra nuove opere, accessibili gratuitamente.

Tredici grandi artisti del movimento Street Art come Shepard Fairey, Invader, D*Face, Seth, Cleon Peterson, Hush, Swoon, Vhils, Inti, Add Fuel e Conor Harrington invadono il Petit Palais con opere monumentali e creano legami con le collezioni museali. Questa passeggiata conduce il visitatore ad un’installazione di oltre 200 opere, presentate in un’unica sala delle collezioni.

Un allestimento in omaggio ai saloni d’arte di una volta

Questo spettacolare allestimento è stato concepito come un omaggio ai vari Salons come il Salon des Refusés o il Salon d’Automne, all’origine di numerose rivoluzioni artistiche a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Con questo spirito le opere riunite in questa sala sono state realizzate dai maggiori artisti che hanno scritto e continuano a scrivere la storia del movimento della Street art. Una scenografia coinvolgente invita il pubblico a immergersi in tutta la diversità e la ricchezza di questo movimento artistico.

Siamo qui: la legittimità degli artisti urbani

Il titolo della mostra, We Are Here, utilizzato come slogan in vari contesti storici e contemporanei, come le lotte per i diritti civili, evoca sentimenti di affermazione, resilienza e rivendicazione ed esprime visibilità e legittimità acquisite dal movimento della Street art.

La capitale francese si conferma ancora una volta il luogo d’incontro fondamentale per i più grandi artisti francesi e internazionali di questo potente movimento che sconvolge i codici e muove le linee.

Una mostra internazionale per un pubblico internazionale

«Il Petit Palais è molto lieto di ospitare la prima mostra d’arte urbana di questa portata all’interno di un’istituzione pubblica, accessibile a tutti e completamente gratuita, con l’obiettivo di condividere la cultura con quante più persone possibile, fedele ai principi che guidano la Strada movimento artistico», dichiara la direttrice del Petit Palais, Annick Lemoine.

«Parigi, più che mai, incarna la prima città a riconoscere l’immensità del movimento della Street art dando ancora una volta il tono al ritmo della storia. Un evento sulla scala del luogo e della sua storia che valorizzerà la pratica degli artisti per offrire più che nuove installazioni ma un vero dialogo con la storia», aggiunge Mehdi Ben Cheikh, curatore della mostra.

 

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Tredici grandi artisti del movimento Street Art come Shepard Fairey, Invader, D*Face, Seth, Cleon Peterson, Hush, Swoon, Vhils, Inti, Add Fuel e Conor Harrington invadono il Petit Palais con opere monumentali e creano legami con le collezioni museali. Questa passeggiata conduce il visitatore ad un’installazione di oltre 200 opere, presentate in un’unica sala delle collezioni.

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Siamo qui: la legittimità degli artisti urbani

Il titolo della mostra, We Are Here, utilizzato come slogan in vari contesti storici e contemporanei, come le lotte per i diritti civili, evoca sentimenti di affermazione, resilienza e rivendicazione ed esprime visibilità e legittimità acquisite dal movimento della Street art.

La capitale francese si conferma ancora una volta il luogo d’incontro fondamentale per i più grandi artisti francesi e internazionali di questo potente movimento che sconvolge i codici e muove le linee.

Una mostra internazionale per un pubblico internazionale

«Il Petit Palais è molto lieto di ospitare la prima mostra d’arte urbana di questa portata all’interno di un’istituzione pubblica, accessibile a tutti e completamente gratuita, con l’obiettivo di condividere la cultura con quante più persone possibile, fedele ai principi che guidano la Strada movimento artistico», dichiara la direttrice del Petit Palais, Annick Lemoine.

«Parigi, più che mai, incarna la prima città a riconoscere l’immensità del movimento della Street art dando ancora una volta il tono al ritmo della storia. Un evento sulla scala del luogo e della sua storia che valorizzerà la pratica degli artisti per offrire più che nuove installazioni ma un vero dialogo con la storia», aggiunge Mehdi Ben Cheikh, curatore della mostra.

 

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