Yasuhiro Shimoto per la prima volta in Europa

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 29 Giugno 2024

Tempo stimato per la lettura: 2,3 minuti

Dal 19 giugno al 17 novembre 2024, LE BAL presenta una figura straordinaria nella storia della fotografia giapponese, ancora poco conosciuta in Francia: Yasuhiro Ishimoto (1921-2012). Per la prima volta in Europa, la mostra Yasuhiro Shimoto, des lignes et des corps – organizzata in stretta collaborazione con l’Ishimoto Yasuhiro Photo Center presso il Museum of Art, Kochi, in Giappone – riunisce 169 stampe rare, la maggior parte delle quali vintage e realizzate dallo stesso Ishimoto. Il percorso espositivo si concentra sui primi decenni del suo lavoro, tra Chicago e il Giappone. Figura chiave degli anni Cinquanta e Sessanta, sarà considerato “visivamente bilingue” per la sua capacità di coniugare l’approccio formale del Nuovo Bauhaus con la quintessenza dell’estetica giapponese.

Questa alchimia unica è il frutto di un viaggio unico. Formatosi all’Institute of Design dal 1948 al 1952, Ishimoto incarna la prima generazione di fotografi della Scuola di Chicago, segnata dalla duplice influenza di Harry Callahan e Aaron Siskind. Al suo ritorno in Giappone nel 1953, divenne una figura di spicco nella scena artistica giapponese. Le sue fotografie della Villa Imperiale Katsura a Kyoto daranno vita ad un corpus di lavori che creeranno un’onda d’urto nel mondo dell’architettura e del design come testimoniano le parole del direttore artistico Ikko Tanaka, per il quale Ishimoto sarà il primo a introdurre “un modernismo intellettuale e austero che ci ha fortemente ispirato… I suoi sentieri di pietra evocavano le sculture di Brancusi… Gettava uno sguardo radicalmente nuovo sul mondo.”

Nello stesso periodo Ishimoto apre la strada a nuovi modi di concepire il libro fotografico con la pubblicazione di una delle opere più importanti della storia dell’editoria giapponese,  Someday, Somewhere  (1958). Questo libro, con la sua grafica sperimentale per l’epoca, avrà una grande influenza su una giovane generazione di fotografi e designer.

Spinto da una ricerca di reinvenzione permanente, Ishimoto sarà uno dei trasmettitori della modernità nella fotografia, portando avanti un lavoro di incrocio tra la cultura giapponese e l’influenza occidentale. Osservando le sue scene di Chicago o di Tokio, di così ordinata, vibrante bellezza, si capisce che egli divenne, per usare le parole di Stefan Zweig, un “intermediario del tutto straordinario tra orientali e occidentali, un uomo dalla doppia dimensione, capace da un lato di mano di contemplare dall’esterno, con stupore e rispetto, il lato estraneo di questa bellezza, e dall’altro di rappresentarla e farcela comprendere come evidente, come una bellezza vissuta dall’ interno e divenuta sua. »

– Diane Dufour

Estratto dal testo introduttivo del libro  Ishimoto. Linee e corpi  co-pubblicati da LE BAL e Atelier EXB.

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Nello stesso periodo Ishimoto apre la strada a nuovi modi di concepire il libro fotografico con la pubblicazione di una delle opere più importanti della storia dell’editoria giapponese,  Someday, Somewhere  (1958). Questo libro, con la sua grafica sperimentale per l’epoca, avrà una grande influenza su una giovane generazione di fotografi e designer.

Spinto da una ricerca di reinvenzione permanente, Ishimoto sarà uno dei trasmettitori della modernità nella fotografia, portando avanti un lavoro di incrocio tra la cultura giapponese e l’influenza occidentale. Osservando le sue scene di Chicago o di Tokio, di così ordinata, vibrante bellezza, si capisce che egli divenne, per usare le parole di Stefan Zweig, un “intermediario del tutto straordinario tra orientali e occidentali, un uomo dalla doppia dimensione, capace da un lato di mano di contemplare dall’esterno, con stupore e rispetto, il lato estraneo di questa bellezza, e dall’altro di rappresentarla e farcela comprendere come evidente, come una bellezza vissuta dall’ interno e divenuta sua. »

– Diane Dufour

Estratto dal testo introduttivo del libro  Ishimoto. Linee e corpi  co-pubblicati da LE BAL e Atelier EXB.

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